L'elaborato si interroga su quali cambiamenti abbiano interessato il settore vitivinicolo ed enoturistico durante e dopo la pandemia da Covid-19. Per rispondere a questa domanda, l'elaborato sceglie di analizzare il caso della cantina Loreggian di Arquà Petrarca, di cui indaga le pratiche enoturistiche e le strategie di comunicazione del prodotto dopo aver sintetizzato il contesto dell'enoturismo italiano e l'ambito della comunicazione del vino. A tal proposito il primo capitolo dell’elaborato si concentra sul percorso storico e legislativo che ha posto le basi dell’enoturismo. Verranno, quindi, analizzati i limiti e le opportunità delle Strade del vino nonché degli enti quali Movimento del Turismo del Vino e Città del Vino, che hanno contributo all’organizzazione di importati eventi come Cantine Aperte, cui obiettivo era il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di persone nella conoscenza dei territori e dei vini associati. Inoltre nel primo capitolo, si comparano i rapporti sull’enoturismo prima, durante e dopo la Pandemia di Covid-19, concentrandosi principalmente sulle ripercussioni che quest’ultima ha determinato nel settore vitivinicolo. Il 2018 ha registrato risultati incoraggianti circa il numero di accessi enoturistici e il fatturato annuo, rispettivamente di 14 milioni di persone e 2,5 milioni di fatturato. L’anno successivo, quindi il 2019 si evidenzia un ulteriore crescita degli accessi enoturistici con 15 milioni di persone e un fatturato di 2,65 milioni l’anno. La crescita del numero di accessi enoturistici nonché il corrispondente fatturato hanno subito un imprevedibile arresto dettato appunto dalla pandemia che ha irrimediabilmente cambiato l’approccio e le metodologie fino ad allora applicate nel settore vitivinicolo ed enoturistico. I dati relativi al settore enoturistico e ai suoi cambiamenti sono stati desunti dai Rapporti sul Turismo del Vino redatti dall’Associazione Nazionale Città del Vino. Il secondo capitolo, invece, mette in luce l’importanza della comunicazione e della pubblicità per il settore vinicolo, dettaglio non trascurabile in quanto per anni la mancanza di efficaci strategie pubblicitarie e di network hanno contribuito a ridurre la visibilità delle Strade del Vino. Comunicare il vino è importante per tre ragioni: l’integrazione dei mercati, la razionalizzazione della distribuzione e la rilocazione geografica dei consumi. Quest’ultime hanno decretato la necessità di elaborare dei sistemi in grado di decodificare in modo efficace il linguaggio del vino. A tal proposito le aziende applicano diverse strategie di comunicazione ovvero: public information, quindi il marketing fieristico, two ways asymmetric, attraverso la pubblicità e l’e-commerce e infine two ways asymmetric con i social media. Il secondo capitolo si conclude con un’analisi circa i nomi e le etichette dei vini e un approfondimento dei cinque sensi implicati nella pratica di degustazione. Si ritiene, infatti, che la comprensione del vino in tutte le sue sfaccettature permetta al soggetto, implicato nell’azione, di trasformare l’esperienza di degustazione in una pratica capace di coinvolgere l’intelletto. In conclusione, il terzo capitolo, presenta il caso di studio della cantina Loreggian, nella quale ho svolto il tirocinio universitario. Sfruttando l’esperienza conseguita durante il tirocinio, questo capitolo analizza le pratiche enoturistiche messe in atto dalla cantina, nonché i loro metodi di comunicazione. Infatti quest’ultimi uniti alla scelta del packaging sono in grado di far trasparire la storia di quello che è un family brand legato al territorio di Arquà Petrarca.

L’enoturismo e la comunicazione del vino in Veneto ai tempi della pandemia: Il caso della cantina Loreggian

BETTELLA, MARTINA
2022/2023

Abstract

L'elaborato si interroga su quali cambiamenti abbiano interessato il settore vitivinicolo ed enoturistico durante e dopo la pandemia da Covid-19. Per rispondere a questa domanda, l'elaborato sceglie di analizzare il caso della cantina Loreggian di Arquà Petrarca, di cui indaga le pratiche enoturistiche e le strategie di comunicazione del prodotto dopo aver sintetizzato il contesto dell'enoturismo italiano e l'ambito della comunicazione del vino. A tal proposito il primo capitolo dell’elaborato si concentra sul percorso storico e legislativo che ha posto le basi dell’enoturismo. Verranno, quindi, analizzati i limiti e le opportunità delle Strade del vino nonché degli enti quali Movimento del Turismo del Vino e Città del Vino, che hanno contributo all’organizzazione di importati eventi come Cantine Aperte, cui obiettivo era il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di persone nella conoscenza dei territori e dei vini associati. Inoltre nel primo capitolo, si comparano i rapporti sull’enoturismo prima, durante e dopo la Pandemia di Covid-19, concentrandosi principalmente sulle ripercussioni che quest’ultima ha determinato nel settore vitivinicolo. Il 2018 ha registrato risultati incoraggianti circa il numero di accessi enoturistici e il fatturato annuo, rispettivamente di 14 milioni di persone e 2,5 milioni di fatturato. L’anno successivo, quindi il 2019 si evidenzia un ulteriore crescita degli accessi enoturistici con 15 milioni di persone e un fatturato di 2,65 milioni l’anno. La crescita del numero di accessi enoturistici nonché il corrispondente fatturato hanno subito un imprevedibile arresto dettato appunto dalla pandemia che ha irrimediabilmente cambiato l’approccio e le metodologie fino ad allora applicate nel settore vitivinicolo ed enoturistico. I dati relativi al settore enoturistico e ai suoi cambiamenti sono stati desunti dai Rapporti sul Turismo del Vino redatti dall’Associazione Nazionale Città del Vino. Il secondo capitolo, invece, mette in luce l’importanza della comunicazione e della pubblicità per il settore vinicolo, dettaglio non trascurabile in quanto per anni la mancanza di efficaci strategie pubblicitarie e di network hanno contribuito a ridurre la visibilità delle Strade del Vino. Comunicare il vino è importante per tre ragioni: l’integrazione dei mercati, la razionalizzazione della distribuzione e la rilocazione geografica dei consumi. Quest’ultime hanno decretato la necessità di elaborare dei sistemi in grado di decodificare in modo efficace il linguaggio del vino. A tal proposito le aziende applicano diverse strategie di comunicazione ovvero: public information, quindi il marketing fieristico, two ways asymmetric, attraverso la pubblicità e l’e-commerce e infine two ways asymmetric con i social media. Il secondo capitolo si conclude con un’analisi circa i nomi e le etichette dei vini e un approfondimento dei cinque sensi implicati nella pratica di degustazione. Si ritiene, infatti, che la comprensione del vino in tutte le sue sfaccettature permetta al soggetto, implicato nell’azione, di trasformare l’esperienza di degustazione in una pratica capace di coinvolgere l’intelletto. In conclusione, il terzo capitolo, presenta il caso di studio della cantina Loreggian, nella quale ho svolto il tirocinio universitario. Sfruttando l’esperienza conseguita durante il tirocinio, questo capitolo analizza le pratiche enoturistiche messe in atto dalla cantina, nonché i loro metodi di comunicazione. Infatti quest’ultimi uniti alla scelta del packaging sono in grado di far trasparire la storia di quello che è un family brand legato al territorio di Arquà Petrarca.
2022
Wine Tourism and Wine Communication in Veneto at the time of the Pandemic: the Case of Loreggian Winery
Enoturismo
Comunicazione
Cantina Loreggian
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/42929