L'emigrazione italiana a New York. Dall'espatrio di massa ai giorni nostri (secoli XIX, XX).

Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo si verificò una vera e propria emigrazione di massa dall'Italia a New York. Si emigrava da un'Italia povera e arretrata, con la speranza di poter condurre una vita migliore all'estero. Tuttavia, a New York la maggior parte degli italiani non trovò la fortuna che sperava. Infatti, la maggior parte di loro svolgeva lavori umili e poco pagati; inoltre, i nostri connazionali dovettero fare i conti con la società newyorkese, molto razzista nei loro confronti, che considerava gli italiani un pericolo. Nonostante gli ostacoli incontrati dai primi emigranti, gli italo-americani di oggi sono perfettamente integrati nella società statunitense. La cultura e le tradizioni italiane sono andate scemando col trascorrere del tempo e delle generazioni, tanto che molte storiche attività italiane di Little Italy hanno chiuso, e oggi nella città statunitense non si respira più quell' "aria d'Italia" che si poteva avvertire nel secolo scorso. Grazie al "boom economico" degli anni Cinquanta/Sessanta, a partire dagli anni Settanta/Ottanta l'Italia si è trasformata da Paese di emigrazione a Paese di immigrazione. Il processo, quindi, si è invertito.