La carenza di materie prime e l’aumento della richiesta globale rende necessaria la ricerca di nuove fonti in grado di ottemperare alla fornitura delle stesse. Non possiamo più contare esclusivamente sulle risorse naturali, ma nell’ottica di un mondo più sostenibile, è necessario spostare l’attenzione verso i rifiuti da guardare sotto una nuova ottica ovvero come fonte di materiale utilizzabile e commerciabile. Scopo di questa tesi è porre l’attenzione sulla criticità di risorse ora diffusamente utilizzate quali le terre rare, in particolare di ittrio, e presentare un metodo possibile di recupero partendo dalle lampade a fluorescenza esauste. Viene inoltre presentato un sistema di valutazione semiquantitativa, attraverso l’utilizzo del microscopio elettronico a scansione ambientale (ESEM), che permette di controllare la presenza dei lantanidi nel campione di studio lungo il processo di recupero. Studiare e trovare dei metodi efficaci per recuperare le terre rare è di estrema importanza poiché, sebbene siano ampiamente presenti nelle riserve minerarie, hanno una disponibilità effettiva alquanto limitata a causa di difficoltà nell’estrazione, del monopolio cinese e in particolare per la continua crescita della loro domanda.
Recupero di ittrio da polveri di lampade fluorescenti esauste.
BERTO, ANNA
2022/2023
Abstract
La carenza di materie prime e l’aumento della richiesta globale rende necessaria la ricerca di nuove fonti in grado di ottemperare alla fornitura delle stesse. Non possiamo più contare esclusivamente sulle risorse naturali, ma nell’ottica di un mondo più sostenibile, è necessario spostare l’attenzione verso i rifiuti da guardare sotto una nuova ottica ovvero come fonte di materiale utilizzabile e commerciabile. Scopo di questa tesi è porre l’attenzione sulla criticità di risorse ora diffusamente utilizzate quali le terre rare, in particolare di ittrio, e presentare un metodo possibile di recupero partendo dalle lampade a fluorescenza esauste. Viene inoltre presentato un sistema di valutazione semiquantitativa, attraverso l’utilizzo del microscopio elettronico a scansione ambientale (ESEM), che permette di controllare la presenza dei lantanidi nel campione di studio lungo il processo di recupero. Studiare e trovare dei metodi efficaci per recuperare le terre rare è di estrema importanza poiché, sebbene siano ampiamente presenti nelle riserve minerarie, hanno una disponibilità effettiva alquanto limitata a causa di difficoltà nell’estrazione, del monopolio cinese e in particolare per la continua crescita della loro domanda.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/44542