A seguito dell’evento alluvionale che nel gennaio del 2003 ha interessato la Regione Molise, ed in particolar modo il Nucleo Industriale della città di Termoli (CB), le autorità locali e regionali hanno avviato un iter progettuale con l’obiettivo della messa in sicurezza dal punto di vista idraulico di questa vasta porzione di territorio. Sulla base del Progetto Preliminare redatto nel 2010, in questa Tesi sono state condotte analisi funzionali alla elaborazione del Progetto Definitivo degli interventi di sistemazione idraulica del fiume Biferno nel tratto compreso tra la Diga dell’invaso artificiale del Liscione e la foce a mare. Tali interventi, nel dettaglio, consistono nella realizzazione di 12 casse di espansione e nell’adeguamento/costruzione di rilevati arginali a valle di quest’ultime a protezione del Nucleo Industriale. L’implementazione di un modello idraulico per la simulazione della propagazione di piene in alvei naturali e in pianure alluvionali rappresenta un importante strumento per la valutazione dei rischi associati ad un evento di piena. Utilizzando il software HEC-RAS 6.3.1, sono stati implementati due modelli bidimensionali a moto vario. Il primo modello, implementato per rappresentare lo Stato di Fatto, ha permesso di valutare le criticità idrauliche presenti attualmente sul territorio per diversi tempi di ritorno. Con riferimento allo scenario tempo di ritorno 30 anni, è stato possibile simulare con buona precisione l’evento alluvionale del gennaio 2003. In generale, i risultati di queste simulazioni hanno evidenziando la necessità della realizzazione di opere che permettano di mitigare il consistente rischio di esondazioni anche per piene con probabilità di accadimento relativamente elevata. Il secondo modello implementato, invece, ha permesso di dimensionare idraulicamente, per un tempo di ritorno di 200 anni, le opere previste nel Progetto Definitivo valutando i pro e i contro connessi alla realizzazione di opere così estese e complesse. E’ stato successivamente analizzato il comportamento idraulico del tratto di corso d’acqua a seguito della realizzazione delle opere anche per eventi di piena trentennali e centennali.
APPLICAZIONE DEL MODELLO HEC-RAS PER LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA DEGLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICA DEL FIUME BIFERNO NEL TRATTO COMPRESO TRA LA DIGA DEL LISCIONE E LA FOCE A MARE - PROVINCIA DI CAMPOBASSO
TEBALDI, MARCO
2022/2023
Abstract
A seguito dell’evento alluvionale che nel gennaio del 2003 ha interessato la Regione Molise, ed in particolar modo il Nucleo Industriale della città di Termoli (CB), le autorità locali e regionali hanno avviato un iter progettuale con l’obiettivo della messa in sicurezza dal punto di vista idraulico di questa vasta porzione di territorio. Sulla base del Progetto Preliminare redatto nel 2010, in questa Tesi sono state condotte analisi funzionali alla elaborazione del Progetto Definitivo degli interventi di sistemazione idraulica del fiume Biferno nel tratto compreso tra la Diga dell’invaso artificiale del Liscione e la foce a mare. Tali interventi, nel dettaglio, consistono nella realizzazione di 12 casse di espansione e nell’adeguamento/costruzione di rilevati arginali a valle di quest’ultime a protezione del Nucleo Industriale. L’implementazione di un modello idraulico per la simulazione della propagazione di piene in alvei naturali e in pianure alluvionali rappresenta un importante strumento per la valutazione dei rischi associati ad un evento di piena. Utilizzando il software HEC-RAS 6.3.1, sono stati implementati due modelli bidimensionali a moto vario. Il primo modello, implementato per rappresentare lo Stato di Fatto, ha permesso di valutare le criticità idrauliche presenti attualmente sul territorio per diversi tempi di ritorno. Con riferimento allo scenario tempo di ritorno 30 anni, è stato possibile simulare con buona precisione l’evento alluvionale del gennaio 2003. In generale, i risultati di queste simulazioni hanno evidenziando la necessità della realizzazione di opere che permettano di mitigare il consistente rischio di esondazioni anche per piene con probabilità di accadimento relativamente elevata. Il secondo modello implementato, invece, ha permesso di dimensionare idraulicamente, per un tempo di ritorno di 200 anni, le opere previste nel Progetto Definitivo valutando i pro e i contro connessi alla realizzazione di opere così estese e complesse. E’ stato successivamente analizzato il comportamento idraulico del tratto di corso d’acqua a seguito della realizzazione delle opere anche per eventi di piena trentennali e centennali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/43424