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Introduzione: Con il progredire della scienza vi è stato un aumento delle guarigioni di bambini affetti da tumori e da malattie ematologiche ma, nonostante ciò, il tasso di mortalità rimane comunque elevato. Le cure palliative pediatriche (CPP) mirano al miglioramento delle qualità di vita e vengono erogate da professionisti che devono avere una visione olistica del bambino. La diagnosi di tumore onco-ematologico può essere fonte di stress e angoscia per il bambino e la sua famiglia. Per questo vi è la necessità di una figura professionale che li accompagni e li sostenga in questo percorso di sofferenza. Anche nelle CPP l’infermiere può avere un ruolo di primaria importanza sebbene la prestazione infermieristica nelle CPP sia un argomento poco approfondito nella quotidianità. L’obiettivo della tesi è identificare le competenze aggiuntive che l’infermiere deve possedere per erogare assistenza di qualità nelle CPP. Materiali e metodi: Sono stati presi in considerazione le seguenti banche dati: pubmed, google scholar, internet. Risultati: Impostando come limiti di ricerca gli articoli pubblicati negli ultimi dieci anni (2012-2022) con disponibilità free full text e presi in studio bambini di età compresa tra 6 e 12 anni sono stati individuati un totale di 107 articoli di cui 11 visionati e analizzati per la stesura dei risultati. Dalla lettura e l’analisi degli articoli presi in considerazione sono emersi diversi aspetti riguardanti le competenze aggiuntive che un infermiere che lavora nell’ambito delle CPP deve avere. Ponendo un confronto con altri vari paesi del mondo è emersa l’importanza dell’instaurarsi di una relazione in cui il professionista entri in contatto con il bambino affetto da patologia onco-ematologica e la corrispettiva famiglia per garantire le migliori cure possibili. È stato constatato che l’infermiere, sebbene sia una figura che opera in maniera autonoma, per sviluppare un buon piano assistenziale di CPP necessita di entrare in contatto con altre figure professionali (medici, psicologi, operatori sanitari…). Inoltre, sarebbe opportuno rivedere la gestione del turnover infermieristico. Sono stati trovati articoli che dimostrano il bisogno urgente di corsi di specializzazione nelle CPP e che per questa carenza, nel lavoro di tutti i giorni, l’infermiere si ritrova in momenti di sofferenza e sconforto. Sono state quindi trovate strategie alternative per far fronte al problema. Discussione e Conclusione: Dall’analisi della revisione di questa letteratura si può concludere che la figura dell’infermiere nelle CPP è indispensabile per il benessere del bambino onco ematologico e la sua famiglia. Nonostante ciò, però, è emerso che vi è ancora una forte carenza di figure infermieristiche specializzate nell’ambito delle CPP e questo potrebbe inficiare negativamente a livello prestazionale per il bambino. Per questo si spera per il futuro nell’avanzamento delle ricerche nello sviluppo di figure infermieristiche specializzate per portare avanti l’aumentare di strutture che eroghino le cure palliative pediatriche e perché nessun bambino malato venga escluso.

Il ruolo dell’infermiere nelle cure palliative nei pazienti pediatrici onco-ematologici: una revisione della letteratura

CESTARO, RACHELE
2021/2022

Abstract

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2021
The role of the nurse in palliative care in pediatric hematological cancer patients: a literature review
Introduzione: Con il progredire della scienza vi è stato un aumento delle guarigioni di bambini affetti da tumori e da malattie ematologiche ma, nonostante ciò, il tasso di mortalità rimane comunque elevato. Le cure palliative pediatriche (CPP) mirano al miglioramento delle qualità di vita e vengono erogate da professionisti che devono avere una visione olistica del bambino. La diagnosi di tumore onco-ematologico può essere fonte di stress e angoscia per il bambino e la sua famiglia. Per questo vi è la necessità di una figura professionale che li accompagni e li sostenga in questo percorso di sofferenza. Anche nelle CPP l’infermiere può avere un ruolo di primaria importanza sebbene la prestazione infermieristica nelle CPP sia un argomento poco approfondito nella quotidianità. L’obiettivo della tesi è identificare le competenze aggiuntive che l’infermiere deve possedere per erogare assistenza di qualità nelle CPP. Materiali e metodi: Sono stati presi in considerazione le seguenti banche dati: pubmed, google scholar, internet. Risultati: Impostando come limiti di ricerca gli articoli pubblicati negli ultimi dieci anni (2012-2022) con disponibilità free full text e presi in studio bambini di età compresa tra 6 e 12 anni sono stati individuati un totale di 107 articoli di cui 11 visionati e analizzati per la stesura dei risultati. Dalla lettura e l’analisi degli articoli presi in considerazione sono emersi diversi aspetti riguardanti le competenze aggiuntive che un infermiere che lavora nell’ambito delle CPP deve avere. Ponendo un confronto con altri vari paesi del mondo è emersa l’importanza dell’instaurarsi di una relazione in cui il professionista entri in contatto con il bambino affetto da patologia onco-ematologica e la corrispettiva famiglia per garantire le migliori cure possibili. È stato constatato che l’infermiere, sebbene sia una figura che opera in maniera autonoma, per sviluppare un buon piano assistenziale di CPP necessita di entrare in contatto con altre figure professionali (medici, psicologi, operatori sanitari…). Inoltre, sarebbe opportuno rivedere la gestione del turnover infermieristico. Sono stati trovati articoli che dimostrano il bisogno urgente di corsi di specializzazione nelle CPP e che per questa carenza, nel lavoro di tutti i giorni, l’infermiere si ritrova in momenti di sofferenza e sconforto. Sono state quindi trovate strategie alternative per far fronte al problema. Discussione e Conclusione: Dall’analisi della revisione di questa letteratura si può concludere che la figura dell’infermiere nelle CPP è indispensabile per il benessere del bambino onco ematologico e la sua famiglia. Nonostante ciò, però, è emerso che vi è ancora una forte carenza di figure infermieristiche specializzate nell’ambito delle CPP e questo potrebbe inficiare negativamente a livello prestazionale per il bambino. Per questo si spera per il futuro nell’avanzamento delle ricerche nello sviluppo di figure infermieristiche specializzate per portare avanti l’aumentare di strutture che eroghino le cure palliative pediatriche e perché nessun bambino malato venga escluso.
pediatric oncology
pediatric hematology
palliative care
role of the nurse
pediatric patient
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/45166