Il presente elaborato di ricerca intende offrire un contributo di senso scientifico all’interno del dibattito che sta caratterizzando il nostro Paese in riferimento alla gestione dei flussi migratori provenienti da Nazioni in cui sono in atto guerre. Viene posta particolare attenzione su quei flussi che si verificano verso l’Italia, e più precisamente nel territorio della provincia di Padova. A tal proposito si mette in luce che, a fronte dei flussi entranti, le politiche migratorie, che si sono succedute negli anni, si sono focalizzate principalmente sull’accesso dei migranti, prestando una più trascurabile attenzione alla gestione della convivenza e imponendo comportamenti prestabiliti, concorrendo dunque a generare una frammentazione all’interno della Comunità e creando due realtà distinte “i migranti” e “coloro che li ospitano”. Tuttavia, con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, avvenuto il 24 febbraio 2022, si è notato un cambiamento di questo scenario, che ha modificato ulteriormente la Comunità. Quest’ultima infatti ha provveduto fin da subito ad accogliere il flusso di migranti proveniente dall’Ucraina, mobilitandosi ed emanando nuovi decreti che si occupassero di questa emergenza. Con il cambiato assetto comunitario, è venuta a delinearsi l’esigenza di disporre di nuove metodologie, scientificamente coerenti e fondate (e perciò monitorabili ed efficaci), che consentano di governare l’incertezza portata dalle interazioni di tutta la Comunità, a partire dal rilevare, descrivere e confrontare le modalità e le conoscenze attraverso le quali gli interagenti, nella provincia di Padova, costruiscono la realtà "persona migrante", con le relative ricadute pragmatiche evidenti nella “vita di tutti i giorni”. A fronte di ciò l’obiettivo definito dal presente elaborato di ricerca è quello di descrivere come si configurano i costrutti di “persona migrante di nazionalità Ucraina” e di “persona migrante di nazionalità Nigeriana” nella provincia di Padova, ovvero i due flussi di migrazione più consistenti verso il territorio della provincia di Padova, da due Paesi in guerra. Per definire e attuare il progetto di ricerca si è ricorsi ai riferimenti paradigmatici, teorici, metodologici e applicativi della scienza Dialogica: scienza che si “occupa delle infinite nervature, delle infinite possibilità, ovvero dell’incertezza, che si possono generare dal e nel processo dialogico”. In particolare, attraverso la metodologia M.A.D.I.T. è stato costruito uno strumento volto ad analizzare il modo in cui viene utilizzato il linguaggio ordinario dagli abitanti della provincia di Padova, per far sì che sia possibile descrivere e individuare quelle modalità che concorrono alla costruzione del senso di realtà riguardante i due costrutti citati, contemplando anche un loro confronto. Pertanto sono stati somministrati dei protocolli di indagine a domande aperte strutturati ad hoc e, a completamento dei questionari, per cogliere la voce più generale della comunità, è stata condotta un’analisi dei testi prodotti dalle principali testate giornalistiche presenti nella provincia di Padova, ed un'analisi dei commenti presenti sul social network Facebook. L’analisi dei testi dei rispondenti, degli articoli di giornale e di quanto gli utenti hanno scritto su Facebook, ha messo in luce come il racconto riguardante la persona migrante trovi un nucleo generativo nella retorica del “noi e loro”, andando a configurare una dialettica con la comunità ospitante. Quanto indicato vale a prescindere dal paese di provenienza della persona migrante, che dalla ricerca risulta irrilevante rispetto alla dialettica citata. Sulla base dei risultati la ricerca delinea infine alcune proposte, orientate ad attuare interventi per promuovere un “cambiamento culturale diffuso” e dunque non solo innovative ma anche di prospettiva, piuttosto che meramente fondate su approcci emergenziali.

Flussi migratori e conflitti armati: un confronto tra le modalità discorsive utilizzate dagli abitanti della provincia di Padova con riferimento alle persone migranti di nazionalità nigeriana e ucraina

BATTISTELLA, ALESSANDRA
2022/2023

Abstract

Il presente elaborato di ricerca intende offrire un contributo di senso scientifico all’interno del dibattito che sta caratterizzando il nostro Paese in riferimento alla gestione dei flussi migratori provenienti da Nazioni in cui sono in atto guerre. Viene posta particolare attenzione su quei flussi che si verificano verso l’Italia, e più precisamente nel territorio della provincia di Padova. A tal proposito si mette in luce che, a fronte dei flussi entranti, le politiche migratorie, che si sono succedute negli anni, si sono focalizzate principalmente sull’accesso dei migranti, prestando una più trascurabile attenzione alla gestione della convivenza e imponendo comportamenti prestabiliti, concorrendo dunque a generare una frammentazione all’interno della Comunità e creando due realtà distinte “i migranti” e “coloro che li ospitano”. Tuttavia, con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, avvenuto il 24 febbraio 2022, si è notato un cambiamento di questo scenario, che ha modificato ulteriormente la Comunità. Quest’ultima infatti ha provveduto fin da subito ad accogliere il flusso di migranti proveniente dall’Ucraina, mobilitandosi ed emanando nuovi decreti che si occupassero di questa emergenza. Con il cambiato assetto comunitario, è venuta a delinearsi l’esigenza di disporre di nuove metodologie, scientificamente coerenti e fondate (e perciò monitorabili ed efficaci), che consentano di governare l’incertezza portata dalle interazioni di tutta la Comunità, a partire dal rilevare, descrivere e confrontare le modalità e le conoscenze attraverso le quali gli interagenti, nella provincia di Padova, costruiscono la realtà "persona migrante", con le relative ricadute pragmatiche evidenti nella “vita di tutti i giorni”. A fronte di ciò l’obiettivo definito dal presente elaborato di ricerca è quello di descrivere come si configurano i costrutti di “persona migrante di nazionalità Ucraina” e di “persona migrante di nazionalità Nigeriana” nella provincia di Padova, ovvero i due flussi di migrazione più consistenti verso il territorio della provincia di Padova, da due Paesi in guerra. Per definire e attuare il progetto di ricerca si è ricorsi ai riferimenti paradigmatici, teorici, metodologici e applicativi della scienza Dialogica: scienza che si “occupa delle infinite nervature, delle infinite possibilità, ovvero dell’incertezza, che si possono generare dal e nel processo dialogico”. In particolare, attraverso la metodologia M.A.D.I.T. è stato costruito uno strumento volto ad analizzare il modo in cui viene utilizzato il linguaggio ordinario dagli abitanti della provincia di Padova, per far sì che sia possibile descrivere e individuare quelle modalità che concorrono alla costruzione del senso di realtà riguardante i due costrutti citati, contemplando anche un loro confronto. Pertanto sono stati somministrati dei protocolli di indagine a domande aperte strutturati ad hoc e, a completamento dei questionari, per cogliere la voce più generale della comunità, è stata condotta un’analisi dei testi prodotti dalle principali testate giornalistiche presenti nella provincia di Padova, ed un'analisi dei commenti presenti sul social network Facebook. L’analisi dei testi dei rispondenti, degli articoli di giornale e di quanto gli utenti hanno scritto su Facebook, ha messo in luce come il racconto riguardante la persona migrante trovi un nucleo generativo nella retorica del “noi e loro”, andando a configurare una dialettica con la comunità ospitante. Quanto indicato vale a prescindere dal paese di provenienza della persona migrante, che dalla ricerca risulta irrilevante rispetto alla dialettica citata. Sulla base dei risultati la ricerca delinea infine alcune proposte, orientate ad attuare interventi per promuovere un “cambiamento culturale diffuso” e dunque non solo innovative ma anche di prospettiva, piuttosto che meramente fondate su approcci emergenziali.
2022
The flow of migration and war: a comparative discussion amongst inhabitants of the province of Padua with reference to Nigerian and Ukrainian nationals
Migrazione
Ucraina
Nigeria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/43291