Introduction: In this thesis it is analyzed the promotion of fine motor skill’s enhancement activities as psychoeducational intervention to support the treatment of pediatric patients suffering from oncological pathologies. Aim: The aim is to examine and work on children difficulties in the motor area and define the professional educator role in the hospital setting. Materials and Methods: The study targeted 34 patients who underwent assessment tests in the visual-motor and fine-motor area. These patients were hosted at the Pediatric Oncohaematology Clinic-Hospital of Padova. In particular, the tests were the Movement ABC-2 (MABC-2) and the Developmental Test of Visual-Motor Integration (VMI). Furthermore, some of the patients’ parents filled out 28 socio-demographic questionnaires. The collected data were used to investigate the influence that some variables, such as age, having siblings, parents’ educational level, economic condition and type of diagnosis, may have on motor development. The SPSS software was used to analyze data and answer to the research questions. Results: Findings demonstrate that most of the patients did not show difficulties in the examined area. However, there were some exceptions: some patients scored lower than what is defines as “normal” for the test (VMI = 20 %; MABC-2 = 23.3%). An interesting fact is that most patients (80%) tend to score low in the DM1 “Manual Dexterity” test of the MABC-2 battery. Another significant data, also related to MABC-2, reveals that the more the age increased, the more there were difficulties in performing the test. This difficulties may be associated with a smaller quantity of stimulations in older patients, as well as with the higher toxicity of drugs. As for the other hypotheses proposed, no significant correlations came forward at a statistical level.. Discussions and Conclusions: the results obtained in this paper are an interesting starting point for further studies. It also arose that professional educator, integrated in a multidisciplinary team, can significantly contribute to improve the well-being of young patients and their families.

Introduzione: nel presente elaborato di tesi si approfondisce la promozione di attività di potenziamento della motricità fine come intervento psicoeducativo a supporto della cura di pazienti pediatrici affetti da patologia oncologica Obiettivo: indagare eventuali difficoltà nell’area motoria sulle quali la figura dell’educatore professionale possa intervenire in maniera significativa all’interno del contesto ospedaliero. Materiali e Metodi: sono stati somministrati dei test di valutazione dell’area visuo-motoria e fino-motoria a 34 pazienti presenti all’interno del Day Hospital e del reparto degenze della Clinica di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Padova. Nello specifico, il Movement ABC-2 (MABC-2) e il Developmental Test of Visual-Motor Integration (VMI). Sono stati raccolti, inoltre, anche 28 questionari sociodemografici compilati da alcuni dei genitori dei pazienti per indagare possibili influenze che alcune variabili, quali età, avere fratelli/sorelle, livello di istruzione dei genitori, condizione economica della famiglia d’origine e la tipologia della diagnosi, possono avere sullo sviluppo motorio. È stato poi utilizzato il software SPSS per l’analisi di quanto raccolto e rispondere ad alcuni quesiti di ricerca. Risultati: la maggior parte dei pazienti presi in esame presenta delle prestazioni motorie congruenti ai valori normativi di riferimento dei test utilizzati, però è comunque presente una percentuale di partecipanti con delle evidenti difficoltà nell’area visuo-motoria e fino-motoria (VMI= 20%; MABC-2=23,3%). Nonostante il buon livello generale, un dato interessante è che la maggior parte dei pazienti (80%) tende ad ottenere un punteggio basso nella prova DM1 di “Destrezza Manuale” della batteria MABC-2. Un altro dato significativo, sempre relativo al MABC-2, rivela che l’età maggiore è correlata a dei punteggi peggiori nelle prove, a discapito di quanto ci si aspettava. Questa difficoltà può essere associata a una mancanza di stimoli nei pazienti più grandi, oltre che all’assunzione di più alte dosi di farmaco e, quindi, a una conseguente esposizione alla tossicità dei trattamenti più elevata. Per quando riguarda le altre ipotesi proposte non sono emerse delle correlazioni significative a livello statistico. Discussioni e Conclusioni: i risultati ottenuti in questo elaborato sono un interessante spunto a favore di ulteriori studi. È emerso, inoltre, come l’educatore professionale, inserito all’interno di un équipe multidisciplinare, possa intervenire dando un contributo significativo al miglioramento del benessere dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.

Interventi psicoeducativi a supporto della cura del paziente pediatrico affetto da patologia onco-ematologica: il potenziamento della motricità fine all’interno del progetto “Stai Bene 2.0."

GOLDIN, AMBRA
2021/2022

Abstract

Introduction: In this thesis it is analyzed the promotion of fine motor skill’s enhancement activities as psychoeducational intervention to support the treatment of pediatric patients suffering from oncological pathologies. Aim: The aim is to examine and work on children difficulties in the motor area and define the professional educator role in the hospital setting. Materials and Methods: The study targeted 34 patients who underwent assessment tests in the visual-motor and fine-motor area. These patients were hosted at the Pediatric Oncohaematology Clinic-Hospital of Padova. In particular, the tests were the Movement ABC-2 (MABC-2) and the Developmental Test of Visual-Motor Integration (VMI). Furthermore, some of the patients’ parents filled out 28 socio-demographic questionnaires. The collected data were used to investigate the influence that some variables, such as age, having siblings, parents’ educational level, economic condition and type of diagnosis, may have on motor development. The SPSS software was used to analyze data and answer to the research questions. Results: Findings demonstrate that most of the patients did not show difficulties in the examined area. However, there were some exceptions: some patients scored lower than what is defines as “normal” for the test (VMI = 20 %; MABC-2 = 23.3%). An interesting fact is that most patients (80%) tend to score low in the DM1 “Manual Dexterity” test of the MABC-2 battery. Another significant data, also related to MABC-2, reveals that the more the age increased, the more there were difficulties in performing the test. This difficulties may be associated with a smaller quantity of stimulations in older patients, as well as with the higher toxicity of drugs. As for the other hypotheses proposed, no significant correlations came forward at a statistical level.. Discussions and Conclusions: the results obtained in this paper are an interesting starting point for further studies. It also arose that professional educator, integrated in a multidisciplinary team, can significantly contribute to improve the well-being of young patients and their families.
2021
Psychoeducational interventions to support pediatric patient suffering from onco-haematological pathology: a focus on motor skills within “Stai Bene 2.0.” project
Introduzione: nel presente elaborato di tesi si approfondisce la promozione di attività di potenziamento della motricità fine come intervento psicoeducativo a supporto della cura di pazienti pediatrici affetti da patologia oncologica Obiettivo: indagare eventuali difficoltà nell’area motoria sulle quali la figura dell’educatore professionale possa intervenire in maniera significativa all’interno del contesto ospedaliero. Materiali e Metodi: sono stati somministrati dei test di valutazione dell’area visuo-motoria e fino-motoria a 34 pazienti presenti all’interno del Day Hospital e del reparto degenze della Clinica di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Padova. Nello specifico, il Movement ABC-2 (MABC-2) e il Developmental Test of Visual-Motor Integration (VMI). Sono stati raccolti, inoltre, anche 28 questionari sociodemografici compilati da alcuni dei genitori dei pazienti per indagare possibili influenze che alcune variabili, quali età, avere fratelli/sorelle, livello di istruzione dei genitori, condizione economica della famiglia d’origine e la tipologia della diagnosi, possono avere sullo sviluppo motorio. È stato poi utilizzato il software SPSS per l’analisi di quanto raccolto e rispondere ad alcuni quesiti di ricerca. Risultati: la maggior parte dei pazienti presi in esame presenta delle prestazioni motorie congruenti ai valori normativi di riferimento dei test utilizzati, però è comunque presente una percentuale di partecipanti con delle evidenti difficoltà nell’area visuo-motoria e fino-motoria (VMI= 20%; MABC-2=23,3%). Nonostante il buon livello generale, un dato interessante è che la maggior parte dei pazienti (80%) tende ad ottenere un punteggio basso nella prova DM1 di “Destrezza Manuale” della batteria MABC-2. Un altro dato significativo, sempre relativo al MABC-2, rivela che l’età maggiore è correlata a dei punteggi peggiori nelle prove, a discapito di quanto ci si aspettava. Questa difficoltà può essere associata a una mancanza di stimoli nei pazienti più grandi, oltre che all’assunzione di più alte dosi di farmaco e, quindi, a una conseguente esposizione alla tossicità dei trattamenti più elevata. Per quando riguarda le altre ipotesi proposte non sono emerse delle correlazioni significative a livello statistico. Discussioni e Conclusioni: i risultati ottenuti in questo elaborato sono un interessante spunto a favore di ulteriori studi. È emerso, inoltre, come l’educatore professionale, inserito all’interno di un équipe multidisciplinare, possa intervenire dando un contributo significativo al miglioramento del benessere dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.
interventi educativi
paziente pediatrico
oncoematologia
motricità fine
supporto alle cure
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/42501