Introduzione: Le protesi d’anca a doppia mobilità trovano, ad oggi, ampio spazio nella sostituzione totale dell’anca in elezione. Le caratteristiche biomeccaniche che permettono di ridurre il rischio di lussazione rispetto alle protesi totali tradizionali, portano a preferirle in contesti ad alto rischio di lussazione. Lo scopo dello studio è quello di valutare gli outcame funzionali e le complicazioni delle protesi a doppia mobilità impiantate nei pazienti con frattura del collo del femore. Materiali e metodi: Sono stati retrospettivamente inclusi nello studio pazienti di età inferiore agli 85 anni, trattati protesi totale d’anca a doppia mobilità in seguito a frattura del collo del femore o di coxartrosi, nel periodo tra agosto 2019 e ottobre 2022 presso la Clinica Ortopedica dell’Azienza Ospedale Università di Padova. La popolazione in esame comprende 92 pazienti, 66 femmine (71,7%) e 28 maschi (30,4%), con un’età media di 72 anni (range 50-85): 86 pazienti sono stati trattati per frattura del collo del femore (93%), 6 pazienti sono stati trattati per coxartrosi (6,5%). Per ogni paziente sono state valutate: perdite ematiche, durata dell’intervento, incidenza di complicazioni (lussazioni, fratture periprotesiche, mobilizzazioni asettiche, infezioni), ossificazioni eterotopiche, risultati funzionali (range di movimento, HHS, tempo di esecuzione del TUG test, dolore in scala VAS, ritorno allo status residenziale e di mobilità precedenti all’intervento all’ultimo follow-up). Risultati: Ad un follow-up medio di 9 mesi il 94,6% dei pazienti non ha presentato alcuna complicazione. Si sono verificati 3 casi di fratture periprotesiche postoperatorie, tutti trattati con revisione. E un caso di frattura periprotesica intraoperatoria, trattato con cerchiaggi. Si è verificato un caso di infezione, trattato con pulizia chirurgica, sostituzione delle componenti mobili (testina e cupola), revisione e terapia antibiotica. Non ci sono stati casi di lussazione, né di mobilizzazioni asettiche. L’HHS medio è stato di 87,42. Il TUG test è stato eseguito in meno di 10 secondi dal 67,4% dei pazienti. Il dolore è stato in media di 1 in scala VAS. Il 95% dei pazienti è tornato allo status residenziale precedente all’intervento. Il 62,8% dei pazienti è tornato allo status di status di mobilità precedente all’intervento. Il range di movimento medio è stato di: 97.35° di flessione, 12.3° di abduzione, 10° di extrarotazione, 11.72° di adduzione. Conclusioni: La protesi totale con cotile a doppia mobilità garantisce ottimi risultati funzionali. In pazienti anziani con frattura del collo del femore questo impianto ha pressoché azzerato le lussazioni senza influire negativamente sui tempi chirurgici, sulle perdite ematiche e sulle complicanze preoperatorie e postoperatorie. La significativa riduzione del rischio di lussazione rispetto ai cotili tradizionali, senza incidere negativamente sull’escursione articolare, permette di ipotizzarne un crescente impiego anche in contesti traumatologici oltre che in elezione, soprattutto in pazienti ad alto rischio.

La protesi d'anca a doppia mobilità: indicazioni attuali e risultati

DENTICE, GLORIA
2022/2023

Abstract

Introduzione: Le protesi d’anca a doppia mobilità trovano, ad oggi, ampio spazio nella sostituzione totale dell’anca in elezione. Le caratteristiche biomeccaniche che permettono di ridurre il rischio di lussazione rispetto alle protesi totali tradizionali, portano a preferirle in contesti ad alto rischio di lussazione. Lo scopo dello studio è quello di valutare gli outcame funzionali e le complicazioni delle protesi a doppia mobilità impiantate nei pazienti con frattura del collo del femore. Materiali e metodi: Sono stati retrospettivamente inclusi nello studio pazienti di età inferiore agli 85 anni, trattati protesi totale d’anca a doppia mobilità in seguito a frattura del collo del femore o di coxartrosi, nel periodo tra agosto 2019 e ottobre 2022 presso la Clinica Ortopedica dell’Azienza Ospedale Università di Padova. La popolazione in esame comprende 92 pazienti, 66 femmine (71,7%) e 28 maschi (30,4%), con un’età media di 72 anni (range 50-85): 86 pazienti sono stati trattati per frattura del collo del femore (93%), 6 pazienti sono stati trattati per coxartrosi (6,5%). Per ogni paziente sono state valutate: perdite ematiche, durata dell’intervento, incidenza di complicazioni (lussazioni, fratture periprotesiche, mobilizzazioni asettiche, infezioni), ossificazioni eterotopiche, risultati funzionali (range di movimento, HHS, tempo di esecuzione del TUG test, dolore in scala VAS, ritorno allo status residenziale e di mobilità precedenti all’intervento all’ultimo follow-up). Risultati: Ad un follow-up medio di 9 mesi il 94,6% dei pazienti non ha presentato alcuna complicazione. Si sono verificati 3 casi di fratture periprotesiche postoperatorie, tutti trattati con revisione. E un caso di frattura periprotesica intraoperatoria, trattato con cerchiaggi. Si è verificato un caso di infezione, trattato con pulizia chirurgica, sostituzione delle componenti mobili (testina e cupola), revisione e terapia antibiotica. Non ci sono stati casi di lussazione, né di mobilizzazioni asettiche. L’HHS medio è stato di 87,42. Il TUG test è stato eseguito in meno di 10 secondi dal 67,4% dei pazienti. Il dolore è stato in media di 1 in scala VAS. Il 95% dei pazienti è tornato allo status residenziale precedente all’intervento. Il 62,8% dei pazienti è tornato allo status di status di mobilità precedente all’intervento. Il range di movimento medio è stato di: 97.35° di flessione, 12.3° di abduzione, 10° di extrarotazione, 11.72° di adduzione. Conclusioni: La protesi totale con cotile a doppia mobilità garantisce ottimi risultati funzionali. In pazienti anziani con frattura del collo del femore questo impianto ha pressoché azzerato le lussazioni senza influire negativamente sui tempi chirurgici, sulle perdite ematiche e sulle complicanze preoperatorie e postoperatorie. La significativa riduzione del rischio di lussazione rispetto ai cotili tradizionali, senza incidere negativamente sull’escursione articolare, permette di ipotizzarne un crescente impiego anche in contesti traumatologici oltre che in elezione, soprattutto in pazienti ad alto rischio.
2022
Dual mobility hip arthroplasthy: current indications and results
protesi
anca
doppia mobilità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/43862