Il Nitinol, o lega Nichel-Titanio, trova impiego in svariati campi, dall’aerospaziale al biomedico, grazie alle sue peculiari caratteristiche quali la superelasticità e la memoria di forma. Tuttavia, questo materiale mostra anche una scarsa lavorabilità per via dell’elevata forza di taglio necessaria e della scarsa finitura superficiale ottenibile. Lo scopo di questo studio è quindi quello di indagare, le condizioni ottimali per la tornitura di provini di Nickel ottenuti tramite additive manufacturing sottoposti a diversi trattamenti termici. A tale scopo, vari campioni di Nitinol sono stati torniti variando il trattamento termico, le condizioni di lubrorefrigerazione, la velocità di taglio e la profondità di passata. L’usura utensile è stata poi misurata tramite microscopio a scansione elettronica mentre la finitura superficiale è stata valutata mediante profilometro ottico. I risultati sperimentali mostrato come la lavorazione in condizioni criogeniche presenti una finitura superficiale peggiore e un’usura utensile più elevata; inoltre risulta che il tipo di provino più vantaggioso da utilizzare sia quello invecchiato a 300° C. Dai dati ottenuti si osserva anche come la velocità di taglio e la profondità di passata abbiano un’influenza significativa sui risultati della tornitura.
Effetto delle condizioni di lubrorefrigerazione e di trattamento termico sulla lavorabilità di una lega di Nitinol ottenuta per additive manufacturing
PELLIZZARI, ANDREA
2022/2023
Abstract
Il Nitinol, o lega Nichel-Titanio, trova impiego in svariati campi, dall’aerospaziale al biomedico, grazie alle sue peculiari caratteristiche quali la superelasticità e la memoria di forma. Tuttavia, questo materiale mostra anche una scarsa lavorabilità per via dell’elevata forza di taglio necessaria e della scarsa finitura superficiale ottenibile. Lo scopo di questo studio è quindi quello di indagare, le condizioni ottimali per la tornitura di provini di Nickel ottenuti tramite additive manufacturing sottoposti a diversi trattamenti termici. A tale scopo, vari campioni di Nitinol sono stati torniti variando il trattamento termico, le condizioni di lubrorefrigerazione, la velocità di taglio e la profondità di passata. L’usura utensile è stata poi misurata tramite microscopio a scansione elettronica mentre la finitura superficiale è stata valutata mediante profilometro ottico. I risultati sperimentali mostrato come la lavorazione in condizioni criogeniche presenti una finitura superficiale peggiore e un’usura utensile più elevata; inoltre risulta che il tipo di provino più vantaggioso da utilizzare sia quello invecchiato a 300° C. Dai dati ottenuti si osserva anche come la velocità di taglio e la profondità di passata abbiano un’influenza significativa sui risultati della tornitura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/43970