Valutazione di nuove formulazioni di urea a rilascio controllato per la fertilizzazione del frumento

Una delle più grandi sfide dell’agricoltura moderna è la necessità di raggiungere la sicurezza alimentare in un mondo la cui popolazione sta rapidamente crescendo, senza però compromettere il fragile equilibrio ambientale in cui viviamo. L’aumento della produzione comporta spesso l’utilizzo di maggiori input chimici, specialmente fertilizzanti azotati di sintesi, i quali, se non propriamente utilizzati, possono rivelarsi pericolose fonti di inquinamento. La bassa efficienza d’uso dell’azoto a livello mondiale è da tempo indicata come uno dei fattori chiave da migliorare per il raggiungimento di una produzione più sostenibile. A questo scopo sono stati sviluppati diversi fertilizzanti innovativi che permettono un rilascio lento o controllato dell’azoto del fertilizzante. Scopo di questi nuovi formulati è la sincronizzazione dei ritmi di rilascio del nutriente con i ritmi di assorbimento della coltura, così da ridurre le perdite di nutriente nell’ambiente tramite volatilizzazione e lisciviazione. Obiettivo del presente lavoro di tesi è stato quello di valutare tre fertilizzanti innovativi, a base di inibitori organici della nitrificazione e dell’ureasi in frumento. Gli inibitori sono stati confrontati con una fertilizzazione a base di urea a dosi crescenti tra 50 e 250 kg N ha-1. L’esperimento ha permesso di valutare la risposta in termini di statura e NDVI della pianta, resa in granella, produzione di paglia, Harvest Index e contenuto di proteina, di glutine e peso ettolitrico della granella. I risultati mostrano un possibile aumento delle rese ed un mantenimento delle caratteristiche qualitative delle cariossidi in seguito all’utilizzo di urea addizionata con inibitori. Ulteriori approfondimenti e prove più specifiche saranno necessari per confermare questi risultati.