La steatosi epatica non alcolica e la steatoepatite non alcolica sono disturbi metabolici significativamente presenti nelle popolazioni del primo mondo. Sono malattie croniche epatiche a lenta progressione, spesso non diagnosticate tempestivamente e con conseguenze severe e irreversibili (come la cirrosi epatica) e ad alto rischio di degenerazione in epatocarcinoma. Tra le malattie epatiche croniche abbiamo simulato un modello di steatosi e un modello di fibrosi in vitro. Le popolazioni mediterranee sembrano godere di una diminuita incidenza di patologie metaboliche ed epatiche indipendenti da cause virali, immuni, alcoliche o da intossicazione. Nell’indagarne il motivo, si è presa in considerazione la dieta, della quale l’olio extravergine di oliva è uno dei principali ingredienti. L’olio EVO contiene una frazione polifenolica (OOPs) che in letteratura ha dimostrato di avere effetti cardioprotettivi, antiinfiammatori e neuroprotettivi. Il progetto di tesi si propone di saggiare le proprietà di composti derivati dell’olio extravergine di oliva come il tirosolo, l’idrossitirosolo e il prodotto di degradazione acido oleocantalico come regolatori della progressione di steatosi e fibrosi in un modello in vitro. Lo scopo è quello di confermare le evidenze presenti in letteratura e approfondirne gli effetti. I modelli in vitro utilizzati prevedono l’utilizzo di linee cellulari umane di epatociti e di cellule stellate epatiche, combinate al fine di mimare l’ambiente epatico nel caso di eccessivo accumulo intracellulare di acidi grassi e in corso di fibrosi epatica, grazie all’utilizzo di linee monocitarie debitamente differenziate.
Studio di composti fenolici dell’olio extravergine di oliva per la steatoepatite non alcolica: evidenze preliminari in vitro
ROSSI, ALICE
2021/2022
Abstract
La steatosi epatica non alcolica e la steatoepatite non alcolica sono disturbi metabolici significativamente presenti nelle popolazioni del primo mondo. Sono malattie croniche epatiche a lenta progressione, spesso non diagnosticate tempestivamente e con conseguenze severe e irreversibili (come la cirrosi epatica) e ad alto rischio di degenerazione in epatocarcinoma. Tra le malattie epatiche croniche abbiamo simulato un modello di steatosi e un modello di fibrosi in vitro. Le popolazioni mediterranee sembrano godere di una diminuita incidenza di patologie metaboliche ed epatiche indipendenti da cause virali, immuni, alcoliche o da intossicazione. Nell’indagarne il motivo, si è presa in considerazione la dieta, della quale l’olio extravergine di oliva è uno dei principali ingredienti. L’olio EVO contiene una frazione polifenolica (OOPs) che in letteratura ha dimostrato di avere effetti cardioprotettivi, antiinfiammatori e neuroprotettivi. Il progetto di tesi si propone di saggiare le proprietà di composti derivati dell’olio extravergine di oliva come il tirosolo, l’idrossitirosolo e il prodotto di degradazione acido oleocantalico come regolatori della progressione di steatosi e fibrosi in un modello in vitro. Lo scopo è quello di confermare le evidenze presenti in letteratura e approfondirne gli effetti. I modelli in vitro utilizzati prevedono l’utilizzo di linee cellulari umane di epatociti e di cellule stellate epatiche, combinate al fine di mimare l’ambiente epatico nel caso di eccessivo accumulo intracellulare di acidi grassi e in corso di fibrosi epatica, grazie all’utilizzo di linee monocitarie debitamente differenziate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/42359