Ondate di calore, notti tropicali e hot days a Padova: analisi meteo-climatica di eventi estremi e scenari di adattamento

Il continente europeo ed in particolare la regione mediterranea sono considerati un importante hotspot di eventi meteorologici estremi come le ondate di calore. Gli ultimi rapporti dell’IPCC (AR6, 2021,2022) e numerosi studi scientifici confermano che l’aumento in frequenza e magnitudo degli eventi meteorologici estremi sia una delle conseguenze dei cambiamenti climatici, con impatti su scala regionale e locale. Le ondate di calore possono avere un importante impatto sul territorio, soprattutto in contesti fortemente antropizzati ove amplificano il fenomeno delle cosiddette isole di calore urbano. Gli obiettivi del presente lavoro intendono identificare, quantificare e rappresentare, nei mesi estivi del 2022, eventi microclimatici estremi legati alla temperatura (ondate di calore, notti tropicali e hot days) ed eventuali differenze nelle dinamiche termiche in due aree della città di Padova. Ai fini delle analisi sono stati utilizzati i dati di due stazioni meteorologiche della rete MeteoNetwork, collocate in due distinti contesti urbani (quartieri Portello e Basso Isonzo), ed una di riferimento a Legnaro (stazione Arpav). I risultati delle analisi mostrano che, dal 1 giugno al 31 agosto, il numero di notti tropicali è stato di 76 per la stazione Portello e 23 per Terre del fiume (Basso Isonzo), mentre quello di hot days è stato di 70 e 82 rispettivamente. La stazione mediamente più calda è risultata Portello (+1,2 °C su Terre del fiume). Secondo le recenti analisi prodotte dal Copernicus Climate Change Service, l’estate del 2022 è stata, a scala europea, la più calda “on record”, con ondate di calore che hanno impattato sulle infrastrutture urbane e sulla salute pubblica di diverse città metropolitane. Le analisi del presente studio mostrano che la città di Padova nel 2022 è stata particolarmente esposta, per frequenza e severità, ad eventi meteo-climatici estremi derivanti dalle alte temperature, anche a causa della probabile presenza del fenomeno di isola di calore urbana. Tuttavia il contributo – e l’eventuale implementazione - di infrastrutture verdi e blu, come parchi pubblici con formazioni arboree e corridoi fluviali, possono mitigare gli impatti ed adattare le infrastrutture urbane al clima che cambia.