Le fiabe sono racconti che ci sono stati trasmessi in epoca tarda ma che racchiudono elementi riconducibili ad usanze e credenze del passato. Tra i vari raccoglitori di fiabe, Aleksandr Nikolaevic Afanas’ev è il primo che riporta le fiabe “così come sono” e, grazie alla loro autenticità, la sua raccolta può essere uno strumento di analisi narratologica ed etnografica. A questo scopo ho riportato e tradotto la fiaba di Vasilisa la bella, una tra le più famose fiabe russe. Per l’analisi narratologica ho usato gli studi di Vladimir Propp, che ha individuato una serie di personaggi- tipo ed ha loro attribuito una “sfera d’azione”, ossia una serie di funzioni che li caratterizzano e che costituiscono la struttura profonda delle fiabe. Ho quindi individuato i ruoli e le sfere d’azione dei personaggi della fiaba e ne ho proposto un’analisi. Data la struttura comune delle fiabe, Propp suggerisce che queste abbiano un’origine nei riti precristiani. Considerando la teoria di Evel Gasparini, secondo il quale l’antica società slava era matriarcale ho dato un’interpretazione etnografica ai vari elementi presenti nella fiaba: L’economia, di stampo agricolo, si nota nel mondo di Baba-Jaga, che produce da sé olio e farina e conserva nel granaio le sementi. Un riferimento alla società si ha nelle figure materne della fiaba: la madre di Vasilisa lascia i suoi beni in eredità alla figlia; la matrigna governa il lavoro femminile senza subire ingerenze dal marito; e la vecchietta fa da mediatrice di nozze tra Vasilisa ed il principe. La religione matriarcale, che venera gli antenati e la terra, si può notare nella figura della bambola, ricettacolo dell’anima della madre di Vasilisa, e, soprattutto, in Baba-Jaga, interpretata sia come dea che governa elementi naturali che come antenata.

Le radici matriarcali nella fiaba di Vasilisa la bella

ROSSATO, LINDA
2022/2023

Abstract

Le fiabe sono racconti che ci sono stati trasmessi in epoca tarda ma che racchiudono elementi riconducibili ad usanze e credenze del passato. Tra i vari raccoglitori di fiabe, Aleksandr Nikolaevic Afanas’ev è il primo che riporta le fiabe “così come sono” e, grazie alla loro autenticità, la sua raccolta può essere uno strumento di analisi narratologica ed etnografica. A questo scopo ho riportato e tradotto la fiaba di Vasilisa la bella, una tra le più famose fiabe russe. Per l’analisi narratologica ho usato gli studi di Vladimir Propp, che ha individuato una serie di personaggi- tipo ed ha loro attribuito una “sfera d’azione”, ossia una serie di funzioni che li caratterizzano e che costituiscono la struttura profonda delle fiabe. Ho quindi individuato i ruoli e le sfere d’azione dei personaggi della fiaba e ne ho proposto un’analisi. Data la struttura comune delle fiabe, Propp suggerisce che queste abbiano un’origine nei riti precristiani. Considerando la teoria di Evel Gasparini, secondo il quale l’antica società slava era matriarcale ho dato un’interpretazione etnografica ai vari elementi presenti nella fiaba: L’economia, di stampo agricolo, si nota nel mondo di Baba-Jaga, che produce da sé olio e farina e conserva nel granaio le sementi. Un riferimento alla società si ha nelle figure materne della fiaba: la madre di Vasilisa lascia i suoi beni in eredità alla figlia; la matrigna governa il lavoro femminile senza subire ingerenze dal marito; e la vecchietta fa da mediatrice di nozze tra Vasilisa ed il principe. La religione matriarcale, che venera gli antenati e la terra, si può notare nella figura della bambola, ricettacolo dell’anima della madre di Vasilisa, e, soprattutto, in Baba-Jaga, interpretata sia come dea che governa elementi naturali che come antenata.
2022
Matriachal roots in the fairy tale of Vasilisa the beautiful
Afanas'ev
fiaba
Vasilisa la bella
Baba-jagà
folclore
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