La patologia cardiovascolare è la prima causa di morbilità e mortalità nei pazienti affetti da malattia renale cronica (CKD). Una funzione renale compromessa comporta un’alterazione del profilo lipidico e in associazione con elevati livelli plasmatici di fosfato, lo stress ossidativo, l'infiammazione cronica, le tossine uremiche, costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari. Studi osservazionali e genetici hanno recentemente evidenziato una complessa interazione tra livelli di PCSK9, importante regolatore del metabolismo del colesterolo, e la malattia renale cronica (CKD), il metabolismo lipidico e la calcificazione vascolare. Recentemente è stato evidenziato che la pro-proteina PCSK9, oltre al suo ruolo primario di modulazione del recettore per le LDL negli epatociti possa anche esercitare un ruolo su meccanismi che promuovono la formazione di placche aterosclerotiche e la calcificazione vascolare (VC), data la sua espressione a livello delle cellule muscolari lisce vascolari (VSMC) e delle cellule endoteliali. Lo scopo dello studio è quindi andare ad approfondire il ruolo di PCSK9 nella calcificazione vascolare in condizioni di insufficienza renale in un modello murino uremico in cui sia stata inattivata l’espressione della proteina mediante una modificazione genetica. È stato utilizzato, come modello animale, un modello di induzione di uno stato uremico in risposta a dieta arricchita in adenina (0,5%) e fosfato (2%) in topi PCSK9 wild-type e knock-out. Sono stati dosati: calcio aortico, colesterolo sierico, trigliceridi sierici e creatinina sierica degli animali. Sono state effettuate inoltre due colorazioni istologiche (Ematossilina-Eosina e Von Kossa) su sezioni di rene. I risultati evidenziano che nella patologia nefrosica la calcificazione aortica nel breve termine risulta correlata alla soppressione di PCSK9, così come il grado di compromissione renale. Ciò conferma come i meccanismi fisiopatologici della calcificazione possano essere diversi in funzione del distretto considerato.
Ruolo di PCSK9 nella calcificazione vascolare: studio in un modello murino uremico
RIZZATO, MARTINA
2021/2022
Abstract
La patologia cardiovascolare è la prima causa di morbilità e mortalità nei pazienti affetti da malattia renale cronica (CKD). Una funzione renale compromessa comporta un’alterazione del profilo lipidico e in associazione con elevati livelli plasmatici di fosfato, lo stress ossidativo, l'infiammazione cronica, le tossine uremiche, costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari. Studi osservazionali e genetici hanno recentemente evidenziato una complessa interazione tra livelli di PCSK9, importante regolatore del metabolismo del colesterolo, e la malattia renale cronica (CKD), il metabolismo lipidico e la calcificazione vascolare. Recentemente è stato evidenziato che la pro-proteina PCSK9, oltre al suo ruolo primario di modulazione del recettore per le LDL negli epatociti possa anche esercitare un ruolo su meccanismi che promuovono la formazione di placche aterosclerotiche e la calcificazione vascolare (VC), data la sua espressione a livello delle cellule muscolari lisce vascolari (VSMC) e delle cellule endoteliali. Lo scopo dello studio è quindi andare ad approfondire il ruolo di PCSK9 nella calcificazione vascolare in condizioni di insufficienza renale in un modello murino uremico in cui sia stata inattivata l’espressione della proteina mediante una modificazione genetica. È stato utilizzato, come modello animale, un modello di induzione di uno stato uremico in risposta a dieta arricchita in adenina (0,5%) e fosfato (2%) in topi PCSK9 wild-type e knock-out. Sono stati dosati: calcio aortico, colesterolo sierico, trigliceridi sierici e creatinina sierica degli animali. Sono state effettuate inoltre due colorazioni istologiche (Ematossilina-Eosina e Von Kossa) su sezioni di rene. I risultati evidenziano che nella patologia nefrosica la calcificazione aortica nel breve termine risulta correlata alla soppressione di PCSK9, così come il grado di compromissione renale. Ciò conferma come i meccanismi fisiopatologici della calcificazione possano essere diversi in funzione del distretto considerato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/42420