Con questo lavoro si intende prendere in esame la prima commedia di Aristofane a noi giunta, gli Acarnesi: in particolare, l’obiettivo consiste in un’analisi del rapporto tra il mondo contadino e quello cittadino nell’Atene del V secolo a.C. a partire dai versi di quest’opera, per poi spaziare al resto della produzione aristofanea. Dal punto di vista storico, risulta necessario un inquadramento del contesto in cui viene rappresentata la commedia, ossia l’inizio della Guerra del Peloponneso: viene infatti trattata la tematica dell’inurbamento dei contadini dopo le devastazioni spartane in Attica del 431 a.C. Da qui si parte per una descrizione del mondo rurale attico e delle conseguenze dovute allo stravolgimento dello stile di vita delle campagne. Ci si propone di approfondire anche l’aspetto rituale e commerciale dell’opera, soffermandosi dapprima sulla celebrazione delle Dionisie agresti da parte di Diceopoli, onde poi ripercorrere brevemente la tradizione di tale festa. Infine il tema della pace e della guerra permea tutta la commedia, come buona parte della produzione del comico: si pone l’attenzione sull’importanza del decreto di Megara e sulle ripercussioni che ha scaturito nel rapporto tra i due mondi, sulle caratteristiche della pace privata di Diceopoli e sulla sua contrapposizione ideologica e a suo modo allegorica con la figura di Lamaco.
Città e campagna negli Acarnesi di Aristofane
MORANDIN, MARCO
2022/2023
Abstract
Con questo lavoro si intende prendere in esame la prima commedia di Aristofane a noi giunta, gli Acarnesi: in particolare, l’obiettivo consiste in un’analisi del rapporto tra il mondo contadino e quello cittadino nell’Atene del V secolo a.C. a partire dai versi di quest’opera, per poi spaziare al resto della produzione aristofanea. Dal punto di vista storico, risulta necessario un inquadramento del contesto in cui viene rappresentata la commedia, ossia l’inizio della Guerra del Peloponneso: viene infatti trattata la tematica dell’inurbamento dei contadini dopo le devastazioni spartane in Attica del 431 a.C. Da qui si parte per una descrizione del mondo rurale attico e delle conseguenze dovute allo stravolgimento dello stile di vita delle campagne. Ci si propone di approfondire anche l’aspetto rituale e commerciale dell’opera, soffermandosi dapprima sulla celebrazione delle Dionisie agresti da parte di Diceopoli, onde poi ripercorrere brevemente la tradizione di tale festa. Infine il tema della pace e della guerra permea tutta la commedia, come buona parte della produzione del comico: si pone l’attenzione sull’importanza del decreto di Megara e sulle ripercussioni che ha scaturito nel rapporto tra i due mondi, sulle caratteristiche della pace privata di Diceopoli e sulla sua contrapposizione ideologica e a suo modo allegorica con la figura di Lamaco.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/44178