Questa tesi si propone di approfondire, nel quadro dell’analisi che ne fa il Consiglio d’Europa, la politica di respingimenti, spesso accompagnati anche da maltrattamenti, dei migranti da parte della Croazia negli anni compresi tra il 2018 e il 2021; cercando, in particolare, di mettere in evidenza profili di violazione dei divieti di tortura e pene o trattamenti inumani o degradanti e di espulsione collettiva così come sanciti dalla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e interpretati dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo. Inizialmente si descrive il contesto della rotta balcanica a partire dal 2015, anno di svolta per questa rotta migratoria in quanto quasi un milione di persone in fuga dall’instabilità del medioriente l’ha percorsa per trovare rifugio in Europa. Successivamente si fornisce una spiegazione del termine “respingimenti” (pushbacks) ; per poi capire a cosa in concreto i migranti vanno incontro quando sono intercettati dalle autorità croate grazie alle informazioni e alle testimonianze raccolte da alcune organizzazioni non governative (ONG) e dall’Ombudswoman della Croazia. Nel terzo capitolo sono analizzati alcuni rapporti di organi del Consiglio d’Europa che, in seguito al continuo crescere del numero di denunce di respingimenti e violenze contro i migranti da parte della polizia croata, hanno deciso di recarsi sul luogo per esaminare come effettivamente i migranti sono trattati e verificare la fondatezza delle accuse contro le autorità croate. Il quarto capitolo è principalmente dedicato all'approfondimento del caso M.H. e altri contro lo Stato croato e la relativa sentenza della Corte europea dei Diritti dell’Uomo, nella quale la Corte dichiara la Croazia colpevole di aver violato l’Art. 3 della Convenzione e l’Art.4 del Protocollo 4 alla Convenzione. Si conclude, basandosi su quanto è emerso dalla precedente analisi dei rapporti e della sentenza sopra menzionati, mettendo in evidenza il modus operandi che ha caratterizzato la politica di respingimento dei migranti da parte della Croazia negli anni di riferimento e le relative criticità.

La politica della Croazia di respingimento dei migranti nell'analisi del Consiglio d'Europa. Profili di violazione dei divieti di tortura e espulsione collettiva.

CODELUPPI, CARLOTTA
2022/2023

Abstract

Questa tesi si propone di approfondire, nel quadro dell’analisi che ne fa il Consiglio d’Europa, la politica di respingimenti, spesso accompagnati anche da maltrattamenti, dei migranti da parte della Croazia negli anni compresi tra il 2018 e il 2021; cercando, in particolare, di mettere in evidenza profili di violazione dei divieti di tortura e pene o trattamenti inumani o degradanti e di espulsione collettiva così come sanciti dalla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e interpretati dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo. Inizialmente si descrive il contesto della rotta balcanica a partire dal 2015, anno di svolta per questa rotta migratoria in quanto quasi un milione di persone in fuga dall’instabilità del medioriente l’ha percorsa per trovare rifugio in Europa. Successivamente si fornisce una spiegazione del termine “respingimenti” (pushbacks) ; per poi capire a cosa in concreto i migranti vanno incontro quando sono intercettati dalle autorità croate grazie alle informazioni e alle testimonianze raccolte da alcune organizzazioni non governative (ONG) e dall’Ombudswoman della Croazia. Nel terzo capitolo sono analizzati alcuni rapporti di organi del Consiglio d’Europa che, in seguito al continuo crescere del numero di denunce di respingimenti e violenze contro i migranti da parte della polizia croata, hanno deciso di recarsi sul luogo per esaminare come effettivamente i migranti sono trattati e verificare la fondatezza delle accuse contro le autorità croate. Il quarto capitolo è principalmente dedicato all'approfondimento del caso M.H. e altri contro lo Stato croato e la relativa sentenza della Corte europea dei Diritti dell’Uomo, nella quale la Corte dichiara la Croazia colpevole di aver violato l’Art. 3 della Convenzione e l’Art.4 del Protocollo 4 alla Convenzione. Si conclude, basandosi su quanto è emerso dalla precedente analisi dei rapporti e della sentenza sopra menzionati, mettendo in evidenza il modus operandi che ha caratterizzato la politica di respingimento dei migranti da parte della Croazia negli anni di riferimento e le relative criticità.
2022
Croatia's policy of pushback of migrants in the Council of Europe's analysis. Violation patterns of the prohibitions of torture and collective expulsion.
Croazia
Respingimenti
Migranti
Consiglio d'Europa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/46653