Scopo: Il seguente lavoro di tesi analizza i dati degli screening visivi effettuati durante gli Special Olympics tenutosi a Torino nel giugno del 2022. L’idea di questo progetto nasce dalla mia esperienza come volontaria all’interno del programma salute SOLCIOE (Special Olympics Lions Club International Opening Eyes) che invita gli studenti di Ottica e Optometria di tutte le università d’Italia a collaborare a questo progetto. Per la prima volta vengono analizzati i dati di questi screening in Italia con lo scopo di confrontarli con quelli presenti in letteratura di altri programmi Opening Eyes europei al fine di affermare l’importanza dello screening in termini di prevenzione e di miglioramento della qualità di vari aspetti della vita quotidiana dei partecipanti ai giochi. Materiali e metodi: Sono stati registrati i dati di 430 atleti con un’età compresa tra i 5 e i 63 anni. La scheda di valutazione era composta da un totale di 10 test: l’acuità visiva iniziale, il cover test, il test per decretare anomalie nella percezione del colore, il test della stereopsi, un controllo della salute esterna e interna dell’occhio, la tonometria, il test del punto prossimo di convergenza e la valutazione della funzione dei muscoli oculari estrinseci. È stato creato un questionario, attraverso Google moduli, da far ricevere ai soggetti partecipanti allo screening per indagare sulla loro sindrome, il loro grado di disabilità e i benefici che lo sport ha contribuito a manifestare in questa categoria di atleti. Risultati: Tra i risultati emerge un’alta presenza di deviazioni oculari manifeste e, tra le ametropie, spicca una percentuale consistente di miopia lieve e ipermetropia lieve. Numerosi sono i partecipanti ai giochi che hanno ricevuto una nuova correzione e, ad alcuni tra loro, è stato consigliato un rinvio ad uno specialista per ulteriori accertamenti. Il 90,5% del campione, presenta dei difetti o anomalie oculari. Conclusione: Lo studio ha confermato che i valori degli atleti con disabilità intellettiva in Italia partecipanti ai Giochi Nazionali di Torino, rientrano nei range di valori già presenti in letteratura. Il questionario, inoltre, non ha dato il risultato sperato, ma è stato utile per estrapolare qualche informazione su come lo sport abbia migliorato certi aspetti di vita degli atleti. Di particolare importanza è stato capire come un semplice screening possa essere utile sia nella prevenzione di malattie oculari sia nella correzione di un difetto visivo o nella prescrizione di un occhiale sportivo per facilitare la loro quotidianità.

Screening visivi ad atleti con disabilità intellettiva: l’esperienza degli Special Olympics Torino 2022

SOLDÀ, AGATA
2022/2023

Abstract

Scopo: Il seguente lavoro di tesi analizza i dati degli screening visivi effettuati durante gli Special Olympics tenutosi a Torino nel giugno del 2022. L’idea di questo progetto nasce dalla mia esperienza come volontaria all’interno del programma salute SOLCIOE (Special Olympics Lions Club International Opening Eyes) che invita gli studenti di Ottica e Optometria di tutte le università d’Italia a collaborare a questo progetto. Per la prima volta vengono analizzati i dati di questi screening in Italia con lo scopo di confrontarli con quelli presenti in letteratura di altri programmi Opening Eyes europei al fine di affermare l’importanza dello screening in termini di prevenzione e di miglioramento della qualità di vari aspetti della vita quotidiana dei partecipanti ai giochi. Materiali e metodi: Sono stati registrati i dati di 430 atleti con un’età compresa tra i 5 e i 63 anni. La scheda di valutazione era composta da un totale di 10 test: l’acuità visiva iniziale, il cover test, il test per decretare anomalie nella percezione del colore, il test della stereopsi, un controllo della salute esterna e interna dell’occhio, la tonometria, il test del punto prossimo di convergenza e la valutazione della funzione dei muscoli oculari estrinseci. È stato creato un questionario, attraverso Google moduli, da far ricevere ai soggetti partecipanti allo screening per indagare sulla loro sindrome, il loro grado di disabilità e i benefici che lo sport ha contribuito a manifestare in questa categoria di atleti. Risultati: Tra i risultati emerge un’alta presenza di deviazioni oculari manifeste e, tra le ametropie, spicca una percentuale consistente di miopia lieve e ipermetropia lieve. Numerosi sono i partecipanti ai giochi che hanno ricevuto una nuova correzione e, ad alcuni tra loro, è stato consigliato un rinvio ad uno specialista per ulteriori accertamenti. Il 90,5% del campione, presenta dei difetti o anomalie oculari. Conclusione: Lo studio ha confermato che i valori degli atleti con disabilità intellettiva in Italia partecipanti ai Giochi Nazionali di Torino, rientrano nei range di valori già presenti in letteratura. Il questionario, inoltre, non ha dato il risultato sperato, ma è stato utile per estrapolare qualche informazione su come lo sport abbia migliorato certi aspetti di vita degli atleti. Di particolare importanza è stato capire come un semplice screening possa essere utile sia nella prevenzione di malattie oculari sia nella correzione di un difetto visivo o nella prescrizione di un occhiale sportivo per facilitare la loro quotidianità.
2022
Visual screening for athletes with intellectual disabilities: the experience of the Special Olympics Turin 2022
Special Olympics
Screening
Optometria
Disabilità
Sport
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Soldà_Agata.pdf

accesso aperto

Dimensione 4.02 MB
Formato Adobe PDF
4.02 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/47347