Nel dicembre del 2015 la Commissione Europea ha adottato il “pacchetto sull’economia circolare”, un ambizioso programma di azioni volte a rafforzare la competitività delle aziende, portare a nuove occupazioni, ma principalmente generare una crescita più sostenibile rispetto al passato. Gli obiettivi sono la riduzione del consumo spregiudicato di risorse, ottimizzandolo e implementare la permanenza dei beni all’interno del ciclo economico attraverso il riutilizzo ed il riciclo, riducendo in questo modo la quantità di rifiuto da smaltire in discarica. All’interno di questo scenario, si inserisce potenzialmente il recupero dei rifiuti organici attraverso la produzione e trasformazione in ammendante da utilizzare sul suolo agricolo per favorire fertilità ed al contempo produzione di nuova biomassa, oltre a rappresentare la chiusura del ciclo del carbonio, in piena concordanza con il concetto di Economia Circolare. Non solo, perché negli ultimi anni il recupero del rifiuto organico fondato sul compostaggio si è evoluto grazie alla digestione anaerobica: le due tecnologie si sono così integrate e sono divenute complementari in un processo a cascata. Le matrici organiche di scarto vengono avviate alla digestione anaerobica da cui si ottengono biogas e digestato. Il primo viene generalmente destinato all’alimentazione dei sistemi di cogenerazione per la produzione simultanea di energia elettrica e termica, mentre il secondo subisce un trattamento mediante compostaggio per la produzione di ammendante da avviare ad utilizzo agronomico. Di recente realizzazione è l’upgrading del biogas, un processo che permette di purificare il gas ottenendo biometano ad elevata concentrazione, un combustibile con notevole potere calorifico, ideale da destinare all’autotrazione dei mezzi destinati alla raccolta dei rifiuti o a distribuzione pubblica, come alimentazione di gruppi cogenerativi o per l’immissione nella rete del metanodotto. La società S.E.S.A. si pone come una tra le realtà all’avanguardia nel settore della produzione del biometano, con il varo della prima linea dedicata all’upgrading del biogas inaugurata nel settembre 2018. L’arrivo a tale traguardo non è scontato e getta le basi già negli anni Novanta, quando in Veneto esistevano anche altri impianti dediti al recupero di matrici organiche, supportando ed incoraggiando così lo sviluppo e il consolidamento della raccolta differenziata. La Regione ricopre una posizione di primo piano a livello nazionale per quanto concerne la gestione dei rifiuti urbani e l’attività di recupero della frazione organica negli impianti di compostaggio e digestione anaerobica. Il moderno settore dell’upgrading del biogas trascina con sé una moltitudine di soluzioni impiantistiche, le quali si avvalgono di elementi da tempo esistenti nel campo della trasformazione del gas naturale, come i compressori alternativi. Nella distribuzione ad uso stradale come per l’immissione nella rete pubblica, il biometano richiede l’utilizzo di adeguati sistemi di compressione, ognuno con le proprie peculiarità e caratteristiche: parametri quali l’assorbimento di potenza, le pressioni di aspirazione e mandata del gas, le portate elaborate rappresentano fattori rilevanti nella scelta dell’unità di compressione più adeguata. Dal punto di vista dell’utilizzatore, risulta poi fondamentale contare sulla coerenza dei dati di targa della macchina forniti dal costruttore, affinché siano garantite le prestazioni dichiarate nella fase di esercizio e l'ottenimento degli obiettivi di produzione.

Verifica delle prestazioni di un compressore alternativo per biometano

SCAPIN, GIANMARCO
2022/2023

Abstract

Nel dicembre del 2015 la Commissione Europea ha adottato il “pacchetto sull’economia circolare”, un ambizioso programma di azioni volte a rafforzare la competitività delle aziende, portare a nuove occupazioni, ma principalmente generare una crescita più sostenibile rispetto al passato. Gli obiettivi sono la riduzione del consumo spregiudicato di risorse, ottimizzandolo e implementare la permanenza dei beni all’interno del ciclo economico attraverso il riutilizzo ed il riciclo, riducendo in questo modo la quantità di rifiuto da smaltire in discarica. All’interno di questo scenario, si inserisce potenzialmente il recupero dei rifiuti organici attraverso la produzione e trasformazione in ammendante da utilizzare sul suolo agricolo per favorire fertilità ed al contempo produzione di nuova biomassa, oltre a rappresentare la chiusura del ciclo del carbonio, in piena concordanza con il concetto di Economia Circolare. Non solo, perché negli ultimi anni il recupero del rifiuto organico fondato sul compostaggio si è evoluto grazie alla digestione anaerobica: le due tecnologie si sono così integrate e sono divenute complementari in un processo a cascata. Le matrici organiche di scarto vengono avviate alla digestione anaerobica da cui si ottengono biogas e digestato. Il primo viene generalmente destinato all’alimentazione dei sistemi di cogenerazione per la produzione simultanea di energia elettrica e termica, mentre il secondo subisce un trattamento mediante compostaggio per la produzione di ammendante da avviare ad utilizzo agronomico. Di recente realizzazione è l’upgrading del biogas, un processo che permette di purificare il gas ottenendo biometano ad elevata concentrazione, un combustibile con notevole potere calorifico, ideale da destinare all’autotrazione dei mezzi destinati alla raccolta dei rifiuti o a distribuzione pubblica, come alimentazione di gruppi cogenerativi o per l’immissione nella rete del metanodotto. La società S.E.S.A. si pone come una tra le realtà all’avanguardia nel settore della produzione del biometano, con il varo della prima linea dedicata all’upgrading del biogas inaugurata nel settembre 2018. L’arrivo a tale traguardo non è scontato e getta le basi già negli anni Novanta, quando in Veneto esistevano anche altri impianti dediti al recupero di matrici organiche, supportando ed incoraggiando così lo sviluppo e il consolidamento della raccolta differenziata. La Regione ricopre una posizione di primo piano a livello nazionale per quanto concerne la gestione dei rifiuti urbani e l’attività di recupero della frazione organica negli impianti di compostaggio e digestione anaerobica. Il moderno settore dell’upgrading del biogas trascina con sé una moltitudine di soluzioni impiantistiche, le quali si avvalgono di elementi da tempo esistenti nel campo della trasformazione del gas naturale, come i compressori alternativi. Nella distribuzione ad uso stradale come per l’immissione nella rete pubblica, il biometano richiede l’utilizzo di adeguati sistemi di compressione, ognuno con le proprie peculiarità e caratteristiche: parametri quali l’assorbimento di potenza, le pressioni di aspirazione e mandata del gas, le portate elaborate rappresentano fattori rilevanti nella scelta dell’unità di compressione più adeguata. Dal punto di vista dell’utilizzatore, risulta poi fondamentale contare sulla coerenza dei dati di targa della macchina forniti dal costruttore, affinché siano garantite le prestazioni dichiarate nella fase di esercizio e l'ottenimento degli obiettivi di produzione.
2022
Performance testing of a CNG mechanical compressor
Macchine
Compressori
Biometano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/43989