Con il termine “disabilità” si intende la «condizione di coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri»¹, definizione che include perciò anche la sindrome dello spettro autistico, oggetto di studio del presente elaborato. Nello scenario socioculturale contemporaneo, tale tematica ha riflessi particolarmente complessi e gravi, nella misura in cui spesso la condizione di disabilità determina la stigmatizzazione del soggetto, che può essere trattato diversamente a causa della stessa, isolato rispetto al contesto sociale di appartenenza o, ancora, essere vittima di discriminazioni; fattori questi che, se presenti, indubbiamente influenzano negativamente la condizione psicofisica già compromessa della persona. Queste persone tuttavia possono condurre una vita pressoché normale, realizzandosi in quegli ambiti che gli standard sociali reputano importanti, quali il lavoro e la famiglia. “Un passo oltre”, espressione impiegata nel titolo della tesi, si riferisce proprio all’intenzione di affrontare la condizione di disabilità, accompagnando e supportando adeguatamente la persona mediante interventi educativi specifici finalizzati al miglioramento delle abilità individuali. L’elaborato prende quindi le mosse da tali premesse, con l’obiettivo di analizzare i vari interventi che, nel corso dei decenni, sono stati messi a punto per sostenere le persone con disturbo autistico. Nel primo capitolo vengono presentati i disturbi pervasivi dello sviluppo, categoria all’interno della quale si colloca la sindrome dello spettro autistico. A tale riguardo, vengono proposte tre diverse dimensioni della sindrome oggetto di studio, ovvero teorico, sintomatologico e diagnostico riferito sia ai sintomi caratteristici dello spettro autistico e sia ai criteri che ne contribuiscono alla diagnosi. Il secondo capitolo, invece, affronta i principali metodi di intervento relativamente allo sviluppo dell’apprendimento, della comunicazione e del linguaggio, tra cui è possibile annoverare il Treatment and Education of Autistic and related Communication Handicapped Children (TEACCH), la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e, infine, l’Early Start Denver Model (EASM). Il terzo capitolo infine è focalizzato all’indagine della metodologia comportamentale ABA, acronimo di Applied Behavioral Analysis, con un particolare approfondimento concernente al ruolo che l’educazione scolastica ricopre nel sostegno e nella riabilitazione delle persone con spettro autistico. ¹Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (2023), La convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, in https://www.esteri.it/mae/resource/doc/2016/07/c_01_convenzione_onu_ita.pdf
Un passo oltre: opportunità educative nel disturbo dello spettro autistico
PESCE, GIANLUCA
2022/2023
Abstract
Con il termine “disabilità” si intende la «condizione di coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri»¹, definizione che include perciò anche la sindrome dello spettro autistico, oggetto di studio del presente elaborato. Nello scenario socioculturale contemporaneo, tale tematica ha riflessi particolarmente complessi e gravi, nella misura in cui spesso la condizione di disabilità determina la stigmatizzazione del soggetto, che può essere trattato diversamente a causa della stessa, isolato rispetto al contesto sociale di appartenenza o, ancora, essere vittima di discriminazioni; fattori questi che, se presenti, indubbiamente influenzano negativamente la condizione psicofisica già compromessa della persona. Queste persone tuttavia possono condurre una vita pressoché normale, realizzandosi in quegli ambiti che gli standard sociali reputano importanti, quali il lavoro e la famiglia. “Un passo oltre”, espressione impiegata nel titolo della tesi, si riferisce proprio all’intenzione di affrontare la condizione di disabilità, accompagnando e supportando adeguatamente la persona mediante interventi educativi specifici finalizzati al miglioramento delle abilità individuali. L’elaborato prende quindi le mosse da tali premesse, con l’obiettivo di analizzare i vari interventi che, nel corso dei decenni, sono stati messi a punto per sostenere le persone con disturbo autistico. Nel primo capitolo vengono presentati i disturbi pervasivi dello sviluppo, categoria all’interno della quale si colloca la sindrome dello spettro autistico. A tale riguardo, vengono proposte tre diverse dimensioni della sindrome oggetto di studio, ovvero teorico, sintomatologico e diagnostico riferito sia ai sintomi caratteristici dello spettro autistico e sia ai criteri che ne contribuiscono alla diagnosi. Il secondo capitolo, invece, affronta i principali metodi di intervento relativamente allo sviluppo dell’apprendimento, della comunicazione e del linguaggio, tra cui è possibile annoverare il Treatment and Education of Autistic and related Communication Handicapped Children (TEACCH), la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e, infine, l’Early Start Denver Model (EASM). Il terzo capitolo infine è focalizzato all’indagine della metodologia comportamentale ABA, acronimo di Applied Behavioral Analysis, con un particolare approfondimento concernente al ruolo che l’educazione scolastica ricopre nel sostegno e nella riabilitazione delle persone con spettro autistico. ¹Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (2023), La convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, in https://www.esteri.it/mae/resource/doc/2016/07/c_01_convenzione_onu_ita.pdfFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/45028