La collezione Gualino rappresenta uno degli esempi più validi e importanti del collezionismo italiano della prima metà del Novecento, sia per le sue dimensioni che per la qualità delle opere che essa comprendeva. L’ambizioso ed eclettico imprenditore biellese – protagonista di molteplici imprese finanziarie e della fondazione di SNIA e UNICA – spinto da una spontanea e personale attrazione per il mondo dell’arte, seppe fare della sua raccolta un importante strumento di affermazione sociale e nobilitazione culturale, riuscendo a darle una rilevanza tale da poter competere con le più importanti collezioni internazionali del tempo, in particolar modo parigine ed americane. I motivi per affrontare questo argomento sono molteplici, a partire dall’analisi di una figura d’imprenditore-mecenate davvero speciale. Aperto alla cultura – assieme alla consorte, Cesarina Gurgo Salice, attiva nell’ambiente artistico come danzatrice e pittrice – Gualino si fece affiancare da personalità estremamente rilevanti come quella dello storico dell’arte e docente universitario Lionello Venturi. La storia della sua ricca collezione è strettamente legata all’avvicendarsi di successi e fallimenti imprenditoriali: ivi comprese le drammatiche conseguenze della crisi finanziaria e della rottura con il regime fascista (del quale non era mai stato un convinto sostenitore). È da quel momento che inizia la parabola discendente dell’imprenditore: il confino all’isola di Lipari, la cessione delle sue aziende italiane e la confisca delle sue proprietà immobiliari e quindi anche la dispersione delle opere di sua proprietà. Questo elaborato mira a ripercorrere gli studi e le ricerche che sono stati dedicati alla collezione al fine di costruire una bibliografia ragionata che possa dare una visione chiara e completa dei motivi e delle intenzioni che hanno originariamente dato vita a questa raccolta, per poi documentare i tentativi di una sua ricostruzione storico-critica; tentativi che nel corso degli anni hanno cercato di ‘restituirne memoria’ in dettaglio, cioè così com’era prima della dispersione del 1931.

La collezione Gualino: una bibliografia ragionata

CRUCIANELLI, CHIARA
2022/2023

Abstract

La collezione Gualino rappresenta uno degli esempi più validi e importanti del collezionismo italiano della prima metà del Novecento, sia per le sue dimensioni che per la qualità delle opere che essa comprendeva. L’ambizioso ed eclettico imprenditore biellese – protagonista di molteplici imprese finanziarie e della fondazione di SNIA e UNICA – spinto da una spontanea e personale attrazione per il mondo dell’arte, seppe fare della sua raccolta un importante strumento di affermazione sociale e nobilitazione culturale, riuscendo a darle una rilevanza tale da poter competere con le più importanti collezioni internazionali del tempo, in particolar modo parigine ed americane. I motivi per affrontare questo argomento sono molteplici, a partire dall’analisi di una figura d’imprenditore-mecenate davvero speciale. Aperto alla cultura – assieme alla consorte, Cesarina Gurgo Salice, attiva nell’ambiente artistico come danzatrice e pittrice – Gualino si fece affiancare da personalità estremamente rilevanti come quella dello storico dell’arte e docente universitario Lionello Venturi. La storia della sua ricca collezione è strettamente legata all’avvicendarsi di successi e fallimenti imprenditoriali: ivi comprese le drammatiche conseguenze della crisi finanziaria e della rottura con il regime fascista (del quale non era mai stato un convinto sostenitore). È da quel momento che inizia la parabola discendente dell’imprenditore: il confino all’isola di Lipari, la cessione delle sue aziende italiane e la confisca delle sue proprietà immobiliari e quindi anche la dispersione delle opere di sua proprietà. Questo elaborato mira a ripercorrere gli studi e le ricerche che sono stati dedicati alla collezione al fine di costruire una bibliografia ragionata che possa dare una visione chiara e completa dei motivi e delle intenzioni che hanno originariamente dato vita a questa raccolta, per poi documentare i tentativi di una sua ricostruzione storico-critica; tentativi che nel corso degli anni hanno cercato di ‘restituirne memoria’ in dettaglio, cioè così com’era prima della dispersione del 1931.
2022
The Gualino collection: an annotated bibliography
Riccardo Gualino
Collezione Gualino
Lionello Venturi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/44211