Sensibilizzazione della popolazione universitaria all'utilizzo di defibrillatori automatici in ambiente extra-ospedaliero per prevenire gli esiti fatali delle aritmie improvvise

Ogni anno, in Italia, 60000 persone muoiono per arresto cardiaco. I dati scientifici dimostrano che l’intervento precoce con defibrillatore assicura la sopravvivenza nel 46% dei casi, un valore che sale al 93% in città con una distribuzione capillare dei defibrillatori automatici. Su queste basi, l’ipotesi guida del progetto è che attrezzare luoghi pubblici ad alta affluenza di frequentazione, quali le aule universitarie, con defibrillatori automatici e semiautomatici, sia una strategia efficace per ridurre l’incidenza di eventi fatali improvvisi nella popolazione giovanile. L’infermiere può avere un ruolo cruciale, quale educatore della popolazione non operativa nell’ambiente sanitario, inclusi gli studenti ai vari livelli di educazione, all’utilizzo tempestivo e corretto di questi presidi.