The project covered in the paper was conducted using the participatory action-research method of photovoice. The study was conducted in Corinth in collaboration with three NGOs, Vasilika Moon, One Bridge to Idomeni and Aletheia, and is an integral part of a larger project called GLOBE (WellbeinG, incLusiOn and BElonging). This aims to identify the most important personal, social and cultural factors involved in the psychosocial well-being of refugees and asylum seekers from different countries, with the aim of fostering good social integration and increasing the quality of interethnic relations within the host community. Specifically, the photovoice course, conducted with six young adult asylum seekers, aimed to investigate the issue of resilience among forced migrants living in refugee camps, enable participants to address the macro-issue freely through the tool of photography, and identify critical issues and resources in the context. The photographs taken by the participants were primarily focused, by the participants' own wishes, on the positive aspects of their daily lives, and resilience strategies emerged from the shots, attributable to community and individual factors in 82 percent of the photographs. The latter factors in the paper received more attention, as they were also considered crucial in relation to the age group of the participants, namely young adulthood. The research shows that the young adult participants have tended to face daily adversities with resilience. In addition, it emerges how the tool of photography is useful in working with vulnerable populations to stimulate critical dialogue, empowerment, and to give greater resonance to their voices.

Il progetto trattato nell'elaborato è stato condotto utilizzando il metodo di ricerca-azione partecipativa del photovoice. Lo studio è stato condotto a Corinto in collaborazione con tre ONG, Luna di Vasilika, One Bridge to Idomeni e Aletheia, ed è parte integrante di un progetto più ampio che prende il nome di GLOBE (WellbeinG, incLusiOn and BElonging). Questo mira ad identificare i fattori personali, sociali e culturali più importanti coinvolti nel benessere psicosociale di rifugiati e richiedenti asilo provenienti da diversi paesi, col fine di favorire una buona integrazione sociale e aumentare la qualità delle relazioni interetniche all'interno della comunità ospitante. Nello specifico il percorso di photovoice, condotto con sei giovani adulti richiedenti asilo, ha avuto come scopo quello di indagare il tema della resilienza tra i migranti forzati che vivono nei campi profughi, consentire ai partecipanti di affrontare il macro-tema in modo libero attraverso lo strumento della fotografia e identificare le criticità e le risorse del contesto. Le fotografie scattate dai partecipanti sono state incentrate principalmente, per volontà degli stessi, sugli aspetti positivi della loro vita quotidiana e dagli scatti sono emerse strategie di resilienza, riconducibili a fattori comunitari e individuali nell’82% delle fotografie. Questi ultimi fattori nell'elaborato hanno ricevuto una maggiore attenzione, poiché ritenuti fondamentali anche in relazione alla fascia di età dei partecipanti, ovvero quella della young adulthood. La ricerca dimostra che i giovani adulti partecipanti hanno tendono ad affacciare le avversità quotidiane con resilienza. Inoltre emerge come lo strumento della fotografia sia utile nel lavorare con popolazioni vulnerabili per stimolare un dialogo critico, empowerment e per dare un maggiore eco alle loro voci.

Promuovere il dialogo critico e la resilienza in giovani rifugiati e richiedenti asilo in Grecia: un progetto di Photovoice

BOTTONI, MATHILDA
2022/2023

Abstract

The project covered in the paper was conducted using the participatory action-research method of photovoice. The study was conducted in Corinth in collaboration with three NGOs, Vasilika Moon, One Bridge to Idomeni and Aletheia, and is an integral part of a larger project called GLOBE (WellbeinG, incLusiOn and BElonging). This aims to identify the most important personal, social and cultural factors involved in the psychosocial well-being of refugees and asylum seekers from different countries, with the aim of fostering good social integration and increasing the quality of interethnic relations within the host community. Specifically, the photovoice course, conducted with six young adult asylum seekers, aimed to investigate the issue of resilience among forced migrants living in refugee camps, enable participants to address the macro-issue freely through the tool of photography, and identify critical issues and resources in the context. The photographs taken by the participants were primarily focused, by the participants' own wishes, on the positive aspects of their daily lives, and resilience strategies emerged from the shots, attributable to community and individual factors in 82 percent of the photographs. The latter factors in the paper received more attention, as they were also considered crucial in relation to the age group of the participants, namely young adulthood. The research shows that the young adult participants have tended to face daily adversities with resilience. In addition, it emerges how the tool of photography is useful in working with vulnerable populations to stimulate critical dialogue, empowerment, and to give greater resonance to their voices.
2022
Promoting critical dialogue and resilience in young refugees and asylum seekers in Greece: a Photovoice project
Il progetto trattato nell'elaborato è stato condotto utilizzando il metodo di ricerca-azione partecipativa del photovoice. Lo studio è stato condotto a Corinto in collaborazione con tre ONG, Luna di Vasilika, One Bridge to Idomeni e Aletheia, ed è parte integrante di un progetto più ampio che prende il nome di GLOBE (WellbeinG, incLusiOn and BElonging). Questo mira ad identificare i fattori personali, sociali e culturali più importanti coinvolti nel benessere psicosociale di rifugiati e richiedenti asilo provenienti da diversi paesi, col fine di favorire una buona integrazione sociale e aumentare la qualità delle relazioni interetniche all'interno della comunità ospitante. Nello specifico il percorso di photovoice, condotto con sei giovani adulti richiedenti asilo, ha avuto come scopo quello di indagare il tema della resilienza tra i migranti forzati che vivono nei campi profughi, consentire ai partecipanti di affrontare il macro-tema in modo libero attraverso lo strumento della fotografia e identificare le criticità e le risorse del contesto. Le fotografie scattate dai partecipanti sono state incentrate principalmente, per volontà degli stessi, sugli aspetti positivi della loro vita quotidiana e dagli scatti sono emerse strategie di resilienza, riconducibili a fattori comunitari e individuali nell’82% delle fotografie. Questi ultimi fattori nell'elaborato hanno ricevuto una maggiore attenzione, poiché ritenuti fondamentali anche in relazione alla fascia di età dei partecipanti, ovvero quella della young adulthood. La ricerca dimostra che i giovani adulti partecipanti hanno tendono ad affacciare le avversità quotidiane con resilienza. Inoltre emerge come lo strumento della fotografia sia utile nel lavorare con popolazioni vulnerabili per stimolare un dialogo critico, empowerment e per dare un maggiore eco alle loro voci.
Photovoice
Resilienza
Rifugiati
Richiedenti asilo
Grecia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/45323