Il seguente elaborato si propone di indagare gli elementi tipici del cosiddetto “neurosessimo”. Esso fa riferimento alla credenza secondo cui i cervelli di femmine e maschi sarebbero programmati intrinsecamente in un certo modo fin dalla nascita e che, proprio in funzione di queste differenze, donne e uomini abbiano predisposizioni diverse, la cui influenza si estende a tutti i campi del funzionamento quotidiano e della vita in società. Attraverso uno sguardo sulle principali interpretazioni delle differenze sessuali nel cervello, sia dal punto di vista funzionale che strutturale, ci si è chiesti se effettivamente esistano tali differenze e quale sia il significato ad esse attribuito nel corso della storia della ricerca fino a giungere ai giorni nostri. L’elaborato si conclude con una prospettiva critica circa l’attrattività delle spiegazioni apparentemente neuroscientifiche e gli innumerevoli problemi metodologici che spesso si incontrano negli studi sulle differenze sessuali. Questi due elementi, infatti, dovrebbero portare ad una maggiore cautela nell’interpretazione dei dati ottenuti dai suddetti studi, in virtù del fatto che spesso riserviamo al cervello e alla mente un potere politico enorme.
Le differenze sessuali a livello cerebrale e le loro interpretazioni: una rassegna critica.
MATTEOTTI, ELENA
2022/2023
Abstract
Il seguente elaborato si propone di indagare gli elementi tipici del cosiddetto “neurosessimo”. Esso fa riferimento alla credenza secondo cui i cervelli di femmine e maschi sarebbero programmati intrinsecamente in un certo modo fin dalla nascita e che, proprio in funzione di queste differenze, donne e uomini abbiano predisposizioni diverse, la cui influenza si estende a tutti i campi del funzionamento quotidiano e della vita in società. Attraverso uno sguardo sulle principali interpretazioni delle differenze sessuali nel cervello, sia dal punto di vista funzionale che strutturale, ci si è chiesti se effettivamente esistano tali differenze e quale sia il significato ad esse attribuito nel corso della storia della ricerca fino a giungere ai giorni nostri. L’elaborato si conclude con una prospettiva critica circa l’attrattività delle spiegazioni apparentemente neuroscientifiche e gli innumerevoli problemi metodologici che spesso si incontrano negli studi sulle differenze sessuali. Questi due elementi, infatti, dovrebbero portare ad una maggiore cautela nell’interpretazione dei dati ottenuti dai suddetti studi, in virtù del fatto che spesso riserviamo al cervello e alla mente un potere politico enorme.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/43494