L'industria alimentare globale sta diventando sempre più insostenibile dal punto di vista economico e ambientale. La sovrapproduzione di carne e lo spreco alimentare sono due dei principali fattori che contribuiscono a questa situazione critica. Secondo le stime della FAO, circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano viene sprecato o perso ogni anno, mentre la produzione di carne a livello mondiale sta raggiungendo livelli record, con conseguenti impatti sulla salute umana e sull'ambiente. In questo contesto, l'economia circolare rappresenta un'opportunità per affrontare questi problemi in modo sostenibile e innovativo. L'approccio circolare mira a ridurre gli sprechi e a sfruttare le risorse disponibili in modo più efficiente, favorendo il riuso, il riciclo e la riduzione dell'impatto ambientale, L’impatto della filiera agroalimentare su molteplici aspetti della società in cui viviamo, è una realtà davvero significativa e spesso sottovalutata. Nonostante le aziende siano sempre più attente nella considerazione degli aspetti legati alla sostenibilità, il lavoro da fare è ancora notevole e il passaggio a un sistema economico circolare ed ecologico non potrebbe che portare benefici per la catena produttiva, riducendone le esternalità. Il rispetto ambientale nel contesto della produzione alimentare è uno dei temi sviluppati in epoca più recente, e per quanto riguarda la carne, è anche uno dei più controversi perché, nonostante sia noto, che i prodotti a base di carne siano tra i maggiormente inquinanti, sono anche quelli a cui sono legate un maggior numero di connotazioni culturali e quindi più difficili da modificare, ed è proprio per questa ragione, che nell’ambito di tale tematica si aprono e si sviluppano una serie di dibattiti in primo luogo etici, legati alla questione dei diritti degli animali e allo sfruttamento che viene fatto di questi, al trattamento degradante riservato ai lavoratori di questo settore e alle multinazionali che controllano severamente questo mercato, nonché alla sovrapproduzione e se questa sia davvero giustificata sulla base del reale fabbisogno umano. Un progetto che ha come obbiettivo proprio quello di andare ad intervenire sulla tematica della sovrapproduzione e dello spreco alimentare e che propone soluzioni legate all’economia circolare, è Last Minute Market, in italiano, Mercato dell’Ultimo Minuto. Nata da uno studio condotto dall’Università degli Studi di Bologna, a fine anni Novanta che è oggi uno dei maggiori progetti, tutti made in Italy, che promuove la riallocazione di quel surplus promuovendo il riutilizzo all’interno di circuiti della solidarietà e cercando di trasformare lo spreco in risorsa.

L’insostenibilità ambientale dell’industria alimentare: l’economia circolare e il modello Last Minute Market

SANCO, BEATRICE
2022/2023

Abstract

L'industria alimentare globale sta diventando sempre più insostenibile dal punto di vista economico e ambientale. La sovrapproduzione di carne e lo spreco alimentare sono due dei principali fattori che contribuiscono a questa situazione critica. Secondo le stime della FAO, circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano viene sprecato o perso ogni anno, mentre la produzione di carne a livello mondiale sta raggiungendo livelli record, con conseguenti impatti sulla salute umana e sull'ambiente. In questo contesto, l'economia circolare rappresenta un'opportunità per affrontare questi problemi in modo sostenibile e innovativo. L'approccio circolare mira a ridurre gli sprechi e a sfruttare le risorse disponibili in modo più efficiente, favorendo il riuso, il riciclo e la riduzione dell'impatto ambientale, L’impatto della filiera agroalimentare su molteplici aspetti della società in cui viviamo, è una realtà davvero significativa e spesso sottovalutata. Nonostante le aziende siano sempre più attente nella considerazione degli aspetti legati alla sostenibilità, il lavoro da fare è ancora notevole e il passaggio a un sistema economico circolare ed ecologico non potrebbe che portare benefici per la catena produttiva, riducendone le esternalità. Il rispetto ambientale nel contesto della produzione alimentare è uno dei temi sviluppati in epoca più recente, e per quanto riguarda la carne, è anche uno dei più controversi perché, nonostante sia noto, che i prodotti a base di carne siano tra i maggiormente inquinanti, sono anche quelli a cui sono legate un maggior numero di connotazioni culturali e quindi più difficili da modificare, ed è proprio per questa ragione, che nell’ambito di tale tematica si aprono e si sviluppano una serie di dibattiti in primo luogo etici, legati alla questione dei diritti degli animali e allo sfruttamento che viene fatto di questi, al trattamento degradante riservato ai lavoratori di questo settore e alle multinazionali che controllano severamente questo mercato, nonché alla sovrapproduzione e se questa sia davvero giustificata sulla base del reale fabbisogno umano. Un progetto che ha come obbiettivo proprio quello di andare ad intervenire sulla tematica della sovrapproduzione e dello spreco alimentare e che propone soluzioni legate all’economia circolare, è Last Minute Market, in italiano, Mercato dell’Ultimo Minuto. Nata da uno studio condotto dall’Università degli Studi di Bologna, a fine anni Novanta che è oggi uno dei maggiori progetti, tutti made in Italy, che promuove la riallocazione di quel surplus promuovendo il riutilizzo all’interno di circuiti della solidarietà e cercando di trasformare lo spreco in risorsa.
2022
Economic and environmental impacts of food waste. The unsustainability of the food industry: circular economy and the Last Minute Market model
spreco alimentare
produzione di carne
economia circolare
Last Minute Market
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/46659