All'interno della ricerca sul fenomeno del Doppio compito uno dei dibattiti centrali ha sempre riguardato l'esistenza o meno di vincoli che regolino l'attenzione, e di conseguenza quelli del Doppio compito quando si svolgono più azioni contemporaneamente. Due visioni si dividono nella definizione di una struttura cognitiva che elabori le informazioni necessarie al Doppio compito: chi ipotizza un'unica struttura limitata ad elaborare una informazione per volta, e chi ipotizza piccole strutture decentralizzate capaci di elaborare più informazioni per volta nel caso in cui queste non vadano in contrasto tra di loro. Tuttavia nella ricerca degli ultimi decenni si fa strada l'ipotesi che anche elementi prima non considerati possano influenzare i tempi di reazione ( la stessa variabile utilizzata per misurare l'esistenza di specifiche strutture cognitive ) come la capacità di prevedere lo svolgimento delle task grazie all'acquisizione di informazioni implicite o esplicite, la velocità di presentazione e risoluzione della task, il design dell'esperimento, la possibilità o meno di cambiare tra una task e l'altra e altre ancora. Quindi la ricerca futura potrebbe trovare soluzioni più univoche nel considerare il Doppio compito come una forma di adattamento efficace, che si modifica in base alle richieste dell'ambiente.
L'organizzazione delle risorse cognitive nei processi del doppio compito
PLUCHINO, STEFANO
2022/2023
Abstract
All'interno della ricerca sul fenomeno del Doppio compito uno dei dibattiti centrali ha sempre riguardato l'esistenza o meno di vincoli che regolino l'attenzione, e di conseguenza quelli del Doppio compito quando si svolgono più azioni contemporaneamente. Due visioni si dividono nella definizione di una struttura cognitiva che elabori le informazioni necessarie al Doppio compito: chi ipotizza un'unica struttura limitata ad elaborare una informazione per volta, e chi ipotizza piccole strutture decentralizzate capaci di elaborare più informazioni per volta nel caso in cui queste non vadano in contrasto tra di loro. Tuttavia nella ricerca degli ultimi decenni si fa strada l'ipotesi che anche elementi prima non considerati possano influenzare i tempi di reazione ( la stessa variabile utilizzata per misurare l'esistenza di specifiche strutture cognitive ) come la capacità di prevedere lo svolgimento delle task grazie all'acquisizione di informazioni implicite o esplicite, la velocità di presentazione e risoluzione della task, il design dell'esperimento, la possibilità o meno di cambiare tra una task e l'altra e altre ancora. Quindi la ricerca futura potrebbe trovare soluzioni più univoche nel considerare il Doppio compito come una forma di adattamento efficace, che si modifica in base alle richieste dell'ambiente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/43308