Il mio elaborato intitolato “La comunità residenziale come sanatrice di giovani traumi” è il frutto della mia esperienza come tirocinante presso una comunità residenziale che volge la sua mission verso bambini, adolescenti e altri nuclei familiari quali madri con i propri figli in situazioni di disagio. Il mio desiderio era quello di testare le mie capacità in un contesto adolescenziale, pertanto, ho trascorso tre mesi affiancando gli educatori in una casa residenziale con un target di minori la quale età era compresa tra i 13 e i 17 anni. La cosa che ha destato in me maggior interesse in questo percorso è stato poter vivere in prima persona i vissuti dei ragazzi attraverso i loro racconti e vedere come la rete delle persone attorno a loro si sia attivata professionalmente con lo scopo di creare un clima favorevole e protettivo. I trascorsi di vita degli utenti del Villaggio SOS di Vicenza sono spesso esperienze tracciate da sofferenza, ed in virtù di questo, ho deciso di sviluppare un elaborato sul trauma iniziale subito dal minore, e da un eventuale successivo progresso di benessere conseguito da un supporto professionale d’équipe. In seguito ad una presentazione della struttura e al suo funzionamento, mi dedicherò ad un’analisi critica sviluppando il mio punto di vista su come la comunità residenziale dove ho operato ha apportato e garantito nel lungo termine, un grado maggiore di benessere ai minori, rafforzando ove possibile, l’empowerment individuale di ciascun ospite attraverso interventi personalizzati. Trattandosi di un argomento delicato, quale il concetto di trauma, che introdurrò a tempo debito, è opportuno sottolineare come nel titolo io abbia osato nel “raffigurare” un percorso di crescita che parte da una sofferenza iniziale fino ad uno sviluppo personale completo. Il mio intento è quello di far cogliere, a chi ha pregiudizi sulla crescita del minore lontano dal nucleo biologico famigliare, che sono presenti nel territorio strutture adatte e strutturate proprio per soccorrere al bisogno di persone richiedenti aiuto. In fase conclusiva, inoltre, mi avvallerò di una linea educativa chiamatasi “progetto educativo individualizzato” per fornire indicazioni concrete ed esaustive sugli strumenti che l’équipe utilizza per raggiungere condizioni di miglioramento e progressione rispetto agli stadi iniziali degli ospiti.

COMUNITÀ RESIDENZIALE: DAL TRAUMA ALL’EMPOWERMENT INDIVIDUALE

PRETTO, SARA
2022/2023

Abstract

Il mio elaborato intitolato “La comunità residenziale come sanatrice di giovani traumi” è il frutto della mia esperienza come tirocinante presso una comunità residenziale che volge la sua mission verso bambini, adolescenti e altri nuclei familiari quali madri con i propri figli in situazioni di disagio. Il mio desiderio era quello di testare le mie capacità in un contesto adolescenziale, pertanto, ho trascorso tre mesi affiancando gli educatori in una casa residenziale con un target di minori la quale età era compresa tra i 13 e i 17 anni. La cosa che ha destato in me maggior interesse in questo percorso è stato poter vivere in prima persona i vissuti dei ragazzi attraverso i loro racconti e vedere come la rete delle persone attorno a loro si sia attivata professionalmente con lo scopo di creare un clima favorevole e protettivo. I trascorsi di vita degli utenti del Villaggio SOS di Vicenza sono spesso esperienze tracciate da sofferenza, ed in virtù di questo, ho deciso di sviluppare un elaborato sul trauma iniziale subito dal minore, e da un eventuale successivo progresso di benessere conseguito da un supporto professionale d’équipe. In seguito ad una presentazione della struttura e al suo funzionamento, mi dedicherò ad un’analisi critica sviluppando il mio punto di vista su come la comunità residenziale dove ho operato ha apportato e garantito nel lungo termine, un grado maggiore di benessere ai minori, rafforzando ove possibile, l’empowerment individuale di ciascun ospite attraverso interventi personalizzati. Trattandosi di un argomento delicato, quale il concetto di trauma, che introdurrò a tempo debito, è opportuno sottolineare come nel titolo io abbia osato nel “raffigurare” un percorso di crescita che parte da una sofferenza iniziale fino ad uno sviluppo personale completo. Il mio intento è quello di far cogliere, a chi ha pregiudizi sulla crescita del minore lontano dal nucleo biologico famigliare, che sono presenti nel territorio strutture adatte e strutturate proprio per soccorrere al bisogno di persone richiedenti aiuto. In fase conclusiva, inoltre, mi avvallerò di una linea educativa chiamatasi “progetto educativo individualizzato” per fornire indicazioni concrete ed esaustive sugli strumenti che l’équipe utilizza per raggiungere condizioni di miglioramento e progressione rispetto agli stadi iniziali degli ospiti.
2022
RESIDENTIAL COMMUNITY: FROM TRAUMA TO INDIVIDUAL EMPOWERMENT
TRAUMA
EMPOWERMENT
P.E.I.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/45029