Gli standard urbanistici tra Stato e Regioni

Article 2 bis of Legislative Decree no. 380 of 2001 allows the Regions to derogate from precise standards, in urban planning matters, which the state legislator has identified by means of Ministerial Decree n. 1444 of 1968. At first we will focus on the Ministerial Decree n. 1444 examining first, from a historical point of view, how it came to its adoption, to then dwell on its content. Consequently, an investigation will be made into the division of responsibilities, in the field of urban planning, between the State and the Regions. In a second step, to try to understand to what extent and in what ways the Ministerial Decree n. 1444 has been implemented, the individual regional legislative experiences will be reviewed, starting from the years immediately following the adoption of the Ministerial Decree, to then reach, in some cases, up to the modern 4th generation laws. Finally, the increasingly relevant distinction between planning standards and building standards will be taken into consideration. The differences, in terms of discipline, will be exposed trying to be based above all on the work of the jurisprudence and the state legislator, without neglecting the relevance of article 2 bis. Again from this point of view, a closer analysis of the Lombard legislation on urban planning will be carried out, as the main example of concrete application of the derogation pursuant to art. 2 bis, trying at the same time to show the profiles of illegitimacy, especially looking at the content of ordinance n. 1949 adopted by the 4th section of the Consiglio di Stato in March 2022. Finally, following the outcome of this investigation, some conclusions will be drawn.

L’articolo 2 bis del D.Lgs n. 380 del 2001 consente alle Regioni di derogare a precisi standard, in materia urbanistica, che il legislatore statale ha individuato per mezzo del Decreto Ministeriale n. 1444 del 1968. In un primo momento ci si concentrerà sul Decreto ministeriale n. 1444 esaminando dapprima, da un punto di vista storico, in che modo si è giunti alla sua adozione, per poi soffermarsi sul suo contenuto. Di riflesso si indagherà in ordine al riparto delle competenze, in materia di urbanistica, tra Stato e Regioni. In un secondo momento, per cercare di comprendere in quale misura e con quali modalità il Dm n. 1444 è stato recepito, si passeranno in rassegna le singole esperienze legislative regionali, partendo dagli anni immediatamente successivi all’adozione del Decreto Ministeriale, per poi giungere, in certi casi, fino alle moderne leggi di 4a generazione. Infine verrà presa in considerazione la distinzione, ormai sempre più rilevante, tra standard urbanistici e standard edilizi. Le differenze, in termini di disciplina, verranno esposte cercando di far leva soprattutto sul lavoro della giurisprudenza e del legislatore statale, senza trascurare la rilevanza dell’articolo 2 bis. Sempre in quest’ottica verrà compiuta un’analisi, più ravvicinata, della legislazione lombarda in materia urbanistica, quale principale esempio di concreta applicazione della deroga di cui all’art. 2 bis, cercando al contempo di mostrarne i profili di illegittimità, specie guardando al contenuto dell’ordinanza n. 1949 adottata dalla 4a sezione del Consiglio di Stato nel marzo del 2022. Infine, all’esito di quest’indagine, verranno tracciate delle conclusioni.