Attualmente lo studio scientifico della percezione soggettiva del tempo ha assunto notevole importanza, sia considerando la centralità della struttura temporale degli eventi nella nostra percezione del mondo, che in relazione alla possibilità stessa di mantenere un adeguato livello di funzionamento individuale in una vasta gamma di attività quotidiane. Per questi motivi il processo di invecchiamento – sano e patologico – è divenuto di centrale interesse per lo studio della percezione del tempo, in funzione dei numerosi cambiamenti, neurali e cognitivi, che lo caratterizzano. In particolare, esistono evidenze, sia nell’invecchiamento che in specifiche popolazioni cliniche, a sostegno di una certa dissociabilità tra processi espliciti e impliciti di percezione del tempo. Mentre i compiti espliciti indagano quei giudizi di stima temporale formulati consapevolmente e deliberatamente dai partecipanti, i compiti impliciti richiedono, viceversa, un’elaborazione inconsapevole della dimensione temporale. Nell’invecchiamento si osserva un declino età-dipendente, oltre che legato ad un declino cognitivo più generalizzato, nella prestazione a compiti espliciti; al contrario tale declino non sembra interessare la prestazione a compiti impliciti. Nel complesso infatti si evidenzia una relativa stabilità nell’arco di vita, e indipendente dalla presenza di eventuali processi neuropatologici, nella percezione implicita, e cioè inconsapevole, del tempo. Il presente elaborato si è proposto così di studiare la percezione implicita del tempo in un campione di anziani (> 65 anni) sani e con deterioramento cognitivo di diverso tipo e grado. A questo scopo sono stati somministrati 3 diversi compiti computerizzati di tempo implicito: un compito di foreperiod, uno di orientamento temporale e uno di preparazione temporale in presenza di ritmo regolare e irregolare. Preliminarmente ai partecipanti è stato somministrato il MMSE al fine di definire il quadro cognitivo generale di ciascuno. Ogni partecipante è stato valutato in un’unica sessione individuale della durata di 90 minuti circa.
Percezione implicita del tempo in età avanzata: invecchiamento sano e patologico a confronto.
PICCOLO, LISA
2022/2023
Abstract
Attualmente lo studio scientifico della percezione soggettiva del tempo ha assunto notevole importanza, sia considerando la centralità della struttura temporale degli eventi nella nostra percezione del mondo, che in relazione alla possibilità stessa di mantenere un adeguato livello di funzionamento individuale in una vasta gamma di attività quotidiane. Per questi motivi il processo di invecchiamento – sano e patologico – è divenuto di centrale interesse per lo studio della percezione del tempo, in funzione dei numerosi cambiamenti, neurali e cognitivi, che lo caratterizzano. In particolare, esistono evidenze, sia nell’invecchiamento che in specifiche popolazioni cliniche, a sostegno di una certa dissociabilità tra processi espliciti e impliciti di percezione del tempo. Mentre i compiti espliciti indagano quei giudizi di stima temporale formulati consapevolmente e deliberatamente dai partecipanti, i compiti impliciti richiedono, viceversa, un’elaborazione inconsapevole della dimensione temporale. Nell’invecchiamento si osserva un declino età-dipendente, oltre che legato ad un declino cognitivo più generalizzato, nella prestazione a compiti espliciti; al contrario tale declino non sembra interessare la prestazione a compiti impliciti. Nel complesso infatti si evidenzia una relativa stabilità nell’arco di vita, e indipendente dalla presenza di eventuali processi neuropatologici, nella percezione implicita, e cioè inconsapevole, del tempo. Il presente elaborato si è proposto così di studiare la percezione implicita del tempo in un campione di anziani (> 65 anni) sani e con deterioramento cognitivo di diverso tipo e grado. A questo scopo sono stati somministrati 3 diversi compiti computerizzati di tempo implicito: un compito di foreperiod, uno di orientamento temporale e uno di preparazione temporale in presenza di ritmo regolare e irregolare. Preliminarmente ai partecipanti è stato somministrato il MMSE al fine di definire il quadro cognitivo generale di ciascuno. Ogni partecipante è stato valutato in un’unica sessione individuale della durata di 90 minuti circa.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/45394