La trattazione considera il pensiero presentato nelle opere di Vladimir Jankélévitch, in particolar modo “La Morte” (1966), per operare un’analisi della visione della morte, con un approfondimento sulla prospettiva individuale. Si procede poi con una valutazione di come lo sguardo disilluso e consapevole sulla finitudine possa incidere sulla considerazione della vita e della responsabilità personale, per concludere con delle considrazioni sulla possibile attualità del pensiero di Jankélévitch sul rapporto col morire e il ruolo dell'essere umano.
L'ora dell'assurdo. Una riflessione sul vivere di fronte alla finitudine dall'opera di Vladimir Jankélévitch.
CANATO, GIOIA
2022/2023
Abstract
La trattazione considera il pensiero presentato nelle opere di Vladimir Jankélévitch, in particolar modo “La Morte” (1966), per operare un’analisi della visione della morte, con un approfondimento sulla prospettiva individuale. Si procede poi con una valutazione di come lo sguardo disilluso e consapevole sulla finitudine possa incidere sulla considerazione della vita e della responsabilità personale, per concludere con delle considrazioni sulla possibile attualità del pensiero di Jankélévitch sul rapporto col morire e il ruolo dell'essere umano.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/45415