Negli anni Trenta l’industria automobilistica concepì il vetro stratificato per ridurre il rischio e la gravità di lesioni causate dalla rottura di vetri in caso di incidenti. Al giorno d’oggi il suo utilizzo rappresenta uno dei principali settori di innovazione, non solo nel settore automotive ma anche in ambito aereospaziale, architettonico, navale e militare. A seconda delle applicazioni a cui sono destinati, questi vetri vengono progettati con strati intermedi costituiti da una vasta gamma di materiali, per lo più di natura polimerica, con lo scopo di migliorare le prestazioni del classico vetro monolitico. Tra gli interlayers più utilizzati spiccano sicuramente alcuni polimeri amorfi, in grado di garantire elevata adesione e trasparenza. Tra questi il polivinilbutarrile (PVB) e l’etilene vinil-acetato (EVA) sono sicuramente i più diffusi perché assicurano buone prestazioni a prezzi vantaggiosi. Negli ultimi anni, tuttavia, sta diventando sempre più frequente l’utilizzo di interstrati di poliuretano termoplastico (TPU), che presentano proprietà meccaniche complessivamente migliori rispetto a quelle di altri materiali. L’obbiettivo di questo studio è quello di confrontare adesione, trasparenza e deformazione residua di pannelli di vetro stratificato assemblati con TPU di diversa tipologia. In particolare, verrà testato il poliuretano PF 8000 per valutarne l’inserimento nel ciclo produttivo industriale. Grazie al confronto dei risultati di prove di bollitura, deformazione residua e peeling diviene possibile individuare il TPU dalle prestazioni meccaniche ed ottiche migliori.

Qualificazione di materiali alternativi per la realizzazione di componenti in vetro e policarbonato

BERNARDINELLO, GIULIA
2022/2023

Abstract

Negli anni Trenta l’industria automobilistica concepì il vetro stratificato per ridurre il rischio e la gravità di lesioni causate dalla rottura di vetri in caso di incidenti. Al giorno d’oggi il suo utilizzo rappresenta uno dei principali settori di innovazione, non solo nel settore automotive ma anche in ambito aereospaziale, architettonico, navale e militare. A seconda delle applicazioni a cui sono destinati, questi vetri vengono progettati con strati intermedi costituiti da una vasta gamma di materiali, per lo più di natura polimerica, con lo scopo di migliorare le prestazioni del classico vetro monolitico. Tra gli interlayers più utilizzati spiccano sicuramente alcuni polimeri amorfi, in grado di garantire elevata adesione e trasparenza. Tra questi il polivinilbutarrile (PVB) e l’etilene vinil-acetato (EVA) sono sicuramente i più diffusi perché assicurano buone prestazioni a prezzi vantaggiosi. Negli ultimi anni, tuttavia, sta diventando sempre più frequente l’utilizzo di interstrati di poliuretano termoplastico (TPU), che presentano proprietà meccaniche complessivamente migliori rispetto a quelle di altri materiali. L’obbiettivo di questo studio è quello di confrontare adesione, trasparenza e deformazione residua di pannelli di vetro stratificato assemblati con TPU di diversa tipologia. In particolare, verrà testato il poliuretano PF 8000 per valutarne l’inserimento nel ciclo produttivo industriale. Grazie al confronto dei risultati di prove di bollitura, deformazione residua e peeling diviene possibile individuare il TPU dalle prestazioni meccaniche ed ottiche migliori.
2022
Qualification of alternative materials for the production of glass and policarbonate
vetro stratificato
poliuretano
prova di peel
prova di bollitura
deformazione residua
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Presentazione prova finale (1).pdf

accesso aperto

Dimensione 2.49 MB
Formato Adobe PDF
2.49 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/43911