Introduzione La sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie è un disturbo della percezione caratterizzato da distorsioni visive, somestesiche o miste. Nella costellazione di sintomi con cui si manifesta, alcuni sono ritenuti cardine, altri appaiono solo in casi rari. La sindrome si presenta generalmente in brevi episodi dell’ordine di secondi o minuti in cui il paziente sperimenta distorsioni transienti del reale, in una distruzione dell’immagine visiva coerente, dello schema corporeo, dello spazio e del tempo e della loro integrazione con il sé. Obiettivo Presentare una revisione sistematica della letteratura, facendo riferimento all’eziologia, alle osservazioni di neuroimmagine e ai relativi limiti. Metodo È stata condotta una ricerca sistematica su PubMed utilizzando le parole chiave: “Alice in Wonderland syndrome”, “AIWS”, “Todd’s syndrome” e sono risultati 169 articoli, pubblicati dal 1973 all’Aprile 2023, che contengono almeno una di esse in titolo o abstract. Sono stati revisionati gli articoli in lingua italiana, inglese, francese e spagnola, escludendo articoli in altre lingue, non liberamente accessibili e non pertinenti, mantenendo infine 129 lavori. Si presenta un caso diagnosticato e trattato presso la Casa di Cura Istituto Sant’Anna di Crotone: una paziente di 70 anni che sviluppa distorsioni attribuibili alla AIWS conseguentemente a ictus emorragico e sindrome di Bàlint-Holmes. Risultati La letteratura riporta casi di comorbidità con patologie psichiatriche, neurologiche e/o infettive o di relazione con l’assunzione di farmaci o droghe, in casi pediatrici e adulti. La diagnosi avviene per anamnesi del paziente, il trattamento è rivolto alle condizioni patologiche sottostanti e la risoluzione è spontanea, anche se esistono casi di recidiva. Dalle osservazioni neurofisiologiche emergono deficit di integrazione dei segnali in ingresso nelle varie modalità sensoriali associati ad anormalità nella giunzione temporo-parieto-occipitale, nelle aree sensoriali primarie e associative, nei lobi frontali e in strutture sottocorticali profonde. Un limite della maggior parte degli studi consiste nell’assenza di gruppi di controllo. Conclusione La AIWS incorpora uno spettro complesso di sintomi. Il suo riconoscimento è auspicabile al fine di escludere la diagnosi di patologie che ne condividono alcune manifestazioni e forse un substrato patofisiologico comune. Il caso di sindrome di Bàlint-Holmes mostra come sia possibile riscontrare sintomi di AIWS in pazienti con danno cerebrale causato da ictus e permette di discutere quanto i correlati neuroanatomici delle due sindromi siano in parte comuni.

Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie: una revisione sistematica della letteratura

GIRINO, SUSANNA
2022/2023

Abstract

Introduzione La sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie è un disturbo della percezione caratterizzato da distorsioni visive, somestesiche o miste. Nella costellazione di sintomi con cui si manifesta, alcuni sono ritenuti cardine, altri appaiono solo in casi rari. La sindrome si presenta generalmente in brevi episodi dell’ordine di secondi o minuti in cui il paziente sperimenta distorsioni transienti del reale, in una distruzione dell’immagine visiva coerente, dello schema corporeo, dello spazio e del tempo e della loro integrazione con il sé. Obiettivo Presentare una revisione sistematica della letteratura, facendo riferimento all’eziologia, alle osservazioni di neuroimmagine e ai relativi limiti. Metodo È stata condotta una ricerca sistematica su PubMed utilizzando le parole chiave: “Alice in Wonderland syndrome”, “AIWS”, “Todd’s syndrome” e sono risultati 169 articoli, pubblicati dal 1973 all’Aprile 2023, che contengono almeno una di esse in titolo o abstract. Sono stati revisionati gli articoli in lingua italiana, inglese, francese e spagnola, escludendo articoli in altre lingue, non liberamente accessibili e non pertinenti, mantenendo infine 129 lavori. Si presenta un caso diagnosticato e trattato presso la Casa di Cura Istituto Sant’Anna di Crotone: una paziente di 70 anni che sviluppa distorsioni attribuibili alla AIWS conseguentemente a ictus emorragico e sindrome di Bàlint-Holmes. Risultati La letteratura riporta casi di comorbidità con patologie psichiatriche, neurologiche e/o infettive o di relazione con l’assunzione di farmaci o droghe, in casi pediatrici e adulti. La diagnosi avviene per anamnesi del paziente, il trattamento è rivolto alle condizioni patologiche sottostanti e la risoluzione è spontanea, anche se esistono casi di recidiva. Dalle osservazioni neurofisiologiche emergono deficit di integrazione dei segnali in ingresso nelle varie modalità sensoriali associati ad anormalità nella giunzione temporo-parieto-occipitale, nelle aree sensoriali primarie e associative, nei lobi frontali e in strutture sottocorticali profonde. Un limite della maggior parte degli studi consiste nell’assenza di gruppi di controllo. Conclusione La AIWS incorpora uno spettro complesso di sintomi. Il suo riconoscimento è auspicabile al fine di escludere la diagnosi di patologie che ne condividono alcune manifestazioni e forse un substrato patofisiologico comune. Il caso di sindrome di Bàlint-Holmes mostra come sia possibile riscontrare sintomi di AIWS in pazienti con danno cerebrale causato da ictus e permette di discutere quanto i correlati neuroanatomici delle due sindromi siano in parte comuni.
2022
Alice in Wonderland Syndrome: A Systematic Literature Review
AIW Syndrome
Todd’s Syndrome
Systematic Review
PRISMA Guidelines
Distorsions
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/47128