La letteratura afrobrasiliana femminile come strumento di empoderamento: tre generazioni a confronto

All’interno della società brasiliana sopravvivono ancora oggi dei pregiudizi nei confronti della comunità afrodiscendente, che risultano essere il frutto di tre secoli di schiavismo. Il razzismo sistemico di cui è stata – ed è tuttora - vittima la popolazione nera brasiliana ha ostacolato in modo significativo il processo di integrazione dei neri in Brasile che, vedendosi esclusi dalle dinamiche sociali e politiche del Paese, si sono battuti per il riconoscimento dei loro diritti. L’elaborato pone l’accento sulla condizione delle donne afrobrasiliane, le quali subiscono un doppio pregiudizio - etnico e di genere - che le penalizza ulteriormente rispetto al resto della comunità nera. Le conquiste del movimento femminista nero hanno guidato la nascita di un fenomeno di resistenza culturale al femminile che si manifesta anche attraverso la letteratura e, in particolare, la poesia. Si individua dunque in quest’ultima uno strumento di emancipazione femminile, nello specifico nera, mediante il quale decostruire i ruoli e gli stereotipi di genere, rivendicando la possibilità delle donne afrobrasiliane di autodeterminarsi in una società profondamente razzista, sessista e patriarcale. Per avvalorare la suddetta tesi, vengono messe a confronto tre autrici afrodiscendenti appartenenti a tre diverse generazioni e alcune delle loro poesie: Conceição Evaristo, Cristiane Sobral e Jarid Arraes. Con la prima si intende affrontare il tema della valorizzazione della memoria e dell’identità afrobrasiliana femminile; con la seconda si tratta il sovvertimento degli stereotipi che guidano le interrelazioni di genere; infine con l’ultima si riflette sulla rappresentazione del corpo nero femminile nei versi della scrittrice.