KEY WORDS: Caregiver (colui che presta assistenza), burden (stress legato all’assistenza), colecteral cancer (cancro del colon retto), Zarit Burden Interview. INTRODUZIONE: Avendo svolto una parte del mio percorso nell’Unità Operativa di Chirurgia, in modo particolare all’interno dell’Ambulatorio Stomizzati ho avuto la possibilità di valutare attraverso la scala Zarit Burden Interview (ZBI) il carico assistenziale che il familiare subiva seguendo il suo caro all’interno del percorso di cure dell’ambulatorio. Il caregiver, ossia il familiare di riferimento, in questo percorso è molto importate; infatti, occupa un ruolo di supporto e vicinanza nell’esperienza di malattia del paziente ed il più delle volte è proprio il familiare che inizia a gestire la stomia almeno per i primi tempi finché il proprio caro non riesce a prendere consapevolezza della malattia. Questo tipo di personalizzazione delle cure dipende appunto dal tipo di caregiver e dal tipo di paziente che si hanno davanti: non tutti i familiari spronano sempre nella maniera giusta il proprio paziente, il sostegno che offrono questi ambulatori, quindi, non è solamente pratico, ossia trovare il presidio più adatto da applicare, bensì anche un supporto di interazione tra l’infermiere, il caregiver e il paziente. La finalità è infatti quella di riuscire a far raggiugere il maggior grado di autonomia nella gestione ma allo stesso tempo mantenere alta la qualità di vita dell’assistito nonostante sia consapevole della sua malattia. METODI: Prendendo in analisi un caso clinico reale e somministrando la ZBI il primo giorno di ricevimento all’interno dell’ambulatorio e durante l’ultima visita, si è potuto constatare una diminuzione del burden da parte del caregiver, questo grazie all’ascolto attivo ricevuto e anche tramite una maggior autonomia della paziente. Il tutto è stato messo a confronto con articoli scientifici ricercati nelle banche dati. RISULTATI: Si è notato dalle fonti della letteratura che il burden può dipendere da molti fattori che influiscono positivamente o negativamente sul carico assistenziale. È importante, infatti, oltre che il familiare sia adeguatamente istruito dall’équipe sanitaria, anche una buona comunicazione tra gli operatori sanitari, il caregiver e il paziente, per far in modo di ridurre i livelli di burden, al contrario se si risulta essere un caregiver resiliente e con scarsa autocura questi livelli oscilleranno verso l’alto. CONCLUSIONI: In conclusione è apparso, anche grazie alla diminuzione dei punteggi della ZBI compilata dal familiare del caso clinico in analisi, il percorso svolto dall’Ambulatorio Stomizzati ha portato i suoi frutti, grazie ad un’ adeguata formazione del familiare e del paziente, ad un ascolto attivo da parte dell’équipe ma soprattutto grazie alla gestione dell’autocura e ad una maggior presa di conoscenza della malattia da parte della coppia; la quale è riuscita a terminare il percorso aspirando alla miglior qualità di vita possibile.

Gestione del burden nell'educazione allo stomacare

FERRETTI, SILVIA
2021/2022

Abstract

KEY WORDS: Caregiver (colui che presta assistenza), burden (stress legato all’assistenza), colecteral cancer (cancro del colon retto), Zarit Burden Interview. INTRODUZIONE: Avendo svolto una parte del mio percorso nell’Unità Operativa di Chirurgia, in modo particolare all’interno dell’Ambulatorio Stomizzati ho avuto la possibilità di valutare attraverso la scala Zarit Burden Interview (ZBI) il carico assistenziale che il familiare subiva seguendo il suo caro all’interno del percorso di cure dell’ambulatorio. Il caregiver, ossia il familiare di riferimento, in questo percorso è molto importate; infatti, occupa un ruolo di supporto e vicinanza nell’esperienza di malattia del paziente ed il più delle volte è proprio il familiare che inizia a gestire la stomia almeno per i primi tempi finché il proprio caro non riesce a prendere consapevolezza della malattia. Questo tipo di personalizzazione delle cure dipende appunto dal tipo di caregiver e dal tipo di paziente che si hanno davanti: non tutti i familiari spronano sempre nella maniera giusta il proprio paziente, il sostegno che offrono questi ambulatori, quindi, non è solamente pratico, ossia trovare il presidio più adatto da applicare, bensì anche un supporto di interazione tra l’infermiere, il caregiver e il paziente. La finalità è infatti quella di riuscire a far raggiugere il maggior grado di autonomia nella gestione ma allo stesso tempo mantenere alta la qualità di vita dell’assistito nonostante sia consapevole della sua malattia. METODI: Prendendo in analisi un caso clinico reale e somministrando la ZBI il primo giorno di ricevimento all’interno dell’ambulatorio e durante l’ultima visita, si è potuto constatare una diminuzione del burden da parte del caregiver, questo grazie all’ascolto attivo ricevuto e anche tramite una maggior autonomia della paziente. Il tutto è stato messo a confronto con articoli scientifici ricercati nelle banche dati. RISULTATI: Si è notato dalle fonti della letteratura che il burden può dipendere da molti fattori che influiscono positivamente o negativamente sul carico assistenziale. È importante, infatti, oltre che il familiare sia adeguatamente istruito dall’équipe sanitaria, anche una buona comunicazione tra gli operatori sanitari, il caregiver e il paziente, per far in modo di ridurre i livelli di burden, al contrario se si risulta essere un caregiver resiliente e con scarsa autocura questi livelli oscilleranno verso l’alto. CONCLUSIONI: In conclusione è apparso, anche grazie alla diminuzione dei punteggi della ZBI compilata dal familiare del caso clinico in analisi, il percorso svolto dall’Ambulatorio Stomizzati ha portato i suoi frutti, grazie ad un’ adeguata formazione del familiare e del paziente, ad un ascolto attivo da parte dell’équipe ma soprattutto grazie alla gestione dell’autocura e ad una maggior presa di conoscenza della malattia da parte della coppia; la quale è riuscita a terminare il percorso aspirando alla miglior qualità di vita possibile.
2021
Burden managment in stomacare education
burden
zarit interview
stomacare
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/45109