Obiettivo: è stato esaminato se l’implementazione della conta delle HSPCs nell’equazione di rischio elaborata dal CKD Prognosis Consortium migliori la capacità predittiva di outcomes renali di lungo termine in pazienti con diabete di tipo 2. Le cellule staminali ematopoietiche circolanti (HSPCs) nel diabete sono ridotte e associate a patologie cardiovascolari. Materiali e metodi: sono stati inclusi pazienti con diabete di tipo 2 di cui sono stati determinati al baseline il numero di HSPCs per ml di sangue con tecniche di citofluorimetria a flusso. Sulla base del valore di tali livelli, i pazienti sono stati suddivisi nei due gruppi bassa e alta conta di HSPCs. Sono stati raccolti dati riguardo a eGFR e albuminuria fino a dicembre 2022. L’endpoint primario era un endpoint composito: nuovo esordio di macroalbuminuria, declino sostenuto di eGFR>40%, sviluppo di insufficienza renale o morte per ogni causa. Le analisi sono state aggiustate per i fattori predittivi noti di patologia renale nella popolazione con diabete di tipo 2. Risultati: si tratta di uno studio pseudoprospettico, in cui stati inclusi 342 pazienti (67.8% uomini) con un’età media di 65.6 anni. I pazienti con bassa conta di HSPCs (n=171) erano significativamente più anziani, con maggiore prevalenza di ipertensione, di scompenso cardiaco e di nefropatia (45.0% rispetto a 33.9%; p=0.036), evidenziata da minore eGFR (75.0 ml/min/1.73 m2 rispetto a 80.1, p=0.021) e maggiore rapporto albumina urinaria/creatinina urinaria al baseline (182.3 mg/g vs 65.3, p=0.008). Durante un follow up mediano di 6.7 anni, i pazienti con alta conta di HSPCs, rispetto ai pazienti con bassa conta, hanno sviluppato meno frequentemente l’endpoint renale composito (HR 0.69; 95% C.I. 0.49-0.97), hanno avuto un declino di eGFR più lento e un simile incremento di albuminuria. Aggiungendo l’informazione alta/bassa conta di HSPCs allo score di rischio CKD Prognosis Consortium, è stata ottenuto un incremento significativo della C-statistica da 0.695 a 0.751 (+0.056; 95% CI 0.008 to 0.104, p=0.022), di rIDI (+30.6%; p= 0.018) e di NRI (NRI 0.59; 95% CI 0.33-0.84; p<0.0001). Conclusione: livelli superiori di HSPCs al valore mediano sono protettivi contro lo sviluppo di outcomes renali avversi nel paziente con diabete di tipo 2 e l’implementazione della conta alta/bassa di HSPCs nello score di rischio clinico formulato dal CKD Prognosis Consortium ne migliora la performance.
Cellule staminali circolanti e outcome renali del diabete tipo 2
CATTANEO, NARJIS ELISA
2022/2023
Abstract
Obiettivo: è stato esaminato se l’implementazione della conta delle HSPCs nell’equazione di rischio elaborata dal CKD Prognosis Consortium migliori la capacità predittiva di outcomes renali di lungo termine in pazienti con diabete di tipo 2. Le cellule staminali ematopoietiche circolanti (HSPCs) nel diabete sono ridotte e associate a patologie cardiovascolari. Materiali e metodi: sono stati inclusi pazienti con diabete di tipo 2 di cui sono stati determinati al baseline il numero di HSPCs per ml di sangue con tecniche di citofluorimetria a flusso. Sulla base del valore di tali livelli, i pazienti sono stati suddivisi nei due gruppi bassa e alta conta di HSPCs. Sono stati raccolti dati riguardo a eGFR e albuminuria fino a dicembre 2022. L’endpoint primario era un endpoint composito: nuovo esordio di macroalbuminuria, declino sostenuto di eGFR>40%, sviluppo di insufficienza renale o morte per ogni causa. Le analisi sono state aggiustate per i fattori predittivi noti di patologia renale nella popolazione con diabete di tipo 2. Risultati: si tratta di uno studio pseudoprospettico, in cui stati inclusi 342 pazienti (67.8% uomini) con un’età media di 65.6 anni. I pazienti con bassa conta di HSPCs (n=171) erano significativamente più anziani, con maggiore prevalenza di ipertensione, di scompenso cardiaco e di nefropatia (45.0% rispetto a 33.9%; p=0.036), evidenziata da minore eGFR (75.0 ml/min/1.73 m2 rispetto a 80.1, p=0.021) e maggiore rapporto albumina urinaria/creatinina urinaria al baseline (182.3 mg/g vs 65.3, p=0.008). Durante un follow up mediano di 6.7 anni, i pazienti con alta conta di HSPCs, rispetto ai pazienti con bassa conta, hanno sviluppato meno frequentemente l’endpoint renale composito (HR 0.69; 95% C.I. 0.49-0.97), hanno avuto un declino di eGFR più lento e un simile incremento di albuminuria. Aggiungendo l’informazione alta/bassa conta di HSPCs allo score di rischio CKD Prognosis Consortium, è stata ottenuto un incremento significativo della C-statistica da 0.695 a 0.751 (+0.056; 95% CI 0.008 to 0.104, p=0.022), di rIDI (+30.6%; p= 0.018) e di NRI (NRI 0.59; 95% CI 0.33-0.84; p<0.0001). Conclusione: livelli superiori di HSPCs al valore mediano sono protettivi contro lo sviluppo di outcomes renali avversi nel paziente con diabete di tipo 2 e l’implementazione della conta alta/bassa di HSPCs nello score di rischio clinico formulato dal CKD Prognosis Consortium ne migliora la performance.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/47024