Introduzione: Con l’invecchiamento della popolazione occidentale la prevalenza del diabete tra gli anziani è aumentata. Questi hanno un maggior rischio di sviluppare insufficienza cardiaca e renale, sia acute che croniche. Gli inibitori di SGLT2, riducendo il tasso di ospedalizzazione per scompenso cardiaco, la progressione dell’insufficienza renale cronica e lo sviluppo di quella acuta, sono particolarmente indicati nel trattamento dell’anziano affetto da diabete. Nonostante ciò, essendo gli anziani una minoranza dei pazienti reclutati nei trials che valutano questi outcome, non c’è una chiara evidenza del fatto che gli SGLT2i mantengano i loro effetti con un profilo di tolleranza e sicurezza accettabili e spesso si preferisce ricorrere ad altri farmaci, percepiti come più sicuri, ma non associati ad alcun beneficio cardiorenale. Obiettivo: Nello studio DARWIN-FUP Elderly l’obiettivo è comparare l’efficacia di un SGLT2i (dapagliflozin) con i DPP-4i nel raggiungere il target glicemico individualizzato e su endpoint extra-glicemici negli anziani con DM2. Nello studio GOLDEN-AGE si compara, invece, il profilo di efficacia e sicurezza degli SGLT2i disponibili in commercio negli anziani con DM2. Materiali e metodi: Nello studio DARWIN-FUP Elderly sono stati raccolti retrospettivamente dati di pazienti tra i 70 e gli 80 anni, con HbA1c oltre il valore individualizzato, che hanno iniziato il trattamento con Dapagliflozin o DPP-4i tra il 2015 e il 2017. L’outcome primario era la probabilità di raggiungere il target individualizzato di HbA1c. Gli endpoint secondari erano la variazione di HbA1c, del peso e della pressione sistolica. Per controllare il confondimento da indicazione sono stati usati due approcci: IPTW e MVA. Per i dati mancanti è stata usata l’imputazione multipla. Le analisi sono state condotte inizialmente tramite l’approccio Intention To Treat (ITT) e poi sul dataset As Treated (AT). Lo studio GOLDEN-AGE, tuttora in corso, sta reclutando pazienti con DM2, di età compresa tra i 70 e i 90 anni, malattia cardiovascolare o eGFR <90 ml/min/1.73 m2 e HbA1c oltre il target individualizzato. L’endpoint primario sarà comparare la proporzione di pazienti che raggiungeranno il target di HbA1c senza ipoglicemia di livello 3. Gli endpoint secondari includono: il confronto della probabilità di raggiungimento del target di HbA1c senza ipoglicemia di livello 2, le variazioni di HbA1c, peso, pressione sistolica, eGFR, rate di escrezione dell’albumina rispetto al basale, la variazione di farmaci concomitanti e dei loro dosaggi. Verranno riportati anche gli effetti avversi.Risultati: Nello studio DARWIN-FUP Elderly, i pazienti trattati con dapagliflozin (n=445), rispetto a quelli con DPP-4i (n=977), erano più giovani, con diabete di durata maggiore, peggior controllo glicemico, elevata prevalenza di complicanze microvascolari e uso di insulina. L’equilibrio tra i gruppi è stato raggiunto con IPTW. Dopo un follow up in media di 7.5 mesi, i pazienti trattati con dapagliflozin avevano una minor probabilità di raggiungere il target individualizzato di HbA1c (RR 0.73, p <0.001), ma registravano un maggior calo di peso e pressione. Risultati simili sono stati ottenuti con MVA. Lo studio GOLDEN-AGE è ancora in corso; dallo studio si otterranno informazioni sul profilo di sicurezza e si confronterà l'efficacia dei tre farmaci nell'anziano.Conclusioni: in un'analisi retrospettiva, pazienti anziani con DM2, che iniziavano il trattamento con dapagliflozin hanno mostrato minor probabilità di raggiungere il target individualizzato di HbA1c rispetto a coloro che iniziavano il trattamento con il DPP-4i, soprattutto se presentavano una ridotta eGFR e una maggior durata di malattia, ma hanno dimostrato un miglioramento negli endpoint extra-glicemici, non presente con i DPP-4i. L’efficacia comparativa intraclasse delle principali molecole della classe degli SGLT2i verrà esaminata nello studio in corso GOLDEN-AGE.

"Efficacia degli inibitori di SGLT-2 nella popolazione anziana con diabete tipo 2: studio osservazionale e protocollo per un trial clinico spontaneo”

MENEGHETTI, FRANCESCA
2022/2023

Abstract

Introduzione: Con l’invecchiamento della popolazione occidentale la prevalenza del diabete tra gli anziani è aumentata. Questi hanno un maggior rischio di sviluppare insufficienza cardiaca e renale, sia acute che croniche. Gli inibitori di SGLT2, riducendo il tasso di ospedalizzazione per scompenso cardiaco, la progressione dell’insufficienza renale cronica e lo sviluppo di quella acuta, sono particolarmente indicati nel trattamento dell’anziano affetto da diabete. Nonostante ciò, essendo gli anziani una minoranza dei pazienti reclutati nei trials che valutano questi outcome, non c’è una chiara evidenza del fatto che gli SGLT2i mantengano i loro effetti con un profilo di tolleranza e sicurezza accettabili e spesso si preferisce ricorrere ad altri farmaci, percepiti come più sicuri, ma non associati ad alcun beneficio cardiorenale. Obiettivo: Nello studio DARWIN-FUP Elderly l’obiettivo è comparare l’efficacia di un SGLT2i (dapagliflozin) con i DPP-4i nel raggiungere il target glicemico individualizzato e su endpoint extra-glicemici negli anziani con DM2. Nello studio GOLDEN-AGE si compara, invece, il profilo di efficacia e sicurezza degli SGLT2i disponibili in commercio negli anziani con DM2. Materiali e metodi: Nello studio DARWIN-FUP Elderly sono stati raccolti retrospettivamente dati di pazienti tra i 70 e gli 80 anni, con HbA1c oltre il valore individualizzato, che hanno iniziato il trattamento con Dapagliflozin o DPP-4i tra il 2015 e il 2017. L’outcome primario era la probabilità di raggiungere il target individualizzato di HbA1c. Gli endpoint secondari erano la variazione di HbA1c, del peso e della pressione sistolica. Per controllare il confondimento da indicazione sono stati usati due approcci: IPTW e MVA. Per i dati mancanti è stata usata l’imputazione multipla. Le analisi sono state condotte inizialmente tramite l’approccio Intention To Treat (ITT) e poi sul dataset As Treated (AT). Lo studio GOLDEN-AGE, tuttora in corso, sta reclutando pazienti con DM2, di età compresa tra i 70 e i 90 anni, malattia cardiovascolare o eGFR <90 ml/min/1.73 m2 e HbA1c oltre il target individualizzato. L’endpoint primario sarà comparare la proporzione di pazienti che raggiungeranno il target di HbA1c senza ipoglicemia di livello 3. Gli endpoint secondari includono: il confronto della probabilità di raggiungimento del target di HbA1c senza ipoglicemia di livello 2, le variazioni di HbA1c, peso, pressione sistolica, eGFR, rate di escrezione dell’albumina rispetto al basale, la variazione di farmaci concomitanti e dei loro dosaggi. Verranno riportati anche gli effetti avversi.Risultati: Nello studio DARWIN-FUP Elderly, i pazienti trattati con dapagliflozin (n=445), rispetto a quelli con DPP-4i (n=977), erano più giovani, con diabete di durata maggiore, peggior controllo glicemico, elevata prevalenza di complicanze microvascolari e uso di insulina. L’equilibrio tra i gruppi è stato raggiunto con IPTW. Dopo un follow up in media di 7.5 mesi, i pazienti trattati con dapagliflozin avevano una minor probabilità di raggiungere il target individualizzato di HbA1c (RR 0.73, p <0.001), ma registravano un maggior calo di peso e pressione. Risultati simili sono stati ottenuti con MVA. Lo studio GOLDEN-AGE è ancora in corso; dallo studio si otterranno informazioni sul profilo di sicurezza e si confronterà l'efficacia dei tre farmaci nell'anziano.Conclusioni: in un'analisi retrospettiva, pazienti anziani con DM2, che iniziavano il trattamento con dapagliflozin hanno mostrato minor probabilità di raggiungere il target individualizzato di HbA1c rispetto a coloro che iniziavano il trattamento con il DPP-4i, soprattutto se presentavano una ridotta eGFR e una maggior durata di malattia, ma hanno dimostrato un miglioramento negli endpoint extra-glicemici, non presente con i DPP-4i. L’efficacia comparativa intraclasse delle principali molecole della classe degli SGLT2i verrà esaminata nello studio in corso GOLDEN-AGE.
2022
“Effectiveness of SGLT-2 inhibitors in the elderly population with type 2 diabetes: observational study and protocol for a no-profit randomized clinical trial”
SGLT2i
Diabete 2
popolazione anziana
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