L’obiettivo di questo lavoro è quello di proporre una riflessione in merito all’insegnamento della Shoah alla scuola primaria, attraverso una proposta didattica inerente alle leggi razziali in ambito scolastico. Partendo dall’analisi delle leggi razziali scolastiche del 1938 e delle successive circolari inerenti all’espulsione degli ebrei da scuola, verranno individuate in maniera generale le risposte delle comunità ebraiche a tali provvedimenti, consci dell’impossibilità nel delineare una loro linea comune di azione. L’analisi legislativa si focalizza principalmente sugli anni 1938-1940, periodo in cui vennero emanati molti decreti in ambito scolastico. Dopo l’8 settembre 1943 l’Italia si trovò ad essere occupata da nord fino a Roma dai tedeschi, mentre il resto della penisola era governata dagli americani. Le sorti degli ebrei furono quindi differenti e, di conseguenza, è impossibile definire un vissuto comune per l’infanzia, fino al 1945, anno in cui terminò la guerra e tutti i bambini ebrei poterono ritornare a frequentare la scuola pubblica. I provvedimenti scolastici verranno poi visti “con gli occhi di bambini”, attraverso alcune testimonianze di coloro che negli anni 1938/1945 erano dei bambini/ragazzi. Si passa quindi all’analisi relativa all’insegnamento della Shoah alla scuola primaria, iniziando dai riferimenti normativi che hanno istituito la Giornata della Memoria, il 27 gennaio, per poi passare al come poter insegnare tale argomento e cosa poter proporre alla scuola primaria. Nelle riflessioni viene, inoltre, presa in considerazione l’importanza del ruolo del docente. Tutte le argomentazioni e le ipotesi presentate si basano su fondamenti teorici. In tale prospettiva si ritiene possibile presentare codesto tema agli alunni della scuola primaria mediante una proposta di un percorso didattico inerente al periodo delle leggi razziali in ambito scolastico, seguendo, quindi, il 1938 attraverso la vita dei bambini. Lo scopo è quello di rendere accessibile un tema molto delicato e vasto agli studenti e che un argomento così complesso può e deve essere insegnato, tenendo sempre, però, in considerazione la loro età.
Didattica della Shoah e leggi razziali scolastiche in Italia. Una proposta di laboratorio per la scuola primaria.
PACCAGNELLA, DANIELA
2022/2023
Abstract
L’obiettivo di questo lavoro è quello di proporre una riflessione in merito all’insegnamento della Shoah alla scuola primaria, attraverso una proposta didattica inerente alle leggi razziali in ambito scolastico. Partendo dall’analisi delle leggi razziali scolastiche del 1938 e delle successive circolari inerenti all’espulsione degli ebrei da scuola, verranno individuate in maniera generale le risposte delle comunità ebraiche a tali provvedimenti, consci dell’impossibilità nel delineare una loro linea comune di azione. L’analisi legislativa si focalizza principalmente sugli anni 1938-1940, periodo in cui vennero emanati molti decreti in ambito scolastico. Dopo l’8 settembre 1943 l’Italia si trovò ad essere occupata da nord fino a Roma dai tedeschi, mentre il resto della penisola era governata dagli americani. Le sorti degli ebrei furono quindi differenti e, di conseguenza, è impossibile definire un vissuto comune per l’infanzia, fino al 1945, anno in cui terminò la guerra e tutti i bambini ebrei poterono ritornare a frequentare la scuola pubblica. I provvedimenti scolastici verranno poi visti “con gli occhi di bambini”, attraverso alcune testimonianze di coloro che negli anni 1938/1945 erano dei bambini/ragazzi. Si passa quindi all’analisi relativa all’insegnamento della Shoah alla scuola primaria, iniziando dai riferimenti normativi che hanno istituito la Giornata della Memoria, il 27 gennaio, per poi passare al come poter insegnare tale argomento e cosa poter proporre alla scuola primaria. Nelle riflessioni viene, inoltre, presa in considerazione l’importanza del ruolo del docente. Tutte le argomentazioni e le ipotesi presentate si basano su fondamenti teorici. In tale prospettiva si ritiene possibile presentare codesto tema agli alunni della scuola primaria mediante una proposta di un percorso didattico inerente al periodo delle leggi razziali in ambito scolastico, seguendo, quindi, il 1938 attraverso la vita dei bambini. Lo scopo è quello di rendere accessibile un tema molto delicato e vasto agli studenti e che un argomento così complesso può e deve essere insegnato, tenendo sempre, però, in considerazione la loro età.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/45085