L’Università di Padova, fin dagli albori, è sempre stata alla ricerca di nuovi spazi, per adempiere al costante aumento del numero di iscritti. Al giorno d’oggi conta una superficie edificata di oltre 787 000 mq1. In passato questi spazi erano vecchi edifici bisognosi di restauro, aree inutilizzate o degradate che poi grazie ad agevolazioni, affitti e concessioni sono passate sotto il controllo dell’Ateneo che le ha quindi riconvertite e riqualificate trasformandole nei complessi che oggi vediamo. In quest’ottica di espansione si introduce la nuova concessione del Demanio all’Università di Padova avvenuta alla fine del 20222. Si tratta di una concessione della durata di diciannove anni per lo sviluppo di nuovi laboratori, infrastrutture di ricerca avanzata e spazi per la didattica nell’ex centro sperimentale per i modelli idraulici di Voltabarozzo. L’area si trova in una zona prevalentemente residenziale e poco urbanizzata, immersa in un ampio spazio verde enfatizzato dalla vicinanza al fiume Bacchiglione. La creazione del nuovo complesso metterà in atto una serie di dinamiche che rivoluzioneranno l’intero assetto dell’area. Appare evidente come un intervento di questo calibro richieda uno studio approfondito, non solo riguardo l’area ma anche sulla città e Università che lo ospita e ne usufruisce. Tanto premesso, passiamo ad esporre l’organizzazione del lavoro di tesi. Nel primo capitolo viene trattata la storia dell’Ateneo Patavino e dei suoi ruoli all’interno del panorama cittadino. Nel secondo capitolo si passano in rassegna i dati statistici riguardanti la popolazione dell’Università e della città di Padova, con particolare attenzione al pendolarismo, fenomeno molto frequente presso il nostro Ateneo. Il terzo capitolo si occupa di indagare nel dettaglio le attuali sedi universitarie padovane, dedicando particolare attenzione ai loro spazi e servizi per confrontarli con gli standard da normativa ed in seguito valutare la qualità dell’ateneo stesso. In questo capitolo viene introdotto l’argomento principale della tesi, ovvero la creazione del nuovo polo universitario presso l’area di Voltabarozzo e il conseguente cambiamento e potenziamento per soddisfarne le nuove esigenze. Nel quarto capitolo si inizia lo studio della città di Padova, valutandone le aree verdi, l’uso del suolo, la mobilità, etc. Ogni analisi viene fatta in un continuo confronto tra città di Padova e area studio. Nel quinto capitolo si passano in veloce rassegna gli attuali piani urbanistici ai quali bisognerà attendersi nella realizzazione del masterplan. Infine, nel sesto e ultimo capitolo viene elaborato un progetto, sotto forma di masterplan, per l’area di Voltabarozzo. Un progetto che vuole essere utile non solo per la popolazione universitaria ma che cerca di dare lustro alla zona ed essere di beneficio anche alla popolazione già residente.
Progetti per la "città universitaria" di Padova: una nuova sede dell'Università di Padova a Voltabarozzo
CARLETTO, ARIANNA
2022/2023
Abstract
L’Università di Padova, fin dagli albori, è sempre stata alla ricerca di nuovi spazi, per adempiere al costante aumento del numero di iscritti. Al giorno d’oggi conta una superficie edificata di oltre 787 000 mq1. In passato questi spazi erano vecchi edifici bisognosi di restauro, aree inutilizzate o degradate che poi grazie ad agevolazioni, affitti e concessioni sono passate sotto il controllo dell’Ateneo che le ha quindi riconvertite e riqualificate trasformandole nei complessi che oggi vediamo. In quest’ottica di espansione si introduce la nuova concessione del Demanio all’Università di Padova avvenuta alla fine del 20222. Si tratta di una concessione della durata di diciannove anni per lo sviluppo di nuovi laboratori, infrastrutture di ricerca avanzata e spazi per la didattica nell’ex centro sperimentale per i modelli idraulici di Voltabarozzo. L’area si trova in una zona prevalentemente residenziale e poco urbanizzata, immersa in un ampio spazio verde enfatizzato dalla vicinanza al fiume Bacchiglione. La creazione del nuovo complesso metterà in atto una serie di dinamiche che rivoluzioneranno l’intero assetto dell’area. Appare evidente come un intervento di questo calibro richieda uno studio approfondito, non solo riguardo l’area ma anche sulla città e Università che lo ospita e ne usufruisce. Tanto premesso, passiamo ad esporre l’organizzazione del lavoro di tesi. Nel primo capitolo viene trattata la storia dell’Ateneo Patavino e dei suoi ruoli all’interno del panorama cittadino. Nel secondo capitolo si passano in rassegna i dati statistici riguardanti la popolazione dell’Università e della città di Padova, con particolare attenzione al pendolarismo, fenomeno molto frequente presso il nostro Ateneo. Il terzo capitolo si occupa di indagare nel dettaglio le attuali sedi universitarie padovane, dedicando particolare attenzione ai loro spazi e servizi per confrontarli con gli standard da normativa ed in seguito valutare la qualità dell’ateneo stesso. In questo capitolo viene introdotto l’argomento principale della tesi, ovvero la creazione del nuovo polo universitario presso l’area di Voltabarozzo e il conseguente cambiamento e potenziamento per soddisfarne le nuove esigenze. Nel quarto capitolo si inizia lo studio della città di Padova, valutandone le aree verdi, l’uso del suolo, la mobilità, etc. Ogni analisi viene fatta in un continuo confronto tra città di Padova e area studio. Nel quinto capitolo si passano in veloce rassegna gli attuali piani urbanistici ai quali bisognerà attendersi nella realizzazione del masterplan. Infine, nel sesto e ultimo capitolo viene elaborato un progetto, sotto forma di masterplan, per l’area di Voltabarozzo. Un progetto che vuole essere utile non solo per la popolazione universitaria ma che cerca di dare lustro alla zona ed essere di beneficio anche alla popolazione già residente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/46019