The multidisciplinary study of the brain has made it possible to understand its functioning, mechanisms and capabilities. The luxuriant neuroscientific research of recent years has allowed the human being to access a series of awarenesses that have revolutionized the conception of "human nature". Having come to the conviction that the brain is not only responsible for those functions that are usually defined as "vegetative", but also for those actions of a cognitive or psychological nature, scientists leave room for philosophers. Having challenged some of the philosophical certainties achieved up to now, one feels the need to find a new answer to the moral implications that neuroscientific discoveries bring with them. In this way, the research field of neuroethics is outlined. Neuroethics is a philosophical discipline which, by combining the study fields of ethics and neuroscience, aims to define what it means to be a human being. Among the most relevant questions of neuroethics is the debate around the concepts of free will and moral responsibility. Can we still call ourselves free? Rethinking human nature, giving up the intuition of one's freedom and one's autonomy in choosing becomes even more complex if free will would appear to be what allows human beings to identify themselves as morally "responsible" subjects for the actions they perform. Recent neuroscientific discoveries have promoted a thriving philosophical research on the subject. Going through the analysis of the contemporary neuroethics debate the primary objective of the thesis is to try to provide an answer as plausible and empirical as possible to the question posed in the title. Can we really consider ourselves responsible for the actions we take?

Lo studio multidisciplinare del cervello - permesso dallo sviluppo delle neuroscienze - ha permesso di comprenderne i funzionamenti, i meccanismi e le capacità. La rigogliosa ricerca neuroscientifica degli ultimi anni ha permesso all’essere umano di accedere ad una serie di consapevolezze che hanno rivoluzionato la concezione di “natura umana”. Giunti alla convinzione che il proprio cervello non è solamente responsabile di quelle funzioni che si è soliti definire “vegetative”, ma anche di quelle azioni di natura cognitiva o psicologica, gli scienziati lasciano spazio ai filosofi. Messe in crisi alcune delle certezze filosofiche raggiunte fino a questo momento, si sente la necessità di trovare nuova risposta alle implicazioni morali che le scoperte neuroscientifiche portano con sé. Si delinea, in questo modo, il campo di ricerca della neuroetica. Si tratta di una disciplina di stampo filosofico che, unendo i campi di studio di etica e di neuroscienze, si pone come scopo quello di definire cosa significhi, alla luce delle nuove conoscenze che gli esseri umani hanno su sè stessi, essere un essere umano. Tra le questioni più rilevanti di neuroetica si presenta il dibattito attorno ai concetti di libero arbitrio e di responsabilità morale. Ci possiamo ancora definire liberi? Ripensare alla natura umana, rinunciare all’intuizione della propria libertà e della propria autonomia nella scelta risulta ulteriormente complesso se il libero arbitrio sembrerebbe essere ciò che permette agli esseri umani di identificarsi come soggetti “responsabili” moralmente delle azioni che compiono. Le recenti scoperte neuroscientifiche, che hanno messo in discussione il concetto di libertà per come lo si è sempre considerato, hanno promosso una prospera ricerca filosofica sul tema. Passando attraverso l’analisi del dibattito contemporaneo di neuroetica, con riferimento ai temi del libero arbitrio e della responsabilità morale, obiettivo primario della tesi è quello di provare a fornire una risposta quanto più plausibile e empirica alla domanda posta nel titolo. Possiamo veramente considerarci responsabili delle azioni che compiamo?

Siamo responsabili delle azioni che compiamo? Neuroetica e nuove sfide al concetto di libero arbitrio.

CORÒ, MARTA
2022/2023

Abstract

The multidisciplinary study of the brain has made it possible to understand its functioning, mechanisms and capabilities. The luxuriant neuroscientific research of recent years has allowed the human being to access a series of awarenesses that have revolutionized the conception of "human nature". Having come to the conviction that the brain is not only responsible for those functions that are usually defined as "vegetative", but also for those actions of a cognitive or psychological nature, scientists leave room for philosophers. Having challenged some of the philosophical certainties achieved up to now, one feels the need to find a new answer to the moral implications that neuroscientific discoveries bring with them. In this way, the research field of neuroethics is outlined. Neuroethics is a philosophical discipline which, by combining the study fields of ethics and neuroscience, aims to define what it means to be a human being. Among the most relevant questions of neuroethics is the debate around the concepts of free will and moral responsibility. Can we still call ourselves free? Rethinking human nature, giving up the intuition of one's freedom and one's autonomy in choosing becomes even more complex if free will would appear to be what allows human beings to identify themselves as morally "responsible" subjects for the actions they perform. Recent neuroscientific discoveries have promoted a thriving philosophical research on the subject. Going through the analysis of the contemporary neuroethics debate the primary objective of the thesis is to try to provide an answer as plausible and empirical as possible to the question posed in the title. Can we really consider ourselves responsible for the actions we take?
2022
Are we responsible for the actions we take? Neuroethics and new challenges to the concept of free will.
Lo studio multidisciplinare del cervello - permesso dallo sviluppo delle neuroscienze - ha permesso di comprenderne i funzionamenti, i meccanismi e le capacità. La rigogliosa ricerca neuroscientifica degli ultimi anni ha permesso all’essere umano di accedere ad una serie di consapevolezze che hanno rivoluzionato la concezione di “natura umana”. Giunti alla convinzione che il proprio cervello non è solamente responsabile di quelle funzioni che si è soliti definire “vegetative”, ma anche di quelle azioni di natura cognitiva o psicologica, gli scienziati lasciano spazio ai filosofi. Messe in crisi alcune delle certezze filosofiche raggiunte fino a questo momento, si sente la necessità di trovare nuova risposta alle implicazioni morali che le scoperte neuroscientifiche portano con sé. Si delinea, in questo modo, il campo di ricerca della neuroetica. Si tratta di una disciplina di stampo filosofico che, unendo i campi di studio di etica e di neuroscienze, si pone come scopo quello di definire cosa significhi, alla luce delle nuove conoscenze che gli esseri umani hanno su sè stessi, essere un essere umano. Tra le questioni più rilevanti di neuroetica si presenta il dibattito attorno ai concetti di libero arbitrio e di responsabilità morale. Ci possiamo ancora definire liberi? Ripensare alla natura umana, rinunciare all’intuizione della propria libertà e della propria autonomia nella scelta risulta ulteriormente complesso se il libero arbitrio sembrerebbe essere ciò che permette agli esseri umani di identificarsi come soggetti “responsabili” moralmente delle azioni che compiono. Le recenti scoperte neuroscientifiche, che hanno messo in discussione il concetto di libertà per come lo si è sempre considerato, hanno promosso una prospera ricerca filosofica sul tema. Passando attraverso l’analisi del dibattito contemporaneo di neuroetica, con riferimento ai temi del libero arbitrio e della responsabilità morale, obiettivo primario della tesi è quello di provare a fornire una risposta quanto più plausibile e empirica alla domanda posta nel titolo. Possiamo veramente considerarci responsabili delle azioni che compiamo?
responsabilità
libero arbitrio
morale
neuroetica
neuroscienze
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/42785