Sport e disabilità: uno sguardo che riscatta. Una ricerca empirica sull’esperienza del Baseball Per Ciechi in una squadra rodigina

The itinerary proposed in this paper allows you to make a journey into the "world of disability", addressing the issue of sport for athletes with disabilities. Passing the life of a person with disabilities in sport, but above all thinking about a "special" athlete affects the social imagination. For this reason, the aim of the research was to look at sport as an unprecedented and further opportunity to relaunch the and for the person with disabilities, as an athlete. The question that this thesis has sought to answer is defined in these terms: whether and how sport is able to fit into the wider project of life of athletes with disabilities by offering an opportunity to feed the staff capability set? Observing disability in a perspective of change, reciprocity and inclusion, the aim was to highlight and enhance the growth path of the athlete as a person, able to flourish their aspirations and ability to self-determination, beyond the stumbling blocks. After having problematized the social and symbolic representation of disability and having documented the experience of sport in disability, we have entered into the heart of the proposal through a qualitative research. The field experience, in its exploratory essence, saw as main interlocutors the nine athletes of the Baseball team For Blind in Rovigo who, through a semi-structured interview, were able to retrace their biography and experience, telling of achievements, not only in sports but also in life. The collected testimonies narrated how sport has allowed (re)to find themselves alive, capable and free not to feel "people with disabilities".

L’itinerario proposto nel presente elaborato permette di fare un viaggio nel “mondo della disabilità”, affrontando la questione dello sport per gli atleti con disabilità. Far transitare la vita di una persona con disabilità nello sport, ma soprattutto pensare ad un atleta “speciale” incide sull’immaginario sociale. Per questo motivo, l’intento della ricerca è stato quello di guardare allo sport come un’inedita e ulteriore occasione di rilancio della e per la persona con disabilità, in quanto atleta. L’interrogativo a cui questa tesi ha cercato di rispondere si definisce in questi termini: se e come lo sport è in grado di inserirsi nel più ampio progetto di vita degli atleti con disabilità offrendo un’occasione per alimentare il personale capability set? Osservando la disabilità in un’ottica di cambiamento, reciprocità e inclusione, la finalità è stata quella di mettere in luce e di valorizzare il percorso di crescita dell’atleta in quanto persona, in grado di far fiorire le proprie aspirazioni e capacità di autodeterminarsi, oltre gli inciampi. Dopo aver problematizzato la rappresentazione, sociale e simbolica, della disabilità e aver documentato l’esperienza dello sport nella disabilità, si è entrati nel vivo della proposta mediante una ricerca qualitativa. L’esperienza sul campo, nella sua essenza esplorativa, ha visto come interlocutori principali i nove atleti della squadra di Baseball Per Ciechi di Rovigo che, attraverso un’intervista semi-strutturata, hanno potuto ripercorrere la propria biografia ed esperienza, raccontando di traguardi raggiunti, non solo nello sport ma anche nella vita. Le testimonianze raccolte hanno narrato di come lo sport abbia permesso di (ri)scoprirsi vivi, capaci e liberi di non sentirsi “persone con disabilità”.