Questo elaborato esamina la relazione tra Francia e le sue ex colonie dell'Africa subsahariana chiamata Françafrique prendendo in considerazione il periodo che intercorre dal 1958 con il ritorno di De Gaulle nel panorama istituzionale francese al 1963 con la convenzione di Yaoundé. Lo scopo è ricostruire con un approcio storico la genealogia del sistema che si inserisce nel quadro del processo di decolonizzazione, comprendere com'è stato costruito il legame evidenziando le sue peculiarità e infine stimolare la riflessione sui concetti di indipendenza, sovranità statale e interdipendenza, fondamenti delle relazioni internazionali. L'elaborato è il rusultato della consultazione di vari archivi e documenti diplomatici, articoli di riviste scientifiche e testi derivanti da ricercatori e giornalisti che hanno dedicato varie indagini al sistema. Nel tracciare questo percorso si è definita la nozione di françafrique dove si è ricercato l’origine e il significato del termine proposti da Félix Houphouët-Boigny e Francois-Xavier Verschave. Successivamente si espongono le critiche di Frantz Fanon e Kwame Nkrumah, entrambi accomunati dall’ideologia panafricana, a riguardo alla nuova forma di colonialismo. Si prosegue mettendo in evidenza gli elementi che caratterizzano il rapporto Francia e ex-colonie: il Franco CFA, gli accordi di difesa e il ruolo dei leader africani. L’elaborato è organizzato in una parte centrale che scandisce le tappe principali dell'inizio della storia della Françafrique: il ritorno del generale De Gaulle, il referendum del 1958, la comunità franco-africana e le indipendenze nella cooperazione, evidenziando anche fatti come l’eccezione guineana e il ruolo di Jacques Foccart architetto della françafrique. Si conclude sottolineando l’importanza dell’aiuto allo sviluppo nella relazione e ponendo l’attenzione su come la françafrique si sia intrecciata al processo di integrazione europea.
FRANÇAFRIQUE: STORIA DELLE INDIPENDENZE MUTILATE DAGLI ACCORDI DI COOPERAZIONE
YENKENE, MARIAM
2022/2023
Abstract
Questo elaborato esamina la relazione tra Francia e le sue ex colonie dell'Africa subsahariana chiamata Françafrique prendendo in considerazione il periodo che intercorre dal 1958 con il ritorno di De Gaulle nel panorama istituzionale francese al 1963 con la convenzione di Yaoundé. Lo scopo è ricostruire con un approcio storico la genealogia del sistema che si inserisce nel quadro del processo di decolonizzazione, comprendere com'è stato costruito il legame evidenziando le sue peculiarità e infine stimolare la riflessione sui concetti di indipendenza, sovranità statale e interdipendenza, fondamenti delle relazioni internazionali. L'elaborato è il rusultato della consultazione di vari archivi e documenti diplomatici, articoli di riviste scientifiche e testi derivanti da ricercatori e giornalisti che hanno dedicato varie indagini al sistema. Nel tracciare questo percorso si è definita la nozione di françafrique dove si è ricercato l’origine e il significato del termine proposti da Félix Houphouët-Boigny e Francois-Xavier Verschave. Successivamente si espongono le critiche di Frantz Fanon e Kwame Nkrumah, entrambi accomunati dall’ideologia panafricana, a riguardo alla nuova forma di colonialismo. Si prosegue mettendo in evidenza gli elementi che caratterizzano il rapporto Francia e ex-colonie: il Franco CFA, gli accordi di difesa e il ruolo dei leader africani. L’elaborato è organizzato in una parte centrale che scandisce le tappe principali dell'inizio della storia della Françafrique: il ritorno del generale De Gaulle, il referendum del 1958, la comunità franco-africana e le indipendenze nella cooperazione, evidenziando anche fatti come l’eccezione guineana e il ruolo di Jacques Foccart architetto della françafrique. Si conclude sottolineando l’importanza dell’aiuto allo sviluppo nella relazione e ponendo l’attenzione su come la françafrique si sia intrecciata al processo di integrazione europea.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/42794