Il desiderio di produrre un elaborato che trattasse della difficoltà dell’inclusione di tutti gli atleti con disabilità, in particolar modo quelli con disabilità uditiva, è nato dall’idea di unire la mia esperienza personale con questo tipo di disabilità ed il percorso di studi svolto all’università. Durante la mia carriera sportiva da nuotatrice, ho sempre creduto che gli atleti sordi potessero gareggiare solamente con atleti udenti, nonostante le varie difficoltà riscontrate per la fase di partenza; successivamente però, sono venuta a conoscenza di una Federazione che includeva atleti sordi ed organizzava delle competizioni dedicate a questa categoria di disabilità. La mia stessa partecipazione alle ultime Deaflympics mi ha fatto capire molto di come noi atleti sordi veniamo “separati” dal resto degli atleti paralimpici, senza avere quindi la possibilità di gareggiare con loro alle Paralimpiadi (che si svolgono subito dopo le Olimpiadi). Nonostante ancora oggi gli atleti sordi debbano gareggiare in competizioni separate, si auspica che in futuro vi sia una competizione che possa includere tutte le disabilità senza fare alcuna discriminazione, dei Giochi Paralimpici per “tutti”. Nel primo capitolo tratterò il tema della disabilità e della sua descrizione utilizzando la Classificazione ICF, un sistema innovativo che contribuisce a darne una nuova definizione introducendo i fattori ambientali sottolineando l’importanza di non soffermarsi sui limiti ma di individuare invece le risorse presenti in ogni situazione. Successivamente presenterò l’origine dello sport per persone con disabilità, con la successiva nascita dei Giochi Paralimpici. Nel secondo e terzo capitolo descriverò la classificazione degli atleti con disabilità, soffermandomi su quelli con deficit uditivo. Ho esposto in particolar modo un confronto tra il bambino sordo e quello udente, descrivendo un possibile ritardo nell’apprendere l’utilizzo della parola quando non si ricorre a delle soluzioni come l’impianto cocleare o le protesi acustiche, che aiutano chi le utilizza a sentire meglio. Riconoscere questa disabilità e le difficoltà che incontrano le persone sorde all’interno della società (come ad esempio la necessità per alcuni di avvalersi della Lingua dei Segni – LIS) è molto importante per la loro inclusione ed integrazione. Nell’ultimo capitolo, infine, presenterò la più importante competizione sportiva per tutti gli atleti sordi, le Deaflympics (paragonabili alla Paralimpiadi, che sono dedicate invece ad atleti con disabilità motoria e visiva). All’interno di questo capitolo metterò in luce le differenze tra Deaflympics e Giochi Olimpici soffermandomi in particolar modo sulla mia disciplina sportiva, il nuoto. Lo scopo di questo lavoro è quello di aumentare l’attenzione su alcune problematiche legate al mondo della disabilità uditiva (sportive e sociali), la difficoltà di integrazione ed inclusione per alcuni atleti sordi e la poca conoscenza di questo straordinario mondo del quale faccio orgogliosamente parte.

Le Deaflympics: i Giochi Olimpici Silenziosi

MARAGNO, SARA
2022/2023

Abstract

Il desiderio di produrre un elaborato che trattasse della difficoltà dell’inclusione di tutti gli atleti con disabilità, in particolar modo quelli con disabilità uditiva, è nato dall’idea di unire la mia esperienza personale con questo tipo di disabilità ed il percorso di studi svolto all’università. Durante la mia carriera sportiva da nuotatrice, ho sempre creduto che gli atleti sordi potessero gareggiare solamente con atleti udenti, nonostante le varie difficoltà riscontrate per la fase di partenza; successivamente però, sono venuta a conoscenza di una Federazione che includeva atleti sordi ed organizzava delle competizioni dedicate a questa categoria di disabilità. La mia stessa partecipazione alle ultime Deaflympics mi ha fatto capire molto di come noi atleti sordi veniamo “separati” dal resto degli atleti paralimpici, senza avere quindi la possibilità di gareggiare con loro alle Paralimpiadi (che si svolgono subito dopo le Olimpiadi). Nonostante ancora oggi gli atleti sordi debbano gareggiare in competizioni separate, si auspica che in futuro vi sia una competizione che possa includere tutte le disabilità senza fare alcuna discriminazione, dei Giochi Paralimpici per “tutti”. Nel primo capitolo tratterò il tema della disabilità e della sua descrizione utilizzando la Classificazione ICF, un sistema innovativo che contribuisce a darne una nuova definizione introducendo i fattori ambientali sottolineando l’importanza di non soffermarsi sui limiti ma di individuare invece le risorse presenti in ogni situazione. Successivamente presenterò l’origine dello sport per persone con disabilità, con la successiva nascita dei Giochi Paralimpici. Nel secondo e terzo capitolo descriverò la classificazione degli atleti con disabilità, soffermandomi su quelli con deficit uditivo. Ho esposto in particolar modo un confronto tra il bambino sordo e quello udente, descrivendo un possibile ritardo nell’apprendere l’utilizzo della parola quando non si ricorre a delle soluzioni come l’impianto cocleare o le protesi acustiche, che aiutano chi le utilizza a sentire meglio. Riconoscere questa disabilità e le difficoltà che incontrano le persone sorde all’interno della società (come ad esempio la necessità per alcuni di avvalersi della Lingua dei Segni – LIS) è molto importante per la loro inclusione ed integrazione. Nell’ultimo capitolo, infine, presenterò la più importante competizione sportiva per tutti gli atleti sordi, le Deaflympics (paragonabili alla Paralimpiadi, che sono dedicate invece ad atleti con disabilità motoria e visiva). All’interno di questo capitolo metterò in luce le differenze tra Deaflympics e Giochi Olimpici soffermandomi in particolar modo sulla mia disciplina sportiva, il nuoto. Lo scopo di questo lavoro è quello di aumentare l’attenzione su alcune problematiche legate al mondo della disabilità uditiva (sportive e sociali), la difficoltà di integrazione ed inclusione per alcuni atleti sordi e la poca conoscenza di questo straordinario mondo del quale faccio orgogliosamente parte.
2022
The Deaflympics: the Silent Olympic Games
Disabilità
Persone sorde
Deaflympics
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/43867