L’impatto del progetto Finestre sugli adolescenti: ridurre i pregiudizi sull’immigrazione attraverso il contatto con i rifugiati

Il presente lavoro di ricerca si è posto l’obiettivo di valutare l’impatto del progetto “Finestre - Storie di rifugiati” su studenti frequentanti scuole secondarie di secondo grado di Padova e provincia. Lo scopo è stato quello di verificare quanto il contatto diretto con una persona che racconta la sua esperienza di migrazione forzata abbia modificato la percezione che i ragazzi hanno nei confronti dei rifugiati. Tale cambiamento è stato, inoltre, analizzato alla luce di tre variabili: frequentazione di un liceo o di un istituto, origine italiana o straniera e genere maschile o femminile. Il secondo obiettivo è stato quello di analizzare i punti di forza del progetto e di verificare la sovrapponibilità dei risultati con quelli ottenuti dalla valutazione di U-Change, progetto di sensibilizzazione sul tema della migrazione implementato a livello europeo. Per raggiungere tali obiettivi sono state somministrate 39 interviste a studenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni, volte ad analizzare l’acquisizione di nuove conoscenze, la percezione dei rifugiati, la capacità di pensiero critico, l’emotività, la componente relazionale, l’agency e la soddisfazione per il progetto. Attraverso l’analisi tematica delle interviste, è stato osservato che il progetto ha avuto un impatto positivo sui partecipanti, raggiungendo gli obiettivi di acquisizione di nuove conoscenze, promozione di pensiero critico e sviluppo di empatia. Pertanto, è stata confermata la teoria del contatto come strumento di assunzione della prospettiva dell’altro e di destrutturazione dei pregiudizi rispetto all’immigrazione. Inoltre, è stata confermata la quasi totale sovrapponibilità dei risultati con quelli ottenuti da U-Change, indice del fatto che la metodologia di trasmissione di informazioni attraverso una testimonianza ha un potere trasformativo e motiva i ragazzi nella direzione di una comunità più inclusiva.