Salthouse (2006) ha evidenziato che il declino cognitivo legato all'età coinvolge prevalentemente le abilità fluide (velocità di elaborazione delle informazioni, inibizione, passaggio da un compito ad un altro e memoria di lavoro). Le abilità cristallizzate, invece, tra cui il vocabolario, la memoria semantica e le conoscenze numeriche, sembrano essere preservate con l'invecchiamento. Diverse ricerche hanno inoltre riportato che l’avanzare dell’età si accompagna ad una maggiore probabilità di sviluppare problemi di memoria piuttosto invasivi. La percentuale di partecipanti agli studi con un'età superiore ai 65 anni che riportano deficit di memoria auto-dichiarati varia da circa il 25% a oltre il 50% (Howieson et al., 2015). Molti dei cambiamenti di memoria caratteristici dell'invecchiamento interferiscono con la vita quotidiana delle persone che ne sono colpite, riducendo la percezione di benessere e buona salute che gli individui riportano. Per far fronte a queste problematiche, la ricerca in psicologia ha sviluppato una serie di interventi, denominati di “potenziamento cognitivo”, che hanno l’obiettivo di migliorare il funzionamento cognitivo per sostenere o ripristinare uno stato di buona salute (Dresler et al., 2013). Possiamo quindi affermare che la memoria è uno dei domini cognitivi che declinano con l’età. Il presente lavoro di tesi ha avuto lo scopo di indagare l’efficacia di un programma di training per il potenziamento della memoria in adulti e anziani con invecchiamento tipico (Lab-I: Empowerment cognitivo avanzato), sviluppato appositamente per far fronte alle difficoltà cognitive cui gli individui vanno incontro con l’avanzare dell’età e per promuovere un miglior funzionamento nella quotidianità. La ricerca è quindi stata condotta per verificare in che modo un training cognitivo centrato sulla memoria possa apportare benefici, anche a lungo termine, sul funzionamento cognitivo dell’anziano. Nello studio sono stati coinvolti 5 gruppi per un totale di 52 anziani sani di età compresa tra i 6 e gli 81anni. Ogni singolo training ha avuto la durata di cinque settimane, un incontro a settimana ciascuno della durata di un’ora e trenta minuti. La valutazione della prestazione cognitiva è stata effettuata prima dell’intervento (pre-test) e subito dopo il completamento del training (post-test). Al gruppo sono state somministrate due prove pre-test: la PROVA VOCABOLARIO con l’obiettivo di valutare la completezza delle informazioni del mondo, la capacità di astrazione, la capacità di individuare relazioni significative fra concetti, la capacità di ragionare per categorie e la capacità di flessibilità del pensiero. Il BEN-SSC per la valutazione del benessere e delle abilità cognitivi e nell’età adulta e avanzata. Il post-test prevedeva una lista di 12 parole che dovevano essere ricordate dai partecipanti utilizzando una delle mnemotecniche apprese durante il training. I due questionari sono stati sottoposti durante il primo e l’ultimo incontro. Durante il primo incontro, oltre alla Prova Vocabolario e al BEN-SSC, il conduttore era munito anche di una lista di parole pre-test (presentata all’inizio del primo incontro) che è stata successivamente confrontata con la lista di parole post-test (presentata al quinto incontro). Le liste di parole prevedono due livelli di difficoltà (lunghezza), liste composte da 12 o 15 parole che sono state scelte dal conduttore in base all’andamento globale del gruppo.

UNO SGUARDO ALL’INVECCHIAMENTO ATTIVO: IL LAB-I EMPOWERMENT COGNITIVO AVANZATO PER IL POTENZIAMENTO DELLA MEMORIA PER ADULTI E ANZIANI. UN’ESPERIENZA SUL TERRITORIO DI ABANO TERME

VESCOVI, IRENE
2022/2023

Abstract

Salthouse (2006) ha evidenziato che il declino cognitivo legato all'età coinvolge prevalentemente le abilità fluide (velocità di elaborazione delle informazioni, inibizione, passaggio da un compito ad un altro e memoria di lavoro). Le abilità cristallizzate, invece, tra cui il vocabolario, la memoria semantica e le conoscenze numeriche, sembrano essere preservate con l'invecchiamento. Diverse ricerche hanno inoltre riportato che l’avanzare dell’età si accompagna ad una maggiore probabilità di sviluppare problemi di memoria piuttosto invasivi. La percentuale di partecipanti agli studi con un'età superiore ai 65 anni che riportano deficit di memoria auto-dichiarati varia da circa il 25% a oltre il 50% (Howieson et al., 2015). Molti dei cambiamenti di memoria caratteristici dell'invecchiamento interferiscono con la vita quotidiana delle persone che ne sono colpite, riducendo la percezione di benessere e buona salute che gli individui riportano. Per far fronte a queste problematiche, la ricerca in psicologia ha sviluppato una serie di interventi, denominati di “potenziamento cognitivo”, che hanno l’obiettivo di migliorare il funzionamento cognitivo per sostenere o ripristinare uno stato di buona salute (Dresler et al., 2013). Possiamo quindi affermare che la memoria è uno dei domini cognitivi che declinano con l’età. Il presente lavoro di tesi ha avuto lo scopo di indagare l’efficacia di un programma di training per il potenziamento della memoria in adulti e anziani con invecchiamento tipico (Lab-I: Empowerment cognitivo avanzato), sviluppato appositamente per far fronte alle difficoltà cognitive cui gli individui vanno incontro con l’avanzare dell’età e per promuovere un miglior funzionamento nella quotidianità. La ricerca è quindi stata condotta per verificare in che modo un training cognitivo centrato sulla memoria possa apportare benefici, anche a lungo termine, sul funzionamento cognitivo dell’anziano. Nello studio sono stati coinvolti 5 gruppi per un totale di 52 anziani sani di età compresa tra i 6 e gli 81anni. Ogni singolo training ha avuto la durata di cinque settimane, un incontro a settimana ciascuno della durata di un’ora e trenta minuti. La valutazione della prestazione cognitiva è stata effettuata prima dell’intervento (pre-test) e subito dopo il completamento del training (post-test). Al gruppo sono state somministrate due prove pre-test: la PROVA VOCABOLARIO con l’obiettivo di valutare la completezza delle informazioni del mondo, la capacità di astrazione, la capacità di individuare relazioni significative fra concetti, la capacità di ragionare per categorie e la capacità di flessibilità del pensiero. Il BEN-SSC per la valutazione del benessere e delle abilità cognitivi e nell’età adulta e avanzata. Il post-test prevedeva una lista di 12 parole che dovevano essere ricordate dai partecipanti utilizzando una delle mnemotecniche apprese durante il training. I due questionari sono stati sottoposti durante il primo e l’ultimo incontro. Durante il primo incontro, oltre alla Prova Vocabolario e al BEN-SSC, il conduttore era munito anche di una lista di parole pre-test (presentata all’inizio del primo incontro) che è stata successivamente confrontata con la lista di parole post-test (presentata al quinto incontro). Le liste di parole prevedono due livelli di difficoltà (lunghezza), liste composte da 12 o 15 parole che sono state scelte dal conduttore in base all’andamento globale del gruppo.
2022
A LOOK AT ACTIVE AGING: THE LAB-I ADVANCED COGNITIVE EMPOWERMENT FOR MEMORY IMPROVEMENT FOR ADULTS AND THE ELDERLY. AN EXPERIENCE IN THE ABANO TERME AREA
INVECCHIAMENTO
MEMORIA
TERRITORIO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/43288