This paper investigates the determinants of household wasting food. The theoretical framework applied is the Theory of Planned Behavior (Ajzen, 1991) extended with the self-identity as a person who avoids wasting food. A two-wave (T1 and T2) prospective online survey was conducted with 279 Italian university students (76% women, mean age 21 years), with a time lag of one month. At T1, attitude, subjective norm, perceived behavioral control, intention, and self-identity measures were collected; at T2, ten specific self-reported wasting food behaviors were surveyed. The regression analysis results showed that intention is significantly and positively associated with attitude, perceived behavioral control, and self-identity. The self-identity improves by 13% the quota of explained variance in intention and by 2.9% the explained variance in behavior. Moreover, in the last step, self-reported behavior is associated with intention and perceived behavioral control, but not with self-identity. Overall, the TPB extended model accounts for 50.3% of the variance in intention and 23.1% of the variance in behavior.

L’elaborato si propone di indagare le determinanti del comportamento di evitamento dello spreco di cibo e bevande quando sono ancora buoni, considerando come modello teorico di riferimento la Teoria del Comportamento Pianificato (Ajzen, 1991) estesa con la self-identity come persona che evita di sprecare il cibo. La ricerca di tipo longitudinale si è svolta in due fasi a distanza di un me-se l’una dall’altra. I partecipanti sono 279 studenti universitari italiani (76% donne, età media 21 anni) che hanno completato un questionario online. Nel questionario della prima fase sono state incluse le misure relative ai costrutti della TPB classica (atteggiamento, norma soggettiva, controllo comportamentale percepito e intenzione) insieme item che rilevano la self-identity. Nel questionario della seconda fase sono state rilevate dieci specifiche azioni messe in atto nel mese tra-scorso, relative all’evitare lo spreco alimentare domestico. I risultati mostrano che il modello della TPB esteso spiega il 50.3% della varianza dell’intenzione; atteggiamento, controllo comportamentale percepito e self-identity sono predittori significativi dell’intenzione. Inoltre, il modello della TPB estesa spiega il 23.1% della varianza del comportamento indagato. La self identity è in grado di aumentare la quota di varianza spiegata dell’intenzione del 13% e del 2.9% quella del comportamento il quale nell’ultimo step delle analisi di regressione è associato al controllo comportamentale percepito e all’intenzione, ma non alla self-identity.

Il ruolo della self-identity nella Teoria del comportamento pianificato. Uno studio sullo spreco alimentare

FILIPPINI, MARIA COSTANZA
2022/2023

Abstract

This paper investigates the determinants of household wasting food. The theoretical framework applied is the Theory of Planned Behavior (Ajzen, 1991) extended with the self-identity as a person who avoids wasting food. A two-wave (T1 and T2) prospective online survey was conducted with 279 Italian university students (76% women, mean age 21 years), with a time lag of one month. At T1, attitude, subjective norm, perceived behavioral control, intention, and self-identity measures were collected; at T2, ten specific self-reported wasting food behaviors were surveyed. The regression analysis results showed that intention is significantly and positively associated with attitude, perceived behavioral control, and self-identity. The self-identity improves by 13% the quota of explained variance in intention and by 2.9% the explained variance in behavior. Moreover, in the last step, self-reported behavior is associated with intention and perceived behavioral control, but not with self-identity. Overall, the TPB extended model accounts for 50.3% of the variance in intention and 23.1% of the variance in behavior.
2022
The role of self-identity in the Theory of planned behavior. A study on food waste
L’elaborato si propone di indagare le determinanti del comportamento di evitamento dello spreco di cibo e bevande quando sono ancora buoni, considerando come modello teorico di riferimento la Teoria del Comportamento Pianificato (Ajzen, 1991) estesa con la self-identity come persona che evita di sprecare il cibo. La ricerca di tipo longitudinale si è svolta in due fasi a distanza di un me-se l’una dall’altra. I partecipanti sono 279 studenti universitari italiani (76% donne, età media 21 anni) che hanno completato un questionario online. Nel questionario della prima fase sono state incluse le misure relative ai costrutti della TPB classica (atteggiamento, norma soggettiva, controllo comportamentale percepito e intenzione) insieme item che rilevano la self-identity. Nel questionario della seconda fase sono state rilevate dieci specifiche azioni messe in atto nel mese tra-scorso, relative all’evitare lo spreco alimentare domestico. I risultati mostrano che il modello della TPB esteso spiega il 50.3% della varianza dell’intenzione; atteggiamento, controllo comportamentale percepito e self-identity sono predittori significativi dell’intenzione. Inoltre, il modello della TPB estesa spiega il 23.1% della varianza del comportamento indagato. La self identity è in grado di aumentare la quota di varianza spiegata dell’intenzione del 13% e del 2.9% quella del comportamento il quale nell’ultimo step delle analisi di regressione è associato al controllo comportamentale percepito e all’intenzione, ma non alla self-identity.
spreco di cibo
self-identity
TPB
Sostenibilità
Pro-ambientale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/43298