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Background: La violenza di genere è un problema dichiarato a livello globale, ma non tutti i carnefici sono altrettanto riconosciuti. Pensiero comune è il binomio “uomo carnefice – donna vittima”, rifiutando, dunque, la possibilità del male perpetrato da quest’ultima ed il bisogno sempre più forte di riconoscimento ed accoglienza del genere maschile maltrattato. Obiettivo: Questo scritto, vuole sensibilizzare i professionisti sanitari ad una corretta ed empatica presa in carico della vittima di abusi, aldilà del suo genere. Indaga dunque la violenza contro le donne e maggiormente contro gli uomini: tipologie, motivazioni, classificazione delle lesioni e ricerca di aiuto. Materiale e metodi: È stata effettuata una revisione della letteratura mediante l’utilizzo della banca dati biomedica Pubmed. Inoltre, sono state condotte interviste mirate a Centri Antiviolenza di accoglienza femminile (“Telefono Rosa”) e maschile (“Perseo”, “Oltre il genere”). Risultati: Gli uomini che denunciano trovano scarso supporto a livello istituzionale, sanitario e sociale: questo sfocia nello stallo in una situazione di abusi e maltrattamenti prolungati. È documentata una contenuta sensibilità di forze dell’ordine e sanitari, con comportamenti restii all’accoglienza delle vittime, con conseguenze negative per queste ultime quali isolamento, sentimenti di impotenza, che giungono, a volte, a pensieri di morte. L’analisi della letteratura e le interviste ai Centri Antiviolenza, smentiscono lo stereotipo di “uomo forte e invincibile”: sono anch’essi vittime di stalking, violenza sessuale, psicologica e fisica. Le motivazioni che spingono donne e uomini all’uso della violenza, spesso all’interno di una relazione, sono principalmente l’aggressività e la necessità di mantenere un controllo totale sull’altro. Conclusioni: Si conferma l’ipotesi che la “violenza non ha sesso”, includendo nella definizione di carnefice anche la donna. Anche quest’ultima ha agiti violenti in situazioni di maggior potere o nei confronti di un interlocutore in posizione di vulnerabilità. È fondamentale l’accettazione di questa realtà anche in ambito sanitario: la sua negazione, soprattutto a livello infermieristico, porta ad una errata o incompleta presa in carico dell’assistito ed il mancato esercizio di una importante funzione di supporto libero da giudizio, in linea ai principi deontologici professionali. Key Words: Gender, Violence, Woman, Man, Domestic violence victimisation, Ipv victimization, Help-seeking, Gender difference.

Violenza contro la persona: è ancora una questione di genere? Revisione della letteratura e indagine sul campo.

MARCHETTO, ELISANNA
2021/2022

Abstract

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2021
Violence against people: is it still a matter of gender? A literary review and field research.
Background: La violenza di genere è un problema dichiarato a livello globale, ma non tutti i carnefici sono altrettanto riconosciuti. Pensiero comune è il binomio “uomo carnefice – donna vittima”, rifiutando, dunque, la possibilità del male perpetrato da quest’ultima ed il bisogno sempre più forte di riconoscimento ed accoglienza del genere maschile maltrattato. Obiettivo: Questo scritto, vuole sensibilizzare i professionisti sanitari ad una corretta ed empatica presa in carico della vittima di abusi, aldilà del suo genere. Indaga dunque la violenza contro le donne e maggiormente contro gli uomini: tipologie, motivazioni, classificazione delle lesioni e ricerca di aiuto. Materiale e metodi: È stata effettuata una revisione della letteratura mediante l’utilizzo della banca dati biomedica Pubmed. Inoltre, sono state condotte interviste mirate a Centri Antiviolenza di accoglienza femminile (“Telefono Rosa”) e maschile (“Perseo”, “Oltre il genere”). Risultati: Gli uomini che denunciano trovano scarso supporto a livello istituzionale, sanitario e sociale: questo sfocia nello stallo in una situazione di abusi e maltrattamenti prolungati. È documentata una contenuta sensibilità di forze dell’ordine e sanitari, con comportamenti restii all’accoglienza delle vittime, con conseguenze negative per queste ultime quali isolamento, sentimenti di impotenza, che giungono, a volte, a pensieri di morte. L’analisi della letteratura e le interviste ai Centri Antiviolenza, smentiscono lo stereotipo di “uomo forte e invincibile”: sono anch’essi vittime di stalking, violenza sessuale, psicologica e fisica. Le motivazioni che spingono donne e uomini all’uso della violenza, spesso all’interno di una relazione, sono principalmente l’aggressività e la necessità di mantenere un controllo totale sull’altro. Conclusioni: Si conferma l’ipotesi che la “violenza non ha sesso”, includendo nella definizione di carnefice anche la donna. Anche quest’ultima ha agiti violenti in situazioni di maggior potere o nei confronti di un interlocutore in posizione di vulnerabilità. È fondamentale l’accettazione di questa realtà anche in ambito sanitario: la sua negazione, soprattutto a livello infermieristico, porta ad una errata o incompleta presa in carico dell’assistito ed il mancato esercizio di una importante funzione di supporto libero da giudizio, in linea ai principi deontologici professionali. Key Words: Gender, Violence, Woman, Man, Domestic violence victimisation, Ipv victimization, Help-seeking, Gender difference.
Violenza
Persona
Genere
Revisione articoli
Indagine
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/45364