La comprensione del parlato in un contesto rumoroso richiede impegno considerevole a livello cognitivo tra cui il coinvolgimento della memoria di lavoro e l’attenzione, oltre a un buon funzionamento del sistema di percezione uditivo. E’ scientificamente provato che l’ipoacusia in un soggetto anziano può creare diverse difficoltà, non solo a livello fisico, ma anche a livello cognitivo e sociale, con conseguente diminuzione della qualità di vita, disequilibrio, isolamento, declino cognitivo, a volte anche demenza, affaticamento nell’ascolto e problemi di comunicazione verbale. Cio’ che ho riscontrato a lavoro in questi anni è una forte insoddisfazione da parte dei pazienti anziani, portatori di apparecchi acustici, di non riuscire a comprendere la parola, in contesti sociali con rumore di fondo o in circostanze di conversazione tra più persone. La frase frequentemente ripetuta solitamente è “sento bene i rumori ma non capisco le parole”. Lo scopo della tesi consiste nel dimostrare come migliorare l’ascolto del parlato nel soggetto anziano con ipoacusia e portatore di apparecchi acustici, in situazioni dove vi è rumore di fondo, ad esempio in un ristorante o dove ci sono conversazioni con più per persone. Partendo da un’analisi approfondita della letteratura scientifica su tale tematica, si osservano quali sono gli strumenti che il tecnico audioprotesista dovrebbe utilizzare e conoscere, quali sono i limiti a livello audioprotesico che non permettono una resa protesica ottimale e come spiegare al paziente quali potrebbero essere le possibili cause in tali circostanze.
ASPETTI TEORICI SU COME MIGLIORARE IL RAPPORTO SEGNALE-RUMORE NEL SOGGETTO ANZIANO IPOACUSICO PROTESIZZATO
GIANNI, FEDERICA
2021/2022
Abstract
La comprensione del parlato in un contesto rumoroso richiede impegno considerevole a livello cognitivo tra cui il coinvolgimento della memoria di lavoro e l’attenzione, oltre a un buon funzionamento del sistema di percezione uditivo. E’ scientificamente provato che l’ipoacusia in un soggetto anziano può creare diverse difficoltà, non solo a livello fisico, ma anche a livello cognitivo e sociale, con conseguente diminuzione della qualità di vita, disequilibrio, isolamento, declino cognitivo, a volte anche demenza, affaticamento nell’ascolto e problemi di comunicazione verbale. Cio’ che ho riscontrato a lavoro in questi anni è una forte insoddisfazione da parte dei pazienti anziani, portatori di apparecchi acustici, di non riuscire a comprendere la parola, in contesti sociali con rumore di fondo o in circostanze di conversazione tra più persone. La frase frequentemente ripetuta solitamente è “sento bene i rumori ma non capisco le parole”. Lo scopo della tesi consiste nel dimostrare come migliorare l’ascolto del parlato nel soggetto anziano con ipoacusia e portatore di apparecchi acustici, in situazioni dove vi è rumore di fondo, ad esempio in un ristorante o dove ci sono conversazioni con più per persone. Partendo da un’analisi approfondita della letteratura scientifica su tale tematica, si osservano quali sono gli strumenti che il tecnico audioprotesista dovrebbe utilizzare e conoscere, quali sono i limiti a livello audioprotesico che non permettono una resa protesica ottimale e come spiegare al paziente quali potrebbero essere le possibili cause in tali circostanze.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/46304