The minimum wage is one of the main economic policy tools use by governments all over the world to fight poverty and ensure a fair wage to workers. The minimum wage assure a higher pay to lower wage workers but if it is set too high it could destroy jobs, damaging the same people it should have helped. Economic literature, especially in recent times, has tried to understand whether raising the minimum wage (and to what level) would cause a reduction in employment such as to counterbalance the benefits deriving from higher income for workers. In particular in the second chapter is explained the relationship between minimum wage and geographic mobility, utilizing a Spatial equilibrium model. We therefore want to understand how the population of a local labor market varies following the raising of the minimum wage. We therefore proceed to make an account of the literature in this area. In the third chapter, an even more particular consequence of changes in the minimum wage is studied, namely their effect on rental prices. The rent represents one of the main items of expenditure for low-income workers and therefore if this were to increase in response to the increase in the minimum wage in a more than proportional way it would nullify the effectiveness of the measure.

Il salario minimo è uno dei principali strumenti di politica economica utilizzati dai governi di tutto il mondo per combattere la povertà e assicurare una paga equa e dignitosa ai lavoratori. Il salario minimo garantisce una retribuzione più alta ai lavoratori a basso reddito ma al tempo stesso se fissato a un livello troppo alto rischia di distruggere posti di lavoro, danneggiando lo stesso segmento della popolazione che avrebbe dovuto aiutare. La letteratura economica, soprattutto in tempi recenti, ha cercato di capire se l'innalzamento (e a quale livello) del salario minimo provocasse una riduzione dell'occupazione tale da controbilanciare i benefici derivanti dal maggior reddito per i lavoratori. In particolare nel secondo capitolo ci si concentra sulla relazione tra salario minimo e mobilità geografica, utilizzando un modello di Spatial Equilibrium. Si vuole dunque comprendere come varia la popolazione di un mercato del lavoro locale in seguito all'innalzamento del salario minimo. Si procede dunque a fare un resoconto della letteratura in tale ambito. Nel terzo capitolo si studia una conseguenza ancora più particolare delle variazioni del salario minimo, ovvero il loro effetto sul prezzo degli affitti. L'affitto rappresenta una delle principali voci di spesa per i lavoratori a basso reddito e dunque se questo aumentasse in risposta all'aumento del salario minimo in maniera più che proporzionale vanificherebbe l'efficacia della misura.

Salario Minimo e Spatial Equilibrium

BESAZZA, GABRIELE
2022/2023

Abstract

The minimum wage is one of the main economic policy tools use by governments all over the world to fight poverty and ensure a fair wage to workers. The minimum wage assure a higher pay to lower wage workers but if it is set too high it could destroy jobs, damaging the same people it should have helped. Economic literature, especially in recent times, has tried to understand whether raising the minimum wage (and to what level) would cause a reduction in employment such as to counterbalance the benefits deriving from higher income for workers. In particular in the second chapter is explained the relationship between minimum wage and geographic mobility, utilizing a Spatial equilibrium model. We therefore want to understand how the population of a local labor market varies following the raising of the minimum wage. We therefore proceed to make an account of the literature in this area. In the third chapter, an even more particular consequence of changes in the minimum wage is studied, namely their effect on rental prices. The rent represents one of the main items of expenditure for low-income workers and therefore if this were to increase in response to the increase in the minimum wage in a more than proportional way it would nullify the effectiveness of the measure.
2022
Minimum Wages and Spatial Equilibrium
Il salario minimo è uno dei principali strumenti di politica economica utilizzati dai governi di tutto il mondo per combattere la povertà e assicurare una paga equa e dignitosa ai lavoratori. Il salario minimo garantisce una retribuzione più alta ai lavoratori a basso reddito ma al tempo stesso se fissato a un livello troppo alto rischia di distruggere posti di lavoro, danneggiando lo stesso segmento della popolazione che avrebbe dovuto aiutare. La letteratura economica, soprattutto in tempi recenti, ha cercato di capire se l'innalzamento (e a quale livello) del salario minimo provocasse una riduzione dell'occupazione tale da controbilanciare i benefici derivanti dal maggior reddito per i lavoratori. In particolare nel secondo capitolo ci si concentra sulla relazione tra salario minimo e mobilità geografica, utilizzando un modello di Spatial Equilibrium. Si vuole dunque comprendere come varia la popolazione di un mercato del lavoro locale in seguito all'innalzamento del salario minimo. Si procede dunque a fare un resoconto della letteratura in tale ambito. Nel terzo capitolo si studia una conseguenza ancora più particolare delle variazioni del salario minimo, ovvero il loro effetto sul prezzo degli affitti. L'affitto rappresenta una delle principali voci di spesa per i lavoratori a basso reddito e dunque se questo aumentasse in risposta all'aumento del salario minimo in maniera più che proporzionale vanificherebbe l'efficacia della misura.
salario minimo
modello di spatial
relazione tra costo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/44481