Il principale mezzo che il neonato ha per comunicare i propri bisogni è il pianto. Quest’ultimo può essere considerato uno stimolo particolarmente saliente, in grado di influenzare la reazione degli adulti innescando in loro un comportamento di vicinanza e cura nei confronti del bambino. Le differenze individuali nell’interpretazione del pianto infantile e nelle emozioni che esso suscita condizionano il tipo di comportamento utilizzato dall’adulto in risposta al bambino. Ad esempio, se il pianto suscita sentimenti di avversione, frustrazione, ansia o rabbia c’è un maggior rischio di mettere in atto comportamenti disfunzionali, aggressivi o di evitamento invece di risposte empatiche che sono maggiormente legate a sentimenti di tenerezza e compassione. La sensibilità e responsività al pianto infantile dipendono da diversi fattori, alcuni relativi al bambino, altri all’adulto; un esempio sono le esperienze di cura alloparentale, ovvero cure rivolte a bambini che non sono figli propri. L’obiettivo del presente elaborato è quello di approfondire il ruolo che queste precedenti esperienze di cura possono avere nella valutazione e risposta psicologica al pianto infantile in adulti non genitori e genitori.
L'effetto dell'esperienza di cura alloparentale nella sensibilità e responsività al pianto infantile in adulti genitori e non genitori
STEFAN, GIULIA
2022/2023
Abstract
Il principale mezzo che il neonato ha per comunicare i propri bisogni è il pianto. Quest’ultimo può essere considerato uno stimolo particolarmente saliente, in grado di influenzare la reazione degli adulti innescando in loro un comportamento di vicinanza e cura nei confronti del bambino. Le differenze individuali nell’interpretazione del pianto infantile e nelle emozioni che esso suscita condizionano il tipo di comportamento utilizzato dall’adulto in risposta al bambino. Ad esempio, se il pianto suscita sentimenti di avversione, frustrazione, ansia o rabbia c’è un maggior rischio di mettere in atto comportamenti disfunzionali, aggressivi o di evitamento invece di risposte empatiche che sono maggiormente legate a sentimenti di tenerezza e compassione. La sensibilità e responsività al pianto infantile dipendono da diversi fattori, alcuni relativi al bambino, altri all’adulto; un esempio sono le esperienze di cura alloparentale, ovvero cure rivolte a bambini che non sono figli propri. L’obiettivo del presente elaborato è quello di approfondire il ruolo che queste precedenti esperienze di cura possono avere nella valutazione e risposta psicologica al pianto infantile in adulti non genitori e genitori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/45614