L’obiettivo di questo lavoro è quello di riflettere sulle diverse proposte di classificazione dell’estetica letteraria africana. In particolar modo, si prenderà in esame una delle più vaste produzioni letterarie dell’Africa lusofona: la letteratura mozambicana. Quello che si offre con questo lavoro è un percorso di riflessione che intende problematizzare il processo dell’analisi letteraria nella sua totalità, a partire dagli strumenti di analisi utilizzati, fino ad arrivare alla definizione degli obiettivi della ricerca. In un primo momento verrà presa in esame la prospettiva degli studi letterari di matrice postcoloniale, con un particolare interesse per il dominio della lingua portoghese. L’obiettivo sarà quello di valutare lo stato di evoluzione e di istituzionalizzazione della corrente di studi all’interno dei centri accademici e culturali dei paesi di lingua portoghese. Imprescindibile a tal fine sarà la proposta teorica avanzata dal sociologo portoghese Boaventura de Sousa Santos, che sostiene sia necessario ripensare al Colonialismo, individuando le specificità che definiscono ogni singolo contesto di analisi. Una volta delineate le criticità che possono sorgere da un uso incauto della teoria postcoloniale, ci si concentrerà sulla letteratura mozambicana in lingua portoghese, al fine di riflettere sulle principali prospettive teoriche utilizzate dalla critica contemporanea. Si prenderà poi in esame la produzione di Mia Couto, uno dei più celebri e più studiati autori dell’Africa postcoloniale, con l’obiettivo di individuare le più lampanti criticità sorte, all’interno del discorso critico costruito attorno alla sua produzione, a causa di un’evidente mancanza di rigore teorico-prospettico da parte della critica letteraria contemporanea. La produzione di Mia Couto sarà il principale oggetto di analisi di tutta la seconda parte di questo lavoro: in un primo momento verrà presa in esame la presenza di stilemi tipici della letteratura orale all’interno della produzione scritta dell’autore, uno dei centri di interesse più significativi per l’apparato critico, da cui, tuttavia, emergono dei dati spesso poco soddisfacenti, a causa, ancora una volta, di una vera e propria mancanza di rigore critico. Successivamente, l’opera miacoutiana verrà impiegata come campione d’analisi per l’effettiva dissemina delle proposte di classificazione avanzate dalla critica; proposte che, proprio come nel caso dell’approccio alle letterature africane in generale, lasciano trasparire l’effettiva inadeguatezza degli strumenti teorici attualmente disponibili per una comprensione esaustiva e coerente della letterarietà africana. In seguito a quella che si potrebbe definire una vera e propria confutazione delle proposte che, spesso indiscriminatamente, classificano la produzione di Couto come un’espressione dell’estetica del Realismo Magico e del Real Maravilloso o del genere fantastico, verrà presa in considerazione la proposta del Realismo Animista, la più recente tra le proposte di classificazione avanzate finora. Attraverso l’analisi di una serie di racconti dell’autore si cercherà di dimostrare che quest’ultima risulta essere la proposta più adatta a descrivere i processi di significazione del mondo che Mia Couto decide di porre al centro della propria produzione. Per concludere questo percorso di riflessione verranno proposte, all’interno dell’ultimo capitolo, l’analisi di una selezione di racconti estratti dalla raccolta Contos do Nascer da Terra e, infine, la traduzione in italiano della raccolta stessa.

Mia Couto: o outro lado das coisas - reflexões sobre as propostas de classificação da estética literária africana

GRANAGLIA, RICCARDO
2022/2023

Abstract

L’obiettivo di questo lavoro è quello di riflettere sulle diverse proposte di classificazione dell’estetica letteraria africana. In particolar modo, si prenderà in esame una delle più vaste produzioni letterarie dell’Africa lusofona: la letteratura mozambicana. Quello che si offre con questo lavoro è un percorso di riflessione che intende problematizzare il processo dell’analisi letteraria nella sua totalità, a partire dagli strumenti di analisi utilizzati, fino ad arrivare alla definizione degli obiettivi della ricerca. In un primo momento verrà presa in esame la prospettiva degli studi letterari di matrice postcoloniale, con un particolare interesse per il dominio della lingua portoghese. L’obiettivo sarà quello di valutare lo stato di evoluzione e di istituzionalizzazione della corrente di studi all’interno dei centri accademici e culturali dei paesi di lingua portoghese. Imprescindibile a tal fine sarà la proposta teorica avanzata dal sociologo portoghese Boaventura de Sousa Santos, che sostiene sia necessario ripensare al Colonialismo, individuando le specificità che definiscono ogni singolo contesto di analisi. Una volta delineate le criticità che possono sorgere da un uso incauto della teoria postcoloniale, ci si concentrerà sulla letteratura mozambicana in lingua portoghese, al fine di riflettere sulle principali prospettive teoriche utilizzate dalla critica contemporanea. Si prenderà poi in esame la produzione di Mia Couto, uno dei più celebri e più studiati autori dell’Africa postcoloniale, con l’obiettivo di individuare le più lampanti criticità sorte, all’interno del discorso critico costruito attorno alla sua produzione, a causa di un’evidente mancanza di rigore teorico-prospettico da parte della critica letteraria contemporanea. La produzione di Mia Couto sarà il principale oggetto di analisi di tutta la seconda parte di questo lavoro: in un primo momento verrà presa in esame la presenza di stilemi tipici della letteratura orale all’interno della produzione scritta dell’autore, uno dei centri di interesse più significativi per l’apparato critico, da cui, tuttavia, emergono dei dati spesso poco soddisfacenti, a causa, ancora una volta, di una vera e propria mancanza di rigore critico. Successivamente, l’opera miacoutiana verrà impiegata come campione d’analisi per l’effettiva dissemina delle proposte di classificazione avanzate dalla critica; proposte che, proprio come nel caso dell’approccio alle letterature africane in generale, lasciano trasparire l’effettiva inadeguatezza degli strumenti teorici attualmente disponibili per una comprensione esaustiva e coerente della letterarietà africana. In seguito a quella che si potrebbe definire una vera e propria confutazione delle proposte che, spesso indiscriminatamente, classificano la produzione di Couto come un’espressione dell’estetica del Realismo Magico e del Real Maravilloso o del genere fantastico, verrà presa in considerazione la proposta del Realismo Animista, la più recente tra le proposte di classificazione avanzate finora. Attraverso l’analisi di una serie di racconti dell’autore si cercherà di dimostrare che quest’ultima risulta essere la proposta più adatta a descrivere i processi di significazione del mondo che Mia Couto decide di porre al centro della propria produzione. Per concludere questo percorso di riflessione verranno proposte, all’interno dell’ultimo capitolo, l’analisi di una selezione di racconti estratti dalla raccolta Contos do Nascer da Terra e, infine, la traduzione in italiano della raccolta stessa.
2022
Mia Couto: on the other side - analysis of the classification proposals for African literary aesthetic
Realismo Animista
Pós-colonialismo
Moçambique
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/44249