Il presente elaborato si pone l’obiettivo di fornire al lettore un approfondimento in merito alla discrezionalità della pubblica amministrazione nei provvedimenti di concessione della cittadinanza per naturalizzazione. Nel capitolo I verrà quindi illustrato come il concetto di cittadinanza sia mutevole, a seconda del contesto culturale e del momento storico in cui ci si pone. L’esame della legislazione italiana in materia di cittadinanza ha come obiettivo quello di riflettere sui cambiamenti apportati dal legislatore nel corso degli anni e consentirà di dimostrare come l’attuale disciplina sulla cittadinanza si riveli inadatta rispetto alle esigenze sociali del tempo. Il capitolo II si concentra sulla concessione della cittadinanza per naturalizzazione ex art. 9, comma 1, della legge n. 91/1992, individuando dapprima la posizione giuridica in capo al richiedente, passando poi ad illustrare i vari requisiti che il richiedente deve dimostrare di possedere per poter presentare la domanda e la procedura di introduzione dell’istanza. Dopodiché verrà analizzato il profilo attinente alla pubblica amministrazione, il potere discrezionale e la natura dell’atto di concessione della cittadinanza che, come si avrà modo di vedere, è qualificato come “atto di alta discriminazione”. Nel prosieguo della tesi, al capitolo III, si esporranno i casi in cui l’istanza di cittadinanza viene dichiarata inammissibile ovvero viene rigettata. Tale illustrazione sarà effettuata attraverso la disamina delle sentenze del T.A.R. e del Consiglio di Stato, che consentono di indicare le motivazioni per le quali in linea tendenziale l’amministrazione decide di rigettare la domanda. Infine, nel capitolo IV si esamineranno i mezzi di tutela giurisdizionale a disposizione del richiedente, che consentono di impugnare il provvedimento di segno negativo. Si passerà poi ad evidenziare come il sindacato del giudice amministrativo sul provvedimento adottato dall’amministrazione sia un sindacato estrinseco e formale, che non può entrare nel merito della scelta discrezionale effettuata dall’amministrazione, ma che deve limitarsi ad evidenziarne i vizi di legittimità, individuabili nelle figure sintomatiche dell’eccesso di potere.

La discrezionalità della Pubblica Amministrazione nei provvedimenti di concessione della cittadinanza per naturalizzazione e il sindacato giurisdizionale

BARBIERO, GRETA
2022/2023

Abstract

Il presente elaborato si pone l’obiettivo di fornire al lettore un approfondimento in merito alla discrezionalità della pubblica amministrazione nei provvedimenti di concessione della cittadinanza per naturalizzazione. Nel capitolo I verrà quindi illustrato come il concetto di cittadinanza sia mutevole, a seconda del contesto culturale e del momento storico in cui ci si pone. L’esame della legislazione italiana in materia di cittadinanza ha come obiettivo quello di riflettere sui cambiamenti apportati dal legislatore nel corso degli anni e consentirà di dimostrare come l’attuale disciplina sulla cittadinanza si riveli inadatta rispetto alle esigenze sociali del tempo. Il capitolo II si concentra sulla concessione della cittadinanza per naturalizzazione ex art. 9, comma 1, della legge n. 91/1992, individuando dapprima la posizione giuridica in capo al richiedente, passando poi ad illustrare i vari requisiti che il richiedente deve dimostrare di possedere per poter presentare la domanda e la procedura di introduzione dell’istanza. Dopodiché verrà analizzato il profilo attinente alla pubblica amministrazione, il potere discrezionale e la natura dell’atto di concessione della cittadinanza che, come si avrà modo di vedere, è qualificato come “atto di alta discriminazione”. Nel prosieguo della tesi, al capitolo III, si esporranno i casi in cui l’istanza di cittadinanza viene dichiarata inammissibile ovvero viene rigettata. Tale illustrazione sarà effettuata attraverso la disamina delle sentenze del T.A.R. e del Consiglio di Stato, che consentono di indicare le motivazioni per le quali in linea tendenziale l’amministrazione decide di rigettare la domanda. Infine, nel capitolo IV si esamineranno i mezzi di tutela giurisdizionale a disposizione del richiedente, che consentono di impugnare il provvedimento di segno negativo. Si passerà poi ad evidenziare come il sindacato del giudice amministrativo sul provvedimento adottato dall’amministrazione sia un sindacato estrinseco e formale, che non può entrare nel merito della scelta discrezionale effettuata dall’amministrazione, ma che deve limitarsi ad evidenziarne i vizi di legittimità, individuabili nelle figure sintomatiche dell’eccesso di potere.
2022
The discretion of the Public Administration in granting the citizenship by naturalization and the judicial review
Cittadinanza
Discrezionalità
Alta amministrazione
Sindacato estrinseco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/45038